La «festa dell'amore» dei ragazzi d'Amsterdam di Sandro Doglio

La «festa dell'amore» dei ragazzi d'Amsterdam La «festa dell'amore» dei ragazzi d'Amsterdam Diecimila giovani si sono riuniti una notte della scorsa settimana in un grande salone, con orchestre e bibite, per ballare e corteggiarsi - Il tutto, con l'approvazione dell'austero borgomastro - E' stata una iniziativa, a dir poco, inconsueta, in contrasto con ogni modo di pensare tradizionale e conservativo - Eppure tutto è andato bene, non ci sono stati eccessi, alla fine i ragazzi, stanchi, chiedevano solo di andare a dormire (Nostro servizio particolare) Amsterdam, agosto. L'altra notte ad Amsterdam diecimila ragazzi fra i 16 e i 25 anni hanno celebrato la festa dell'amore, un « Love-in » come certamente in Europa non si era mai visto. La serata si è svolta in un grande padiglione, lo stesso che ospita abitualmente le grandi esposizioni e il Salone internazionale dell'automobile. Ed è stato lo stesso municipio di Amsterdam a organizzare la festa, affidandone la direzione all'assessore comunista della gioventù e dello sport, Wiedeman. Non ci sono stati incidenti: una cinquantina di ragazze, soltanto, hanno dovuto farsi medicare all'ospedale per essersi ferite 1 piedi ballando scalze tra i cocci di bottiglie di birra e di coca-cola. Il « Love-in » — che si potrebbe tradurre con « riunione per amare », attribuendo tuttavia alla parola amore il senso quasi cristiano di charitas — è l'ultimo grido della moda per la gioventù. Viene dalla California, ed è sbarcato sul continente europeo pp.sando naturalmente per Londra. L'inno trionfale dei giovani che partecipano a un ii Love-in » è infatti il canto dei Beatles che dice « Ali you need is love », cioè «tutto ciò di cui hai bisogno è amore ». Il « Love-in » è la realizzazione pratica delle idee che hanno i giovani del movimento «hippies », che ha sostituito ormai quasi completamente tutto ciò che era «beat», « provo », « blouson riòirrt, e via dicendo. I giovani guardano all'amore, alla carità, alla gentilezza, come traguardi da raggiungere, come i soli mezzi validi per vivere in società. Sembra persin troppo bello per essere vero. In Olanda da qualche mese si svolgono «Love-in» in ogni città, in ogni paese e quasi ogni sera. I ragazzi si trovano, cercano di liberarsi di tutti i complessi, si vestono in modo bizzarro adottando in modo integrale la moda « mini » o anche la moda « maxi ». Giungono al punto da tingersi il viso, il petto, la schiena. Hanno una specie di profeta nel poeta Simon Vinkenhoog, autore appunto di un libro intitolato « L'amore », che contiene riflessioni caritatevoli e sprizzanti bontà, scritte sotto l'influenza del « Lsd », droga cui quasi tutti gli adepti ricorrono, facendo però anche gran consumo di marijuana e di hashish. Per frenare una corsa disordinata alle droghe, per prevenire incidenti e incontrollabili riunioni di giovani — memori degli incidenti già verificatisi con i « provos » — i membri del Consiglio comunale di Amsterdam hanno deciso di aiutare gli « hippies »: hanno dunque organizzato per l'altra sera un « Love-in » gigantesco, in un locale concesso dal municipio, disposti a chiudere un occhio su eventuali eccessi. E' stato un trionfo, e tutto si è svolto praticamente senza incidenti. Erano previsti tremila partecipanti, sono stati più di diecimila. Dal padiglione erano stati tolti tutti i mobili, tutte le sedie, era stato lasciato soltanto un palco per le orchestre. Un apparecchio che trasmetteva cupi rumori elettronici è stato in funzione per tutta la sera: sembra sia indispensabile questo allucinante sottofondo, almeno quanto la droga, per permettere ai giovani di concentrarsi e di esprimere tutto il loro amore. Alcune casse zeppe di incenso e di esòtici profumi da bruciare sono state prese d'assalto, l'atmosfera era intrisa di odori dolciastri, di fumi azzurrognoli. Qua e là gruppi di giovani si sono dedicati alle pratiche yoga. Il « Love-in » ha qualcosa di surreale, di incredibile. Improvvisati predicatori hanno arringato i parteci¬ panti, mentre più in là si ballavano gli ossessivi ritmi moderni. Seduti, sdraiati per terra, o passeggiando, i giovani olandesi si sono reciprocamente offerti dei fiori, si sono scambiati cortesie, si sono raccolti in originali forme di meditazione e di preghiera. Ci sono naturalmente stati abbracci e prolungati sbaciucchiamenti, ma non si sono verificate né orge né scene sconce. Numerose coppie sono rimaste per tutta la serata teneramente abbracciate in un angolo o sotto la stessa luce violentissima dei riflettori. La polizia non ha dovuto intervenire. Gli organizzatori si sono detti soddisfatti dell'esperienza: « Contribuendo direttamente alla realizzazione di questo festival », ci ha detto l'assessore municipale Wiedeman, « noi speriamo di limitare i danni. Soltanto una esigua minoranza ha fumato sigarette alla marijuana. Ma era inevitabile. La gran maggioranza, in ogni caso, ha potuto abbandonarsi liberamente, secondo i propri riti e i propri costumi. Inoltre, quando abbiamo chiuso il locale i ragazzi erano troppo stanchi per continuare altrove il loro " Love-in ": dopo quattro ore di danze al suono di una musica terribile, dopo complessi e difficili esercizi yoga, dopo "essersi dati tanto da fare, avevano tutti voglia di andare a dormire. L'esperienza è stata un successo, si ripeterà». Vinkenhoog, il «profeta» degli « hippies » che ha lui pure partecipato alla festa, ha giudicato la riunione con aria più staccata e scettica: « Siamo venuti qui in diecimila», ha detto, «per divertirci. Quel che noi facciarno e faremo altrove ap¬ partiene alla nostra vita privata ». L'iniziativa del Consiglio comunale di Amsterdam ha certamente provocato polemiche vivissime, molti pensano che cosi facendo, invece di controllare questi movimenti giovanili, si spingono nuovi giovani sulla « strada della perdizione ». « E' un problema che ci siamo posti anche noi », ha detto il presidente del Consiglio comunale, « e abbiamo cercato di risolverlo per il meglio. Tutto sommato, una volta il municipio organizzava gare sportive, adesso organizza dei «Love-in»: c'è davvero una gran differenza? Non è semplicemente il risultato dei tempi che sono cambiati e del fatto che la nostra generazione non ha saputo offrire qualche ideale valido ai giovani di oggi? ». Sandro Doglio Una gentile scena svoltasi nel grande Salone delle esposizioni, ad Amsterdam, durante il « Love-In », la festa dell'amore: un diciottenne adorna con fiori, in un gesto delicato, la chioma della sua ragazza (Foto « Associated Press »)

Persone citate: Simon Vinkenhoog