Accusa un americano dì averlo gettato in mare

Accusa un americano dì averlo gettato in mare Accusa un americano dì averlo gettato in mare Un ragazzo di Napoli che rischiava di annegare - Salvato dal fratello e da un marinaio (Dal nostro corrispondente) Napoli, 18 agosto. Un ragazzo di 11 anni, Salvatore Troncone, ^he era salito per pescare sul panfilo di un industriale americano ormeggiato nel porticciolo di Mergellina, sarebbe stato spinto in acqua dal proprietario dello «yacht», rischiando di annegare. In suo aiuto si sono gettati in acqua il fratello tredicenne Giuseppe, che era poco distante su alcuni scogli, ed il marinaio Michele Committente, di 28 anni, che si trovava su un altro panfilo. L'episodio ha suscitato una vivace reazione da parte dei pescatori della zona che inscenavano una manifestazione di protesta contro il proprietario dell'« Astrolope » William Adams Richards, di 45 anni, residente a Concordia (Kansas). Prima che il fatto potesse degenerare in qualche altro episodio di violenza, interveniva la polizia che invitava l'industriale Adams negli uffici del commissariato rionale. Con l'aiuto di un interprete, l'Adams ha raccontato come si erano svolti i fatti. Egli ha riferito che avendo visto il ragazzo pescare sulla passerella dello « yacht », in inglese l'aveva invitato ad andar via. Il fanciullo aveva risposto con uno sberleffo. Indignato l'Adams aveva finto di voler percuotere Salvatore Troncone. Impaurito, il ragazzo si era gettato in mare. Dal canto suo, il giovinetto sostiene di essere stato colpito dal proprietario dello « yacht » e scaraventato in mare. , a. 1.

Persone citate: Adams, Michele Committente, Salvatore Troncone, William Adams Richards

Luoghi citati: Concordia, Kansas, Napoli