Soldati cinesi sparano alle guardie rosse che contano di attaccare ad Hong Kong di Igor Man

Soldati cinesi sparano alle guardie rosse che contano di attaccare ad Hong Kong Il nostro inviato nella città, minacciata Pechino sembra decisa ad impedire nuovi incidenti - Le autorità britanniche riaprono dopo due settimane il ponte di Lowu per consentire ai contadini cinesi di lavorare i campi della colonia -1 terroristi comunisti sono sempre attivi, lanciano bombe e appiccano incendi (Dal nostro inviato speciale) Hong Kong, 25 agosto. ' La notte di Hong Kong è buia, la prima cosa che colpisce arrivando è la mancanza dell'abituale sfolgorio di luci che un tempo durava fino all'alba. Sull'aereo che da Bangkok mi ha portato qui eravamo in due sole persone. Rigidissimi i controlli alla dogana. Le strade deserte vengono pattugliate in continuazione da furgoni della polizia in assetto di guerra. Speciali squadre di genieri svolgono un pattugliamento assiduo in collegamento con la centrale di polizia dove pervengono le segnalazioni di individui sospetti: i terroristi non danno tregua. Ma stanotte tutto è calmo lungo il confine con la Cina comunista dopo gli aspri incidenti di ieri e gli attacchi delle «guardie rosse» respinti dai gurkha di guardia al¬ la frontiera con le granate fumogene. La cronaca degli incidenti dì oggi è modesta, forse perché l'esercito cinese controlla ora le «guardie rosse». Questo è il fatto più rilevante della giornata: cento soldati dell'armata di liberazione (la denominazione ufficiale dell'esercito cinese) hanno preso posizione lungo il confine impedendo nuove dimostrazioni ed attacchi contro i posti di frontiera dì Hong Kong. I soldati hanno perfino sparato raffiche di mitra contro i dimostranti, mirando sopra le teste. Ad un certo momento un soldato è stato percosso e gettato a terra da una « guardia rossa» e la folla ha applaudito. E' stato a questo punto che i militari hanno aperto il fuoco. La presa di posizione dell'esercito rivelerebbe, secondo gli esperti di qui, l'intenzione di Pechino di im¬ pedire ««'escalation degli incidenti di frontiera, e ciò contro la campagna terroristica lanciata dai comunisti di Hong Kong, pare su sollecitazione delle « guardie rosse » della provincia di Kwantung. Nella regione l'esercito comincia a riprendere in mano la situazione; le « guardie rosse » sarebbero in difficoltà. I prossimi giorni ci diranno se si tratta di successi momentanei delle truppe di Lin Pino ovvero di qualcosa di più concreto: poiché il confine è un po' il termometro della situazione del Kwantung, se sulla frontiera non accadranno più gravi incidenti vorrà dire che i soldati hanno preso il sopravvento. Le autorità di Hong Kong hanno riaperto nel pomeriggio il ponte di Lowu chiuso ormai da due settimane, permettendo così ai contadini in territorio cinese di at¬ Soldati cinesi sparano alle guardie rosse che contano di attaccare ad Hong Kong traversare i confini per coltivare i loro campi al di qua della frontiera. In mattinata attraverso altoparlanti i soldati della « Unità di Shumchun dell'armata di liberazione» avevano ammonito le autorità di Hong Kong, rivolgendosi loro in inglese e in cantonese, di lasciar passare i contadini* « pena gravi sanzioni ». Sempre mediante gli altoparlanti, e in inglese ed in cantonese, i poliziotti di Hong Kong hanno replicato che il ponte era riaperto e che i contadini potevano varcarlo e recarsi ai propri campi. Il che è avvenuto verso le 15 ora locale. Una colonna di cinquanta persone (in testa marciavano le donne con la zappa sulle spalle, dietro venivano gli uomini) inalberando bandiere rosse e cartelli inneggianti a Mao è entrata nel territorio di Hong Kong. Dopo aver la- vorato, sulla via del ritorno un esiguo gruppo ha indugiato presso l'ufficio di polizia lanciando alcune pietre. Mentre i gurkha provvedevano a disperderli, dall'altra parte i soldati cinesi impedivano ad un folto gruppo di giovani dì ripassare il confine per unirsi ai lanciatori di sassi. Insomma, sembra proprio che Pechino voglia gettare acqua sul fuoco. Tuttavia ad Hong Kong i territoristi sono attivi: tre incendi dolosi nella serata a Kowloon, una bomba esplosa nella Queen's Road alle 21 (locali) ferendo gravemente due uomini ed un bambino. Altre due bombe lanciate nelle vicinanze, di Centre Street hanno ferito due agenti di polizia e tre civili, colpendo di striscio una ambulanza in transito. Altre quattro bombe ad alto potenziale sono state disinnescate in serata, una vicino alla riserva di acqua, l'altra al Victoria park. La stampa comunista locale scrive oggi che l'uccisione di Lam Bun — il popolare annunciatore della radio di Hong Kong — è una sentenza eseguita contro un « traditore ». Da tre mesi Lam Bun, nonostante le minacce, si prendeva gioco nelle sue trasmissioni delle « guardie rosse » e dei loro « imitatori » locali. Lam Bun è morto oggi pomeriggio: ieri la macchina su cui viaggiava col fratello (tuttora in gravi condizioni) era stata colpita da una bomba incendiaria in pieno centro dà terroristi che poi avevano cosparso di petrolio i due fratelli appiccando loro iuoco. Igor Man

Persone citate: Mao