Sarà processato a Vercelli per il delitto dell'autostrada

Sarà processato a Vercelli per il delitto dell'autostrada Antonio Zavaita rinviato a giudizio Sarà processato a Vercelli per il delitto dell'autostrada Secondo l'accusa uccise nel giugno del '65, presso Balocco, un giovane per rapinarlo Il presunto omicida tentò di coinvolgere nel delitto un torinese ex campione di lotta (Nostro servizio particolare) Vercelli, 22 agosto. (g. ni.) Il ventinovenne Antonio Zavatta, detto « Tony il gorilla », sarà giudicato davanti ai giudici della Corte di Assise come responsabile del delitto dell'autostrada, la cinica uccisione di Luciano Anerdi, avvenuta il 20 giugno 1965 all'uscita del casello di Balocco sulla Torino-Milano. L'istruttoria condotta dal dott. De Feo del Tribunale di Vercelli, si è conclusa oggi: il magistrato ha deciso per il rinvio a giudizio dello Zavatta, accusandolo di omicidio per rapina e calunnia, imputazioni che potrebbero sfociare nell'ergastolo. « Tony il gorilla » aveva confessato di aver ucciso l'Anerdi per incarico di un torinese, l'ex campione di lotta Giovanni Rubino. La chiamata di correo risultò però assolutamente priva di fondamento. Il Rubino venne infatti posto in libertà dal giudice istruttore per mancanza di indizi e ora Antonio Zavatta, è chiamato a rispondere anche di calunnia. « Tony il gorilla n, secondo il giudice istruttore, avrebbe agito per proprio vantaggio personale, assassinando l'Anerdi, sparandogli a bruciapelo al capo per depredarlo del denaro che il giovane aveva con sé: pochi biglietti da 10 mila lire. Appena scoperto il delitto non fu facile inquadrare la personalità della vittima. Secondo la fidanzata Pia Bonazza, abitante a Milano in piazza Gabrio Rosa 9, Luciano Anerdi era un giovane chiuso, un po' introverso, portato alla vita casalinga. Viveva facendo il venditore di libri a rate e ogni sabato tornava a Milano per trascorrere la giornata insieme con la fidanzata. Le indagini dei carabinieri hanno invece inquadrato lo Anerdi, legato al mondo del contrabbando di sigarette, come un uomo astuto, audace e spregiudicato. Al paese d'origine, Castel d'Annone, lo ricordano soprattutto per In fosse legato al mondo dello spionaggio: pare invece che bazzicasse fra i giocatori d'az zardo; alcuni dei quali lo co noscevano come « manina d'oro ». Secondo la prima ricostruzione del delitto, l'Anerdi era stato ucciso da « Tony il gorilla » per ordine del Rubino, forse perché ai tavoli verdi di alcune bische torinesi aveva voluto fare « troppo il furbo ». Ora invece sembra che lo Zavatta si fosse accompagnato all'Anerdi nel viaggio verso Milano avendo deciso di ucciderlo per derubarlo. fi Antonio Zavatta, 29 anni, rinviato a giudizio

Luoghi citati: Balocco, Milano, Vercelli