I "miliardari da sbarco,, trasformano la Sardegna di Gigi Ghirotti

I "miliardari da sbarco,, trasformano la Sardegna IL BANDITISMO NON SCORAGGIA I TURISTI I "miliardari da sbarco,, trasformano la Sardegna (Dal nostro inviato speciale) Olbia, 18 agosto. Tra bagliori di incendi, spari di mortaretti e spari di briganti, balli folcloristici e regate di nababbi il ferragosto in Sardegna è passato alla storia. E' passato con Liz Taylor e il marito Richard Burton sulla spiaggia di Alghero e, sulla Costa Smeralda, la principessa Margaret con il consorte lord Snowdon, ospiti del principe Karim. La cascata di stelle, dunque, c'è stata, ma in questi giorni, a girare per le spiagge della costa occidentale, tra le rocce torride e le macchie di lentischio si scorgevano improvvisi attendamenti di tipo dopolavoristico. Acquattati nel sottobosco, la radiolina all'orecchio, il televisore portatile, l'utilitaria che fa da séparé, un lembo della tenda legato al paletto del cartello « vietato campeggiare », si scorgevano migliaia di campeggiatori, mai visti da queste parti. Erano i sardi dell'interno, venuti a bagnare un piede nell'acqua dove si bagnano i discendenti di Maometto e la sorella della regina d'Inghilterra. Un piacere, a chi se lo voglia prendere in forme rituali, un po' costoso. Sono passati gli anni in cui la Sardegna si raccomandava alla considerazione del turista per il suo buon mercato, i suoi onesti piatti, le sue locande alla buona. I camerieri erano forse un po' infritellati, ma l'ospitalità aveva un tono patriarcale. Gli osti erano cordiali e fieri, nel loro sguardo brillava un lampo da « Brigata Sassari » che incuteva rispetto. Oggi il raffinato piacere d'una giornata in un albergo della Costa Smeralda si paga sulle ventimila, e anche di più se ti prende il gusto di un aperitivo o di una bottiglia di acqua minerale. Però si dorme in letti di noce scolpita o di ferro battuto, sotto baldacchini di damasco, aria condizionata, panche e comò-, dini da patrizio fiorentino del Quattrocento, coperte, tende e tappeti ricamati a ,mano, finestra aperta sul mare con vista di miliardario. Una vista rara e prelibata. Notati, in questi giorni, tra gli altri: l'armatore Onassis e la principessa Alessandra di Kent, la vedova di Fleming, e il ministro inglese degli Interni, Roy Jenkins, e poi Kirk Douglas, Peter Sellcrs, Rita Hayworth e una piccola folla di re e principi della birra, dell'aranciata, della carne in scatola, dei frigoriferi, della carta stampata e del dolce far niente di tutto il mondo. « La Sardegna — scrivono i giornali inglesi — è il nuovo paradiso dei miliardari e dell'alta società ». In apertura di stagione, a dire il vero, le cose si erano messe male. Con la crisi del Medio Oriente, le limitazioni valutarie in alcuni Paesi, e infine con l'incrudire delle manifestazioni brigantesche, le disdette fioccavano da tutte le parti e le statistiche annunciavano guai seri per l'industria alberghiera. Che cosa poi sia accaduto con esattezza non si sa: a metà del mese scorso il Medio Oriente continuava ad essere in crisi, la valuta sempre limitata. Quanto ai briganti, alla vigilia di ferragosto il loro mitra si udì crepitare alle porte dì Olbia, a due passi dalla Costa Smeralda, e alle porte di Sassari. La sera di ferragosto, sparatoria ad Orgosolo, a cento metri dalla piazza, affollatissima, in quell'ora, per la festa dell'Assunta. A ragionar con la mente ' fredda, i turisti venuti in vacanza a cercar pace e refrigerio avrebbero avuto mille buoni motivi per cancellar la Sardegna dagli itinerari, o per rifare la valigia alla svelta. Invece no. E' stato il ferragosto più intenso che la Sardegna ricordi, con il cartello del « tutto esaurito » sopra ogni albergo. Si vede che l'isola ha ormai i suoi affezionati, numerosi e sicuri, in tutto il mondo, intrepidi nello sfidare il solleone, la traversata del mare (la Regione rimborsa lire diecimila ad ogni straniero che arriva in macchina con- la nave) e l'insidia del brigante. E' nel colmo della calura che la Sardegna, vecchia maga, fa entrare in bollore i suoi filtri infallibili Nei giorni scorsi s'è fatto a pugni a Genova per salire Anthony Armstrong, che è in vacanza sulla Costa Smeralda con la moglie principessa Margaret d'Inghilterra, è salito ,a bordo del panfilo del comico Peter Sellers anch'egli in crociera lungo le coste della Sardegna. Ecco Anthony, al largo di Porto Cervo, con Britt Ekland, la giovane moglie dell'attore inglese (Tel. A.P.) sulle navi che portano nell'isola. A Olbia, negli ultimi dieci giorni, ' sono" sbarcate ' quasi ventimila persone in più rispetto all'anno scorso.' Tutto sommato, una bellissima vacanza, peccato che già ora siano ricominciati i ritorni: è questo il lamento che si leva da tutti gli alberghi dell'isola. Andarsene adesso è un peccato, ora che comincia la vera, la grande stagione della Sardegna: quando la calura si placa, i porcellini allo spiedo si rosolano più lietamente al fuoco, dentro i buchi nella spiaggia^ e gli animi sono più distesi e anche i prezzi si calmano, e la Sardegna ritorna in se stessa, dopo tanti giorni di follia. Nei ristoranti della Costa Smeralda abbiamo visto capifamiglia di Sassari o di Nuoro pagare a ciglio asciutto conti da vertigine. Come passa in fretta il tempo, nell'isola dei nuraghi, dove si diceva che il tempo si fosse fcrmatol Il turismo, che ha rovesciato tanti miliardi e capovolto tanti valori tradizionali e preziosi nel costume dell'isola, ha almeno un vantaggio sicuro su tutte le altre iniziative per risvegliare l'economia della Sardegna. In pochi anni, ha fatto dei sardi un popolo che ama il mare, vi si tuffa con gioia voluttuosa, come se lo scoprisse per la prima volta, proprio i sardi che per millenni al mare hanno voltato sdegnosi le spalle. Se ne tenevano alla larga perché dalle coste, in tanti secoli, non erano arrivate che sorprese cattive: sbarchi di dominatori, colonizzatori, seccatori, esattori di tutte le razze e di tutte le casacche. Ora questo sortilegio si è spezzato. C'è voluto lo spintone dell'Ago Khan per convincerli a buttarsi alia scoperta di baie, golfi, insenature, scogli e porticcioli. A Porto Cervo, la piccola capitale della Costa Smeralda, si respira un'aria strana: pesce fritto e profumi di Parigi. Sotto un portico che somiglia al mercatino del pesce, passo in rassegna le vetrine dei vari negozi: bottega di antiquariato, profumeria, galleria d'arte, la succursale di una banca, un salone di bellezza, il banco del gioielliere, il banco del fruttivendolo. Tutt'intorno un complesso di edifici bassotti, i muri contorti, comignoli, ringhiere, balconcini che han l'aria di essere irreali, come in un teatro, un apprestamento scenico per la .«Cavalleria rusticana»; i selI ciati ineguali, i paletti storti, la tinta tirata via, come dalla mano d'un imbianchino di paese. Gli architetti delPAga Khan, che hanno costruito questo capolavoro di falsa « architettura spontanea », non avevano alcun precedente, nell'isola, a cui ispirarsi. La Sardegna, come ho detto, ha vissuto nel mare come un continente assediato, ed ecco come si è risolto il problema: si sono raccolte migliaia di fotografie di tutta l'isola — case, chiese, torri, fattorie, castelli — e spigolando un elemento da questa e un elemento da quell'altra si è costruita una serie di impossibili villaggi di stile sardo, provenzale, ismailitico, saraceno. Un falso storico e preistorico dichiarato, che si viene a vedere per meraviglia, per curiosità, e anche, in fondo, con gratitudine: almeno perché ha risparmiato alla costa gallurese l'onta dei grattacieli condominiali che minaccia questo tipo di imprese. Naturalmente, non tutti i conti tornano, e non tutto è sereno intorno alle ville e ai villaggi fondati in Sardegna dai miliardari da sbarco. Di questo parleremo in un prossimo articolo. Per ora basti dire che l'isola, dopo essersi arrovellata per tanti anni, e avere speso centinaia di miliardi sognando una rapida trasformazione industriale, scopre nel turismo la sua pepita d'oro, la sua vocazione più autentica, il motivo del suo più forte interesse nel mondo. Ci voleva un ferragosto così, colmo di spari e affollatissimo, per darne la prova. - . ^, , Gi Gh . ^, , Gigi Ghirotti