Giovane impazzito uccide a rivoltellate madre e fratello

Giovane impazzito uccide a rivoltellate madre e fratello provvisamente affacciato dal cortiletto della casa — una costruzione a due piani, con quello inferiore al di sotto del livello stradale — nella stanza ove si trovava la madre e senza dire una parola ha sparato contro di lei due colpì di pistola calibro 6,35, uccidendola. Superato con un balzo il davanzale della finestra, l'assassino è penetrato nella stanza proprio nel momento in cui stava per entrarvi il fratello Sergio. Di nuovo, senza esitazione, egli ha puntato l'arma contro la testa del congiunto facendo partire due colpi. Il giovane è caduto a terra, senza un lamento. E' stato a questo punto che l'arma si è inceppata, impedendo un altro crimine. Alcuni vicini richiamati dal fragore dei colpi sono accorsi per vedere cosa fosse accaduto. Essi hanno trovato l'omicida accasciato su una sedia, in preda ad una completa prostrazione. A terra, a fianco alla sedia, era la pistola. Poco dopo sono giunti gli agenti della Squadra mobile della questura di Chieti che erano stati avvertiti telefonicamente. Nelle tasche di Antonio Ginobile sono stati ti ovati alcuni tranquillanti. Dopo i primi interrogatori l'omicida è stato rinchiuso nelle carceri giudiziarie di Chieti. r. s. Giovane impazzito uccide a rivoltellate madre e fratello L'assassino, 27 anni, ha sparato prima alla donna (57 anni) e poi al fratello ventenne - Voleva colpire anche la nonna, ma l'arma si è inceppata: arrestato (Nostro servizio particolare) Chieti, 28 agosto. Un giovane di 27 anni, Antonio Ginobile, ha ucciso con quattro colpi di pistola, sparati a bruciapelo, sua madre, Miriam D'Ercole, di 57 anni, e un suo fratello minore, Sergio, di 20 anni. La tragedia è avvenuta in contrada Fontechiara da Capo, una piccola frazione del comune di San Giovanni Teatino, nei pressi di Chieti. L'omicida, che è stato arrestato, era stato ricoverato lo scorso anno per diverso tempo in una clinica psichiatrica a causa di un forte esaurimento nervoso. Al momento dell'arresto l'omicida ha pronunciato solo qualche frase sconnessa. Gli inquirenti hanno accertato che subito dopo aver ucciso il fratello, l'arma di Antonio Ginobile si è inceppata. Sembra che il giovane l'avesse rivolta anche contro la nonna di 89 anni, che aveva assistito inebetita alla fulminea tragedia. I fatti, secondo i primi accertamenti, si sarebbero svolti così. Il fratello ucciso, Sergio, si era recato nella casa paterna per annunciare ai genitori che sua moglie aveva dato alla luce un bambino nell'ospedale di Pescara. In questa città egli risiedeva lavorando come idraulico. Dopo alcune ore passate in famiglia, stava per accomiatarsi, quando la madre gli ha detto che suo fratello Antonio voleva parlargli. Non si sa ancora, con certezza, quel che sia effettivamente accaduto. Sta di fatto che ad un certo momento l'omicida si è im- Tragedia in una borgata presso Chieti

Persone citate: Antonio Ginobile, Miriam D'ercole

Luoghi citati: Chieti, San Giovanni Teatino