La magistratura ordina un'inchiesta sulla morte di una donna dopo il parto

La magistratura ordina un'inchiesta sulla morte di una donna dopo il parto Ime indagini in ss&guito a un esposto del marito La magistratura ordina un'inchiesta sulla morte di una donna dopo il parto La disgrazia avvenne il 16 giugno nella Clinica ostetrica dell'Università - Il riscontro diagnostico aveva accertato che la morte era dovuta a trombosi - Il marito sostiene invece che la sventurata morì per dissanguaménto - «Quando arrivai era svenuta: il letto era pieno di sangue; cercai invano un medico per oltre due ore; infermiere e suore non mi davano retta» - Questa versione sarebbe confermata da due testimoni - I carabinieri sequestrano la cartella clinica che sarebbe diversa dal primo certificato di morte I carabinieri del nucleo investigativo si sono recati ieri alla clinica ostetrica dell'Università, in via Ventimiglia 3, e hanno sequestrato la cartella clinica relativa a una donna di 36 anni morta nel giugno scorso poche ore dopo aver dato alla luce un bambino. Il sequestro è stato ordinato dal sostituto procuratore dott. Silvestro in seguito alla denuncia del marito, l'operaio Fiat Giuseppe Pisano, 40 anni, abitante a Nichelino in via Cimarosa 4. Nel suo esposto l'operaio accusa i medici dell'ospedale di aver lasciato la moglie senza assistenza, nonostante si fosse manifestata un'imponente emorragia, causa della morte. Per i sanitari della clinica il decesso fu invece provocato da una trombosi all'arteria polmonare. Carmela Pisano, già madre di una bimba, Caterina, di 2 anni, nata nella stessa clinica, fu ricoverata in via Ventimiglia il pomeriggio del 15 giugno, dopo una visita del medico della Malf che aveva ritenuto il parto imminente. II mattino successivo marito e suocera, non avendo notizie, si recarono a trovarla. La madre morta, Carmela, 36 anni. Il marito, Giuseppe Pisano, con la figlia di 2 anni Era mezzogiorno. Giunti nella stanza dove l'avevano lasciata trovarono il letto vuoto. Un'altra ricoverata li avvertì: « La signora ha avuto un maschietto alle 8.40. Sta bene, l'hanno trasferita al piano di sopra ». A questo punto il racconto dell'operaio si fa drammatico: « Cercai mia moglie in tutto il reparto sema che nessuno sapesse darmi una informazione., La vide per prima mia suocera: era in una camera con altre due puerpere, giaceva supina, la testa penzolava da un lato, fuori dal letto. Mia suocera la riconobbe dai capelli, si spaventò: "Giuseppe, Carmela è morta", ma io la tranquillizzai: " Sta dormendo, non preoccuparti " ». Ma avvicinandosi, il Pisano si accorse che aveva le labbra viola, respirava con affanno, e la vicina di letto — sempre secondo la sua deposizione — avrebbe esclamato: « Per fortuna che è qui. Sua moglie si è sentita male. Abbiamo chiamato, ma non è venuto nessuno ». L'operaio continua: « Sollevai Carmela aiutato da mia suocera: le lenzuola e il materasso erano pieni di sangue; c'era sangue persino sul pavimento. Corsi a cercare un medico ». In corridoio l'operaio incontrò un'infermiera: « Mìa moglie sta morendo, ha bisogno di assistenza ». L'infermiera avrebbe risposto: « Sua moglie ha avuto un bambino, è logico che stia male». Anche una suora, dopo averlo ascoltato, avrebbe sorriso incredula: « Non si preoccupi. Ci siamo noi per i malati », e alle sue insistenze avrebbe aggiunto: « Non posso disturbare il medico perché sta mangiando ». Finalmente il Pisano riuscì a trovare un dottore, ma stava operando: « Appena ho finito vengo a visitarla ». Era l'una e chissà quando sarebbe stato libero. All'una e 20 l'operaio vide una dottoressa che arrivava da un altro reparto: «Mi aiuti lei, non so più cosa fare ». La dottoressa gli spiegò che era laureata in patologia e non in ginecologia, ma vedendo la sua disperazione lo seguì. La visita, secondo il Pisano, - sarebbe stata brevissima, e subito la dottoressa, accortasi della gravità del caso, avrebbe .telefonato al medico del reparto dicendo: « Non c'è da perdere un minuto. Venga subito ». Da questo momento i sanitari della clinica avrebbero fatto 11 possibile per salvare la donna, ma ormai — afferma il marito nel suo espo¬ sto — era troppo tardi. Portata in sala operatoria la puerpera sarebbe stata sottoposta a un intervento per bloccare l'emorragia'. I medici avrebbero detto al Pisario che chiedeva notizie: «Ha uno choc perché ha perso parecchio sangue, ma ora le facciamo qualche. trasfusione ». L'operaio si propose come donatore. Alle 18,20 uno dei chirurghi lo invitò ad entrare nella camera operatoria; la moglie era priva di sensi sul lettino, il viso e le mani apparivano cianotiche: «E' il suo colorito naturale? » avrebbe chiesto il medico, poi vedendo che l'uomo scoppiava a pian¬ gere: « Su, non si agiti così, vedrà che la salveremo ». Alle 18,30 la morte. Nella denuncia l'operaio afferma che la direzione della clinica gli chiese di firmare un documento che liberava da ogni responsabilità i medici curanti (è la prassi normale in questi casi), ma il Pisano si rifiutò, accettando invece che il corpo della moglie fosse i sottoposto ad autopsia. Que' sta venne compiuta due giorni dopo da un medico delle Molinette, che individuò la causa della morte in una trombosi all'arteria polmonare. Il Pisano sostiene che la perizia doveva essere affidata all'Istituto di Medicina legale. La Procura della Repubblica ha incaricato i carabinieri di svolgere le indagini. Sembra che le deposizioni delle due donne ricoverate con la Pisano concordino con il racconto dell'operaio. Gli inquirenti avrebbero anche rilevato che il certificato di morte redatto per la sepoltura non corrisponderebbe con le indicazioni riportate sulla cartella clinica né con quelle registrate dopo il riscontro diagnostico. Il vice direttore della clinica, prof. Bocci, ci ha confermato la versione secondo cui la donna sarebbe morta per una trombosi forse provocata dal parto: « Il marito dice di avere trovato la moglie gravemente prostrata: certo, la donna sopportava i primi sintomi della trombosi polmonare. Da parte nostra abbiamo svolto l'assistenza regolarmente e la diagnosi emessa concorda con quanto rivelato dall'autopsia». Sulla -autopsia il prof. Bocci ha precisato che è stata eseguita su richiesta della direzione della clinica.

Persone citate: Carmela Pisano, Giuseppe Pisano

Luoghi citati: Nichelino