I turisti cenano a lume di candela in una valle del Cuneese priva di luce

I turisti cenano a lume di candela in una valle del Cuneese priva di luce I turisti cenano a lume di candela in una valle del Cuneese priva di luce Nella Val Grana (che comprende i comuni di Monterosso, Montemale, Pradleves, Castelmagno e Valgrana) scarseggia l'energia elettrica : le tv sono spente, i frigo non funzionano, gli alberghi non possono preparare i caffè espresso (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 25 agosto. « La nostra pazienza — dice il sindaco di Monterosso Grana, l'albergatore Spirito Lerda, parlando del problema dell'energia elettrica che scarseggia in tutta la vallata — è giunta ormai al limite estremo della sopportazione. Gli amministratori sono delusi, la popolazione esasperata. Qui si parla di fare l'anno prossimo come a Licata, che non sono andati a votare ». Il dramma della Valle Grana — che comprende i comuni di Monterosso, Montemale, Pradleves, Castelmagno e Valgrana — è quello di avere ancora centinaia di case senza luce con la popolazione co- stretta il più delle volte a ser-1dirsi delle candele. Nella zona dove ogni anno accorrono alcune migliaia di turisti, in gran parte francesi, l'energia viene ancora prodotta da piccole centrali locali, alcune (come nel caso di Monterosso) vecchie e-decrepite. La costituzione dell'Enel aveva suscitato nella vallata grandi speranze, che purtroppo finora sono andate deluse. Pare che l'ente avesse chiesto più di 350 milioni per far giungere l'energia fino a Pradleves, una somma esorbitante per Comuni montani con le finanze ridotte al lumicino. Poi c'era stata un'altra proposta (acquistare dai produttori locali le reti di distribu zione) subito respinta perché t proprietari volevano anche vendere la parte rimanente degli impianti. L'Ufficio montagna della Camera di Commercio di Cuneo aveva infine suggerito la costruzione di almeno una linea dorsale alla quale allacciare le centraline, ma i Comuni sembra che non si siano messi subito d'accordo, e l'Enel ha di nuovo fatto marcia indietro. Difficile ora stabilire eventuali responsabilità dell'attua le precaria situazione. Rima ne il fatto che nei paesi del la Valle Grana di corrente elettrica ce n'è poca o niente, e ogni iniziativa, sia industriale che turistica, è quindi praticamente bloccata. « Qui a Monterosso — continua il sindaco — non pos siamo più accendere i televi sori, l'unico macellaio minac eia di andarsene perché il fri gorifero funziona soltanto a strappi: nel mio e negli altri alberghi non possiamo ado perare le macchine espresso, non possiamo nemmeno tenere i gelati, spesso i miei clienti cenano a lume di can¬ dela. « Qualcuno, poco informato dei nostri sforzi, se la prende ingiustamente con gli amministratori. Proprio ieri un italo-francese che possiede una casa in-paese, mi diceva esasperato: " Poiché ci fate pagare le tasse, dateci almeno la luce per leggere le bollette delle imposte ". Pare che se la crisi continua, da un momento all'altro si bloccheranno anche le centraline telefoniche automatiche, così resteremo senza telefono. E' una situazione preoccupante ». Per Valgrana e Monterosso il problema sembra comunque avviato a soluzione. Contro una spesa (per i due centri) di 50 milioni, il compren sorio di bonifica ha stanziato 20 milioni e la parte rimanente dovrebbe essere coperta da un mutuo. Però non si sa quando cominceranno i lavori e quando potranno essere conclusi. Rimangono poi Pradleves, Montemale e Castelmagno: tre paesi che giustamente chiedono di non essere dimenticati. ri m.

Persone citate: Spirito Lerda