Timbri falsi della Motorizzazione Civile erano nascosti nella batteria di un taxi

Timbri falsi della Motorizzazione Civile erano nascosti nella batteria di un taxi ESPORTAZIOHE CLANDESTINA DI AUTO RUBATE? Timbri falsi della Motorizzazione Civile erano nascosti nella batteria di un taxi Il taxista, già implicato in fabbricazione di salumi con carni avariate, è stato arrestato con un complice - In casa sua trovati anche quindici libretti di auto Altro episodio: catturato un amico del bandito Zicchitella a o i j o a i i Due sottufficiali della Mobile, il maresciallo Ciancio e il brlgadie, re Olivieri, ieri mattina, passani do per piazza Statuto, hanno notato, al volante di un taxi in posteggio, un pregiudicato, Pancrazio Visca, 44 anni, via Torretta 30, 11 quale stava chiacchierando con un giovane. Questi, appena Il ha visti, è fuggito. Il taxista ha detto che non lo conosceva. La sua auto è stata sottoposta a perquisizione. Sulla batterla, fisj sato con nastro adesivo, c'era un pacchetto contenente due timbri a secco dell'Ispettorato della Motorizzazione. « Non sono miei — ha detto il Visca — certamente me li ha messi un collega per farmi del male n E' ?tato portato in questura e si è perquisita la sua casa. Qui sono stati scoperti 15 libretti di circolazione per automobili. « Li ho tenuti per ricordo — ha spiegato — appartenevano a vetture in demolizione ». Ce n'era abbastanza per avviare delle indagini serrate anche perché il Visca, già condannato per ricettazione, ha una denuncia per fabbricazione di salumi con carne di cavallo avariata. I timbri trovati sul taxi erano falsi. Messo alle strette, il Visca ha confessato di averli fatti fabbricare all'incisore Giovanni Ferro, 36 anni, da Pianezza, anch'egli arrestato. E' probabile che il Visca lavorasse per l'esportazione clandestina di auto rubate. * * In via Giotto vicino all'ospedale infantile, ieri alle 13, dopo una breve colluttazione, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno catturato un truffatore al quale da più di un anno veniva data la caccia in Piemonte, Lombardia e Toscana. E' Carlo Risso, 31 anni, di Canelli; il suo nome era anche affiorato durante le indagini sulle rapine alle banche per una relazione avuta con Maria Teresa Rossetti, la ballerina che aiutò 11 bandito Martino Zicchitella. Il Risso è stato preso al suo arrivo da Lugano. Con pugni e calci ha tentato di divincolarsi dal brig. Massafra e dal carabinieri Falso e Garofoli, cagionando a quest'ultimo contusioni guaribili in 6 giorni. Ma alla fine è stato condotto alla « Podgora n. Con lui vi era Fortunato Mimmo Rovere, 56 anni, Asti. Ha approfittato della reazione del Risso per scappare, ma è stato raggiunto in via Nizza e ha dovuto seguire ammanettato l'amico. In una cartella il Risso aveva documenti falsi intestati ad Arturo Quattrini, uno dei nomi di copertura usati per i suoi imbrogli (si spacciava anche per Carlo Barberis e Gian Carlo Rissone). Aveva inoltre parecchie cambiali, mazzette di assegni di banche di Torino, Como e Asti, e una fitta corrispondenza fra lanifici di Prato che gli avevano fornito merce e una ditta a lui intestata con sede in via Morgari 14, dove non vi è altro che uno stabilimento di bagni mu¬ nicipali. Il carteggio è ora all'esame del ten. Formato. C'è da ritenere che permetterà di scoprire altre trulle, oltre a quelle che sono già costate al Risso quattro ordini di cattura e un paio di condanne. L'inchiesta prosegue per scoprire se ha- altri legami con il bandito Zicchitella. — L'erborista Giuseppe Di Leo, uno dei due fratelli che nel luglio scorso scoprirono i dinamitardi che tentavano di minare la ferrovia a Villastellone, ha subito un furto nel suo alloggio, al quinto piano di via Pateri 17, a Nichelino. I ladri sono penetrati compiendo un salto acrobatico da una finestra della scala al balcone. Hanno rubato un milione e 200 mila lire in contanti. I j i \ i , i j n Questura: Pancrazio Visca, il taxista arrestato