Da domani ad Amsterdam campionati mondiali di ciclismo

Da domani ad Amsterdam campionati mondiali di ciclismo (Dal nostro inviato speciale) Amsterdam, 21 agosto. I « mondiali » di ciclismo si avvicinano. Due argomenti scottanti hanno tenuto il campo ad Amsterdam nella giornata di oggi, una giornata davvero densa, che i dirigenti hanno impiegato in lunghe e proficue discussioni; un argomento perfettamente legato allo sport, il doping: e si è avuta conferma che, ai campionati del mondo, verrà effettuato un rigoroso controllo medico. Ed un argomento di natura sottilmente politica, una discriminazione usata nei confronti della Germania Est e della Corea del Nord: e, in proposito, il tono dell'ambiente si è acceso, tanto da mettere persino in dubbio l'effettuazione in Olanda dei campionati del mondo riservati ai dilettanti. Sotto l'abile regia di Rodoni, le acque si sono poi calmate: l'ultima parola la dirà domattina il Comitato direttivo dell'Unione ciclistica internazionale, ma si può essere certi sin d'ora che tutte le prove in programma, salvo eccezionali sorprese, avranno regolarmente luogo. La materia trattata oggi, in un generale e lodevole impegno, è molta. Badando all'essenziale, in materia di doping è giusto sottolineare come i dirigenti dell'Uci abbiano preso questa volta un atteggiamento quanto mai risoluto, stabilendo di rendere operante quella regolamentazione della quale si era soltanto parlato, senza che mai fosse messa in atto. I particolari li sapremo domani. Comunque, già è certo che ogni corsa iridata si svolgerà sotto stretto controllo medico. I primi tre classificati di ciascuna gara, più eventualmente altri atleti che la Commissione tecnica segnalerà alla Commissione medica, dovranno sottostare a un accurato esame. Le sanzioni saranno dure. Prevedono, per i dilettanti, 3 mesi di squalifica alla prima infrazione, un anno di squalifica alla seconda e la radiazione alla terza. I professionisti, dal canto loro, saranno puniti con una multa di 2 mila nuovi franchi (255 mila lire) alla prima infrazione, con una multa di 6 mila nuovi franchi (765 mila lire) alla seconda, con sei mesi di squalifica alla terza, con un anno di squalifica alla quarta e con il ritiro della licenza alla quinta. Non si conoscono — dicevamo — alcuni particolari. Quali sostanze, per esempio, saranno ritenute doping? La risposta precisa non si conosce ancora. Per adesso, i dirigenti presentano il regolamento stilato di fresco, dove vengono ritenuti doping sia gli stupefacenti in genere, come morfina ed eroina, sia i medicamenti del gruppo amfetamine. Altra domanda: « Se un corridore che ha conquistato il titolo di campione del mondo risulta drogato, conserva il titolo oppure no? ». La questione dev'essere ancora risolta. Ma, a quanto pare, verrà seguita la logica: un corridore campione del mondo che risultasse drogato verrebbe privato del titolo. Non solo, ma esiste pure la possibilità che le sanzioni che abbiamo citate siano rese ancora più severe. L'altra questione trattata oggi è quella delle bandiere e degli inni nazionali della Germania Est e della Corea del Nord. Il governo olandese non riconosce ufficialmente questi due Paesi ed ha pertanto proibito agli organizzatori di innalzare vessilli o suonare gli inni dei nord coreani e della Germania Est. La Federazione ciclistica olandese aveva promesso il contrario, senza riuscire però a tradurre in pratica i suoi buoni propositi. Si tratta, evidentemente, di una discriminazione contraria ai precisi regolamenti dell'Unione ciclistica internazionale che esigono uguale trattamento per ogni singola nazione affiliata; sulla spinosa vertenza è nata una discussione tenace, nella quale sono intervenuti i rappresentanti di parecchie delegazioni. Si è prospettata oggi la possibilità che i campionati del mondo dei dilettanti (Germania Est e Corea del Nord allineano soltanto ciclisti dilettanti) vengano annullati e dirottati in nazioni dove sia lecito fare sventolare tutte le bandiere e far suo¬ Si INCOMINCIA CON LE COMPETIZIONE SU PISTA Da domani ad Amsterdam campionati mondiali di ciclismo Varate norme estremamente severe contro il doping - Controllo obbligatorio per i primi classificati di ogni prova Multe e squalifiche per chi avrà fatto uso di sostanze proibite - Il vincitore di un titolo verrà privato della maglia iridata se risulterà "drogato" - Discussioni per le bandiere e gli inni della Germania Est e della Nord-Corea compromesso, come è già capitato in occasioni del genere. Sempre naturalmente per quanto riguarda i dilettanti, nessun vessillo cioè sarà in¬ nalzato e non verrà suonato alcun inno nazionale: in tal modo-, sarà stabilita l'identità di trattamento invocata dai regolamenti ciclistici che, purtroppo, non possono ignorare gli obblighi imposti dalle sottili situazioni del gioco politico. Domani, insomma, il congresso dell'Unione ciclistica internazionale non sarà privo di motivi di interesse. Poche le novità per quel che concerne gli atleti. Gli azzurri della pista hanno continuato gli allenamenti al velodromo Olimpico. Le condizioni di Chemello, ieri indisposto, stanno piano piano migliorando, così come migliora il sovietico Phakadze, vittima ieri di una rovinosa caduta nella quale ha riportato una brutta botta alla spalla sinistra. Gli specialisti della pista inaugurano mercoledì le gare con il mezzofondo dilettanti e l'inseguimento femminile. Gli stradisti dilettanti, dal canto loro, hanno osservato un turno di riposo. Domani gareggeranno in Belgio. Gigi Boccacini «. nare tutti gli inni. Noi non crediamo che simile proposito venga tradotto in realtà (e nessuno lo crede...). Si giungerà piuttosto ad un

Persone citate: Chemello, Gigi Boccacini