De Prà completa la squadra azzurra

De Prà completa la squadra azzurra Scelti gli otte titolari per l'Olanda De Prà completa la squadra azzurra Erano già stati designati Adorni, Balmamion, Basso, Dancelli, Gimondi, Motta e Zandegù - Indicati come «riserve» Carletto, Zancanaro, Bitossi e Passuello - Uno schieramento che non consente discussioni (Dal nostro inviato speciale) Camaiore, 16 agosto. La squadra dei ciclisti professionisti azzurri che il 3 settembre ad Heerlen, in Olanda, parteciperà ai Campionati del mondo, è stata annunciata oggi pomeriggio verso le cinque e mezzo nella sala del Consiglio comunale, nel Municipio di Camaiore. . Titolari: Adorni, Balmamion, Basso, Dancelli, De Prà, Gimondi, Motta e Zandegù. Riserve viaggianti: Carletto e Zancanaro. Riserve a disposizione in Italia: Bitossi e Passuello. Nessun commento da parte degli astanti, la formazione era, dal primo all'ultimo atleta, la formazione che tutti si aspettavano. Degli otto prescelti come titolari, sette già da tempo erano sicuri del posto in Nazionale. E la corsa di Camaiore, terminata pochi attimi prima, aveva sciolto l'ultimo dubbio per l'ottava maglia azzurra che ancora restava a disposizione. Erano in lizza tre ciclisti — Bitossi, Passuello e De Prà —, ed il signor Carini, onestamente, aveva dichiarato, avanti che partisse la gara, di essere orientato su Bitossi. Nella squadra italiana già vi erano due uomini della Molteni — Motta e Balmamion —, bilanciati da due uomini della Salvarani — Gimondi e Zandegù. Adorni della Salamini, Basso della Mainetti e Dancelli della Vittadello non turbavano l'equilibrio tra le formazioni più forti e tra i due campioni di maggiore spicco. Nella compagine mancava un toscano. E Bitossi è toscano. Inoltre appartiene alla Pilotex, quindi la sua scelta, almeno sulla carta, non avrebbe causato alcun malumore. Bitossi, dunque, era il netto favorito. Ma il signor Carini non intendeva fare salti nel buio, in un ambiente già un po' scosso dalle chiacchiere di Motta che domenica, conclusa trionfalmente la « Tre Valli Varesine », aveva dichiarato di vedere bene in Nazionale, oltre a se stesso ed a Balmamion, altri due atleti della Molteni, De Prà e Passuello. Carini avvisava ancora, alcuni attimi prima del via, i ciclisti interessati: sarebbe stata la corsa di Camaiore, soltanto la corsa di Camaiore, con il 6uo andamento, a dire la parola decisiva. Mentre Bitossi affermava di essere sicuro di emergere alla distanza, Albani — direttore sportivo della Molteni — impartiva chiare disposizioni alla sua squadra. De Prà e Passuello avrebbero dovuto gettarsi a capofitto in ogni fuga, la squadra di Arcore, se la fuga dava l'impressione di riuscire, si sarebbe rimboccata le maniche per frenare il plotone. Il colpo è andato a segno: De Prà, infatti, è stato uno dei protagonisti del lungo episodio che ha risolto la competizione odierna. Bitossi, impastoiato nel gruppo, non ha trovato lo slancio e le energie indispensabili per combattere, e, alla resa dei conti, il signor Carini si è trovato di fronte ad una situazione limpida, una situazione che non ammetteva possibilità di equivoco. Degli aspiranti all'ottavo posto in Nazionale, la prestazione migliore l'aveva fornita De Prà. Ed il presidente della Commissione tecnica ha quindi deciso secondo giustizia, affidando il ruolo di riserve viaggianti a Zancanaro ed a Carletto, apparsi in ottima forma in queste corse indicative. Impossibili, quindi, le polemiche; la compagine italiana è la compagine dedotta dalla logica e dal buon senso, è la migliore che, al momento attuale, si possa mettere in campo. I prescelti. ora, resteranno in Italia, ad eccezione di Basso (che rivalicherà le frontiere per una o due riunioni), e cureranno la preparazione, ciascuno a suo piacimento, seguendo i piani predisposti dai rispettivi direttori sportivi. Figurano in calendario da oggi sino, ai « mondiali » pa- L'azzurro De Prà recchie gare, la cui partecipazione, per gli azzurri, 6 libera. Domani c'è un circuito a Riccione; sabato a Roseto degli Abruzzi si disputa la cronostaffetta a squadre; il 20 c'è un circuito a Fontanellato, in provincia di Parma, cui seguiranno la Coppa Bernocchi a Legnano il 23 agosto, il Gran Premio di Rob; biano il 26 agosto, il Trofeo di Sarezzo il 27 agosto ed il Gran Premio Muro di Sormano il 28 agosto. La partenza per l'Olanda è fissata per il 29, in aereo. Gli azzurri, naturalmente, saranno osservati con cura particolare dai dirigenti responsabili. Oggi, il signor Carini, al termine della sua breve conferenza-stampa, ha detto che negli ultimi cinque giorni che precederanno la 'gara iridata, si cercherà soprattutto di creare un clima amichevole fra «gli otto titolari. C'è, forse, qualche angolo da smussare, c'è da impostare uno schema di gioco d'equipe, c'è da convincere in particolare Motta e Gimondi ad un aiuto reciproco, per evitare brutte sorprese al momento della gara. Un compito che, magari, è meno facile in realtà di quanto sì possa pensare, pur se i nostri ciclisti, alla fin fine, si arrenderanno alla ragione. L'interesse comune è evidente. Una maglia iridata, a qualunque degli otto dovesse toccare, servirebbe a tutti. Mentre un semplice gesto di ripicco, all'insegna di una vana rivalità, si tradurrebbe in fischi sonanti. Il nostro ciclismo è in ripresa. Tanto vale evitare i colpi di testa, capaci di causare soltanto dei danni. Gigi Boccacini