Forse i banditi stanno per rilasciare il figlio dell'oculista rapito a Nuoro di Giuseppe Fiori

Forse i banditi stanno per rilasciare il figlio dell'oculista rapito a Nuoro LA FAMIGLIA AVREBBE PAGATO IO MILIONI Forse i banditi stanno per rilasciare il figlio dell'oculista rapito a Nuoro Per il commissionario Fiat (sequestrato il 19 agosto) i malviventi pretenderebbero 40 milioni - Oggi arriva in Sardegna il comandante generale dei carabinieri per coordinare una nuova azione contro i fuorilegge (Dal nostro inviato speciale) Nuoro, 30 agosto. Si attende, di ora in ora, che il dott. Gianni Caocci, di 24 anni, rapito dai fuorilegge la notte di martedì 22 agosto nella sita villa alla periferia di Aritzo (Nuoro), sia rilasciato in una campagna della provincia di Cagliari. Secondo voci che circolano stasera in Barbagia, e delle quali non si riesce a stabilire l'esatto fondamento, i banditi non si fiderebbero a liberarlo in una zona vicina al loro covo: si esporrebbero così al rìschio dell'identificazione; d'altra parte il Man¬ volo Nuoro-Orgosolo-Mamoia da, dove abitualmente gli ostaggi vengono rilasciati, è presidiato da centinaia di « baschi blu » e carabinieri. che hanno istituito frequenti posti di blocco. Perciò i rapitori tenterebbero di raggiungere la provìncia di Cagliari. Ma non è impresa facile. Ieri il prof. Giuseppe Caocci, padre del rapito, è stato visto a Nuoro. Vi si svolgeva la sagra del Redentore, che richiama ogni anno una grande folla di fedeli e di turisti. Probabilmente il noto oculista pensava che l'occasione fosse favorevole a qualche incontro. Oggi si dice che i fuorilegge abbiano già riscosso una prima quota dì dieci milioni sui trenta richiesti. Viene ricordato in proposito il caso dì Giuseppe Catte, l'industriale di Arbatax rapito il 2 agosto e rilasciato il 22. Aveva già versato una certa cifra durante la prigionia; pagò un conguaglio a liberazione av- venuta. E' azzardato dire, nel- ! l'imprevedibile mondo del banditismo sardo, se il dottor Caocci sarà liberato dopo il versamento dell'intera cifra richiesta o se gli emissai'i della famiglia e dei banditi abbiano raggiunto accordi di altro genere. Niente di nuovo sulla sorte del cavalier Aurelio Baghino, il commissionario Fiat di 6.1 anni rapito la notte di sabato 19 agosto dalla sua villa di Cala Liberotto. Sembra che ai familiari, assieme ad una richiesta di quaranta milioni, siano giunte notizie rassicuranti sul suo stato di salute. Nella situazione complessivamente pesante si inserisce una nota curiosa: un episodio di sfondo ambiguo che è rimbalzato su alcuni giornali come tentativo di rapimento. Protagonista della vicenda è un possidente di Chiaramonii t Sassari), il quarantasettenne Antonio Luigi Campus. La prefettura di Sassari dice di lui in un comunicato diffuso stamane che « sono in corso accertamenti sulla sua personalità ». Già nella notte tra il 7 e l'S giugno tre giovani coi quali egli si era trattenuto in una zona buia di Tempio Pausania (Sassari) lo avevano picchialo portandogli via 85 mila lire. Non scottato dalla disavventura, lunedì notte l'individuo si accompagnava a due giovani nel quartiere sassarese di Monte Rosello. E' finita in litigio. Il possidente, preoccupato, ha raggiunto di corsa il portone di uno stabile e ha premuto tutti i campanelli. Qualcuno ha telefonato in questura e ai poliziotti immediatamente sopraggiunti il Campus ha detto di essere sfuggilo ad un tentativo di sequestro. Gli agenti hanno fermato uno degli occasionali compagni del possidente, il trentunenne Maurino Spanu, di Sorso. Dal confronto s'è capito subito come erano an- date veramente le cose e lo Spanu e stato denunciato per violenza privata e non pertentativo di sequestro. Oggi la prefettura di Sas- sari, vista l'interpretazione data da alcuni giornali alla torbida vicenda, ha diffuso un comunicato dove si affer- ma: « E' da escludere che nel fatto siano da ravvisare i consueti elementi che accompagnano gli atti di rapina o di sequestro di persona ». Il comandante generale dei carabinieri, Ciglieri, giungerà domani in Sardegna per studiare nuovi metodi di lotta al banditismo. Già ieri a Nuoro s'è svolta una riunione ad alto livello. Vi hanno partecipato il generale Buccheri, il colonnello comandante della legione di Cagliari, Missori, il maggiore comandante del gruppo di Nuoro, Luchi, il capo della « Criminalpol », questore Guarino, e il questore di Nuoro, Giabanelli. La lunga seduta e l'arrivo del generale Ciglieri sono da mettere in relazione alle recenti iniziative di deputati sardi e all' insoddisfazione espressa dalle correnti di opinione in Sardegna per i metodi fin qui seguiti nella lotta al banditismo. Giuseppe Fiori