I marinai della nave cinese a Genova vogliono fare una conferenza stampa di Filiberto Dani

I marinai della nave cinese a Genova vogliono fare una conferenza stampa I marinai della nave cinese a Genova vogliono fare una conferenza stampa Hanno convocato i giornalisti per martedì - Ma finché restano le scritte provocatorie, nessuno può salire sulla « Liming » all'inf uori di due dirigenti di un'agenzia marittima - Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare altri due mercantili di Pechino: forse saranno fermai" fuori del porto (Dal nostro corrispondente) Genova, 19 agosto. Settimo giorno di quarantena per la « Liming », la motonave cinese pavesata di slogans, di massime maoiste e di scritte protestatarie per « l'atto barbaro dì blocco imposto dalle autorità portuali». L'intera zona compresa tra Calata Derna. dov'è attraccato il mercantile. Ponte Canepa e Ponte Ronco continua ad essere presidiata dalla forza pubblica (sessanta uomini suddivisi in quattro turni, di sei ore ciascuno); l'accesso, finché restano le scritte provocatorie, è vietato a chiunque sia sprovvisto di uno speciale lasciapassare. E' stata allontanata anche la piccola folla di curiosi che si assiepava ai cancelli della calata e che veniva attentamente osservata da bordo della « Liming » attraverso i cannocchiali: non appena si faceva vivo un «filocinese» (per farsi riconoscere gli bastava sollevare in aria il libriccino rosso che contiene il pensiero di Mao) l'equipaggio s'affacciava alle murate della nave agitando a sua volta, in segno di saluto, il « breviario » comunista (I « filocinesi » hanno annunciato un comizio di protesta che, se autorizzato, si terrà lunedi pomeriggio). Il mercantile di Canton, secondo ì piani di navigazione, era atteso oggi a Marsiglia per lo sbarco di 4500 tonnellate di merci varie (1500 devono ancora essere sbarcate a Genova); ma, stando alle ultime novità della giornata, sembra che i cinesi abbiano intenzione di protrarre la loro sosta genovese almeno fino a martedì. Per quel giorno hanno organizzato una conferenza-stampa, alla quale probabilmente non parteciperà nessun giornalista perché le autorità portuali consentono l'accesso a bordo soltanto ai due dirigenti dell'Amat, la agenzia marittima che cura u Genova gli interessi della flotta cinese. Sono stati proprio i due dirigenti, il dott. Alfredo Jegher e il signor Renato Rotondo, chiamati oggi a bordo della « Liming », a riferire alle autorità portuali che il dott. Liu Jo-ming, vice rappresentante commerciale della Cina comunista a Roma, e il capitano Ku Fu-shan, « hanno deciso di convocare una conferenza-stampa per le ore 11 di martedì 22 agosto ». Il funzionario cinese ha inoltre pregato i due dirigenti dell'Amat di fargli pervenire « tutti i giornali italiani che si sono occupati del caso della "Liming"». Le due richieste non avranno seguito, così come non l'hanno avuto le quattro « condizioni di resa » poste ieri alle autorità portuali dal comandante del mercantile per indurlo a salpare le ancore: rifornimento di acqua e di viveri, scuse ufficiali per l'accaduto, risarcimento dei danni « per la forzata inattività della nave », sbarco della merce. Il generale Luigi Gatti, vice presidente dell'Ente portuale, ha confermato ancora oggi ai giornalisti l'atteggiamento delle autorità italiane: « Se i cinesi toglieranno le scritte potranno rifornirsi e scaricare, in caso contrario l'isolamento sarà mantenuto ». I cinesi non sembrano intenzionati di andarsene. « Siamo pronti a resistere ad oltranza a hanno gridato in coro Liu Jo-ming e Ku Fu-shan. Anche oggi a bordo della nave c'è stato il consueto show tolcloristico-propagandistico. In mattinata sono state ammainate le bandierine colorate che segnalavano « l'urgente bisogno di acqua dolce »; a mezzogiorno è apparso un nuovo striscione (questa volta di color azzurro) che dice testualmente, con scarso rispetto alla sintassi: « Protestiamo energica¬ mente contro le autorità italiane per l'atto del fascismo di bloccare il rifornimento di viveri ». Alle quattro del pomeriggio è stato issato un secondo striscione (questa volta di color rosso) con ideogrammi in oro: dato che sulla banchiiw. non c'era nessuno che sapesse il cinese, il significato di questo striscione (lungo una sessantina di metri, corre tra la plancia e il bigo di poppa) rimarrà oscuro almeno fino a domani. Stasera si dava per certo l'arrivo nei prossimi giorni (pare il 28 agosto) di altre due navi mercantili cinesi, la « Xingin » e la « Xuchang »: se prima d'allora non sarà risolto il caso della «Liming» è possibile che le autorità portuali vietino l'accesso in porto a queste due unità, indipendentemente dal comportamento dei loro equipaggi. Filiberto Dani

Persone citate: Alfredo Jegher, Amat, Canepa, Liu Jo-ming, Luigi Gatti, Mao, Renato Rotondo

Luoghi citati: Canton, Cina, Derna, Genova, Marsiglia, Pechino, Roma