Rapinatore preannuncia un «colpo» in banca ma è poi costretto a fuggire a mani vuote

Rapinatore preannuncia un «colpo» in banca ma è poi costretto a fuggire a mani vuote Al Credito Romagnolo di Palata Pepoli presso Bologna Rapinatore preannuncia un «colpo» in banca ma è poi costretto a fuggire a mani vuote Nel novembre del 1965 si era presentato nello stesso istituto e aveva fatto un bottino di 3 milioni Due mesi fa aveva telefonato al cassiere: «Non fare il furbo, ti verrò a ritrovare» - Ieri si è presentato, ma l'impiegato l'ha subito riconosciuto e ha datò l'allarme costringendolo a fuggire (Dal nostro corrispondente) Bologna, 22 agosto. Horst Fantazzini, il rapinatore cortese al quale la polizia attribuisce sei imprese banditesche contro banche e uffici postali, è stato di parola: un mese e mezzo fa aveva telefonato al ragioniere Giordano Cioni, cassiere alla Agenzia del Credito Romagnolo di Palata Pepoli (che aveva svaligiato il 18 novembre 1965 impossessandosi di oltre tre milioni), preannunciandogli una sua prossima visita. « Sono Fantazzini, non fare il furbo. Ti verrò a ritrovare ». E cosi Fantazzini si è ripresentato a Palata Pepoli, nello stesso ufficio, al medesimo impiegato, ma questa volta per le grida d'allarme lanciate dal Cioni se ne è dovuto andare a mani vuote. La sede dell'Agenzia del Credito Romagnolo è al piano terra d'un caseggiato che ha un primo piano e un granaio. All'ufficio si accede attraverso un cancello- che separa un piccolo tratto di giardino dalla porta a vetri, protetta da una robusta inferriata. Nel fondo dell'ufficio — un'ampia stanza, divìsa da un bancone — si apre una porta che immette in un altro locale da dove è possibile raggiungere un corridoio e salire al primo piano dell'edificio dove abita la famiglia Malaguti. La tentata rapina di oggi è avvenuta alle 15,10. A quell'ora il rag. Cioni era solo (un altro impiegato è in fe rie), e stava riordinando un mazzetto dì assegni. A un tratto alzando gli occhi scorgeva una « 600 » color verde pisello, arrestarsi davanti al cancello. Il guidatore aveva abbassato la testa, come se cercasse qualcosa sul pavi mento dell'interno. Ma pur non vedendolo il Cioni ebbe il presentimento che quell'in dividuo non fosse un cliente. Il guidatore intanto, dopo aver armeggiato per un po', scendeva, imboccando il cancello e dirigendosi verso la porta d'ingresso. Indossava un impeccabile vestito gabardine color nocciola e nelle mani teneva una borsa di pelle color marrone. L'impiegato sentì un tuffo al cuore. Quel volto, anche a distanza di circa due anni, non lo poteva dimenticare, era il Fantazzini. Non attese oltre: si alzò dalla sedia e cominciò ad indietreggiare raggiungendo la porta del retro. Frattanto il Fantazzini si- era avvicinato al bancone divisorio e con voce chiara diceva: « Non gridi, non scappi, se no le sparo! ». E dicendo così infi lava la mano nella borsa di pelle, come se volesse estrarre l'arma. Incurante della minaccia, il Cioni si voltava di scatto, infilava la porta che immette nel corridoio, saliva di corsa le scale che conducono al do micilio della famìglia Mala guti (i cui componenti sta vano in quel momento' ripo \sando), apriva la finestra di una stanza soprastante l'uffi ciò e si metteva ad urlare a squarciagola: « Aiuto, una rapina, Fantazzini, i banditi ». Ad una settantina di metri dall'agenzia è situato un caffè. Attorno ad un tavolo sta¬ vano disputando una partita a carte quattro amici che subito si dirigevano verso la banca. Ma il Fantazzini allorché il ragioniere era sparito, intuendo il perìcolo, non aveva perduto tempo. Anziché aprire i cassetti e impadronirsi delle banconote, era balzato sul- l'auto, che aveva tenuta con il motore acceso, e premendo l'acceleratore, era fuggito a tutta velocità. I carabinieri, subito avvertiti, hanno provveduto a istituire posti di blocco, ma finora del Fantazzini nessuna traccia. c. c. f II cassiere rag. Cioni, nell'agenzia del Credito Romagnolo, dopo avere sventato la rapina (Telefoto Ansa)

Luoghi citati: Bologna, Palata