Bossi domina l'inglese Cooke e resta campione d'Europa dei welters

Bossi domina l'inglese Cooke e resta campione d'Europa dei weltersBossi domina l'inglese Cooke e resta campione d'Europa dei welters Nella riunione di Sanremo - L'arbitro francese ha interrotto l'incontro alla 12' ripresa, tre rounds prima del termine - II pugile britannico era in balia dell'italiano - Per il titolo italiano Duran batte Tommaso Troppi (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 16 agosto. Carmelo Bossi è tornato stasera sul ring di Sanremo ■per difendere il titolo europeo dei pesi welters conquistato proprio qui, tre mesi fa. Allora Bossi aveva ottenuto un risultato a sorpresa, sconfìggendo il detentore del primato Jean Josselin. Stavolta si è trattato invece di una conferma, in quanto il pugile italiano ha validamente difeso, per la prima volta, la sua corona continentale respingendo l'attacco dell'inglese Johnny Cooke. L'incontro si è risolto alla dodicesima ripresa ed è stato l'arbitro e giudice unico, il francese Gondré, ad usare con molto buon senso dei suoi poteri discrezionali per interrompere una lotta ormai inutile: Johnny Cooke, che è campione imperiale britannico della sua categoria e non può quindi essere considerato un mediocre, appariva ormai ridotto ad un punchingball, col quale Bossi giocava con molta, troppa disinvoltura. L'inglese dava prova di notevole coraggio, di stoica resistenza, di incredibile capacità di incassare i colpi, ma il suo volto era ormai lìvido di pugni. Il combattimento dunque stava diventando a senso unico: sarebbe bastato, per risolverlo in maniera definitiva, che Bossi osasse variare i temi dei suoi attacchi, insistere a colpire l'inglese al corpo, visto che al volto dava dimostrazione di eccezionali capacità di incassare; ma il campione d'Europa, frenato dalle grida del fratello che dal bordo del ring lo incitava chissà perché alla prudenza, non ha mai voluto infierire sull'avversario. Ad un certo punto anche l'arbitro si è annoiato dello snodarsi di riprese tutte eguali e senza più l'equilibrio necessario per giustificare il combattimento e al 2'32" della dodicesima ripresa ha decìso quindi per un giustissimo k. o. tecnico. Come si è detto. Bossi ha dominato senza discussione; soltanto nella prima ripresa l'inglese ha abbozzato qualche attacco mentre Bossi si manteneva prudente in fase di studio, ed è appunto questa iniziale aggressività che ha consentito di assegnare allo sfidante almeno questa ripresa di vantaggio. Negli altri rounds infatti Bossi ha preso saldamente in mano le redini dell'incontro e pian piano ha imposto la sua indiscutibile superiorità. Nella terza ripresa Coòke, ferito alla radice del naso da un violento sinistro del campione d'Europa, sì è scatenato in una rabbiosa reazione, che si è rivelata però soltanto un fuoco di paglia. Bossi ha ripreso infatti implacabilmente a colpirlo d'incontro ma con colpi isolali, qualche volta anche con serie bene azzeccate, ma il milanese non ha voluto variare i temi della sua boxe, non ha voluto rischiare per cercare di colpire l'avversario al corpo, e quindi ha dovuto ringraziare l'arbitro che gli ha... evitato di vincere ai punti. Sanremo, insomma, ha puntato giusto affidando il suo cartellone di ferragosto a Bossi. Il milanese, infatti, galvanizzato dalla presenza Un duro colpo di Bossi a Cooke nell'incontro di ieri a. Sanremo (Telefoto) delle telecamere, ha confermato la legittimità del suo primato europeo ed anche delle sue ambizioni a livello mondiale. Questo nonostante che la sua preparazione al match non sia stata così scrupolosa come in passato, com'è dimostrato dalle difficoltà riscontrate da Carmelo per rientrare nel peso. L'ex campione d'Europa Jean Josselin, cui l'Ebu ha riconosciuto nuovamente il diritto d'incontrarsi con Bossi, ha assistito all'incontro di stasera a Sanremo ricavandone, crediamo, l'impressione che nella rivincita col milanese le probabilità di riconquistare il titolo non saranno molte. Bossi, comunque, oltre all'impegno con Josselin, ha altri disegni per il futuro: il 7 ottobre andrà in Sud Africa per incontrare il picchiatore mancino Wil- lie Ludick, contro una borsa di ben nove milioni di lire; poi, se le offerte saranno adeguatamente consistenti, potrebbe anche varcare l'Atlantico per misurarsi con il campione del mondo Curtis Cokes. Nella riunione sanremese era in programma anche il campionato d'Italia dei pesi medi. Carlo Duran ha difeso il suo primato con irrisoria facilità, dimostrando di. essere ormai quasi pronto per il confronto con lo spagnolo Folledo, che avrà in pàlio il titolo europeo lasciato vacante da Nino Benvenuti. Lo sfidante di Duran, Tommaso Truppi, un pugliese residente a Modena, è esistito sul ring soltanto nelle prime due riprese nelle quali ha approfittato della lenta carburazione dell'avversario per lanciarsi all'offensiva e ferire Duran al sopracciglio sinistro. L'italo-argentino a questo punto si è svegliato e al gong d'inizio del terzo round è passato dalla fase di attesa all'attacco più serrato. Truppi, investito da una scarica violentissima di pugni, si è abbandonato alle corde, ormai incapace di difendersi. L'arbitro signor Pilone di Genova, avrebbe dovuto intervenire e imporre un conteggio allo sfidante. Il direttore dell'incontro invece ha assistito impassibile al « pestaggio », incapace di valutare i rischi inutili che il suo mancato intervento faceva correre a Truppi. Il buon senso che ha fatto difetto al signor Pilone non è mancato però a Libero Cecchi, procuratore del pugliese, il quale ha lanciato la spugna sul ring interrompendo la lotta ormai troppo crudele quando erano passati appena 29" dall'inizio del terzo round. Duran insomma ha dimostrato di essere un ben degno campione d'Italia e di meritare senz'altro la chance europea che gli è stata offerta dalla rinuncia di Benvenuti al titolo continentale. A questo proposito l'organizzatoi'e Sabatini ha lasciato capire che vi sono buone probabilità che il confronto Folledo-Duran possa aver luogo alla fine di ottobre a Torino, dove Carlo Duran ha moltissimi ammiratori. Gianni Pignata Risultati: pesi welters: Quirci di Milano (kg. 67,500) batte ai punti Guernieri di Modena (kg. 65.200). Pesi leggeri: Fasoli di Lecco (kg. 63,200) e Occhipinti di Tunisi (kg. 64) incontro pari in 8 riprese. Campionato europeo pesi welters: Carmelo Bossi di Milano, detentore (chilogrammi 66,500) b. Johnny Cooke, di Liverpool, (kg. 66,800) sfidante, per K. O. tecnico al 2'32" della dodicesima ripresa. Campionato d'Italia pesi medi: Carlo Duran di Ferrara, detentore del titolo (kg. 75) batte Tommaso Truppi di Modena, sfidante (kg. 74,200) per getto della spugna al 29" della terza ripresa. Pesi superleggeri: Angel Garda di Cuba (kg. 64,800) b. Salami di Cremona (kg. 64.700) per getto della spugna dopo 45" della settima ripresa.