Le «prove» della reincarnazione trovate da uno studioso indiano

Le «prove» della reincarnazione trovate da uno studioso indiano I tu uovi sorprendenti casi att* Università di •Muipur Le «prove» della reincarnazione trovate da uno studioso indiano Il prof. Banerjee da dodici anni raccoglie testimonianze su bambini che «ricordano» particolari della loro «vita precedente» - Una bimba italiana, a 3 anni, disse che voleva tornare alla sua casa nelle Filippine; raccontò episodi particolareggiati, pronunciò il suo nome filippino e aggiunse che era morta a 12 anni per febbre malarica - Tutto risultò vero (Nostro servizio particolare) Jaipur, 14 agosto. All'Università del Rajastan un giovane scienziato indiano sta cercando di provare — o negare — la teoria della reincarnazione. Il prof. H. N. Banerjee, Direttore del Dipartimento di Parapsicologia all'Università del Rajastan, a Jaipur, ha dedicato quasi 12 anni a raccogliere dati di casi nei quali la gente ha dimostrato una strabiliante abilità nel ricordare dettagli della propria vita anteriore. Egli sta ora conducendo un censimento su scala internazionale degli esempi di affermate o presunte reincarnazioni, e ha messo insieme un materiale imponente. Per effettuare le sue ricerche, egli ha compiuto un paio di viaggi intorno al mondo ed è tornato da poco da uno di essi. E ricevendoci una seconda volta al suo Istituto (della nostra prima intervista con lui e delle sue teorie sulla «reincarnazione » abbiamo parlato in una nostra precedente corrispondenza) Banerjee ci ha narrato il caso di una italiana che asserisce di ricordare la sua vita precedente « vissuta » nelle Filippine. E' una bambina di 7 anni, che ora vive a Copenaghen, in Danimarca. Suo padre è il sig. Marconi, un medico. La figlia, Lina Marconi, quando aveva tre anni pronunciò alcune parole in spagnolo e disse ai suoi genitori che desiderava tornare alla sua casa, nelle Filippine; disse che il suo nome era Maria Expina e che un tempo viveva con suo padre (oriundo spagnolo), gerente di un ristorante. Con l'andar del tempo e stimolando la sua memoria, la piccola Lina aggiunse che la casa dove aveva precedentemente vissuto era vicina alla Chiesa di Cristo, nella Highway n. 54, a Manila. Lina ricorda d'essere stata molto golosa di un tipico dolce filippino chiamato « bocan », fatto con la noce di cocc" " ricorda che prima di morire andava in chiesa tutte le domeniche e portava una croce al collo. Disse inoltre d'esser morta a 12 anni, in seguito a febbri malariche. Il prof. Banerjee — dopo essere stato informato di questo caso — ha visitato le Filippine per verificare le asserzioni della bambina e con sua grande meraviglia ha scoperto che tutti i dati riferiti erano corretti. A questo punto Banerjee, per rispondere ad alcune nostre domande, ci ha portato nell'archivio dei «casi risolti », circa cinquecento in dodici anni, frutto di analisi, inchieste e studi da lui compiuti con l'aiuto di una schiera d'assistenti universi tari. « Sono casi — ci ha detto il Professore — che noi certo non chiamiamo di " reincarnazione ", perché nulla può permetterci di usare sc'intifìcamente questo nome. Questi casi noi li abbiamo classificati come " memorie extrasensoriali ". Ed ecco una nuova " sche da tipo ", di un altro caso abbastanza straordinario...» Trascrivo letteralmente la scheda: — « Il caso di "memoria extrasensoriale " di Gopal Agarwal. Soggetto: Gopal. Indirizzo: c/o Shri S. P. Gupta — F-7/3 Krishna Nagar - Delhi —. Età al momento dell'investigazione: anni. Persona identificata nella " vita precedente ": Shri Shaktipal Sharma, ex proprietario della Sukha Sancharak Company — Ma thura (India) ». «Il caso: Gopal, figlio di Shri S. P. Gupta (di Delhi), cominciò a ricordare avvenimenti della sua vita anteriore quando aveva due anni e mezzo. Secondo lui, egli era nato da una famiglia prosperosa di Mathura e il suo nome era Shaktipal Sharma. Nel 1948, quando aveva 35 anni, era stato ucciso con un colpo di rivoltella da un fratello più giovane, a causa dì un litigio sui diritti di proprietà della loro fabbrica. Durante la verifica, l'incidente risultò essere reale. La sparatoria era avvenuta nel 1948. Quando il piccolo Gopal fu condotto a Mathura dai suoi genitori e dai nostri assistenti all'Università, riuscì a tro¬ vare il negozio che avrebbe posseduto nella "vita precedente " e la casa dove viveva. « Egli riconobbe il " pròprio'Hritralta trai molti voi-, ti di uria fotografia della sua "precedente" famiglia. Il gruppo investigativo, presieduto dal Dr. H. N. Banerjee, Direttore della Facoltà di parapsicologia alla Università del Rajastan, a Jaipur, ha autenticato le varie dichiarazioni fatte da Gopal ». Un caso ancor più patetico riguarda un bambino del Libano. Si chiama Elmatì Elawar. Elmad a quattro anni disse alla madre: «Guarda, posso camminare! », e la mamma, stupita per l'esclamazione, dato che il bambino non aveva mai avuto alcuna difficoltà nel muoversi, cercò senza riuscirci di capire il senso di quella frase. Tempo dopo, quella donna lesse in un giornale degli studi sulla reincarnazione all'Università di Jaipur e scrisse in India, riferendo le frasi che il figlio pronunciava; il professor Banerjee con due assistenti giudicò interessante il caso e si recò, sei mesi dopo, ove viveva la famiglia di Elmad. In poco tempo, con appropriate domande e raccogliendo testimonianze della massima esattezza, cosi venne completata la scheda riguardante questo cascr: « Soggetto: Elmad Elawar. Età al momento dell'investi¬ gazione: 4 anni e mezzo. Indirizzo: Villaggio Kornyel (Libano). Persona' identificata: Ibrahim Bouhamzy. Indirizzo: Villaggio Khirby (Libano). Sommario del caso: "Elmad Elawar, bambino libanese di Kornyel, di 4 anni e mezzo, sostiene di essere stato nella sua vita precedente Ibrahim Bouhamzy di Khirby, un villaggio distante 64 km. da Kornyel. Ibrahim Bouhamzy, come ci è stato possibile accertare, era morto di tubercolosi spinale ed era impossibilitato a camminare. Quando Elmad incominciò a parlare, le prime parole balbettate dal ragazzo si riferivano a un incidente nel quale un camion era passato sopra a un uomo, ferendogli tutte e due le gambe; narrava vari altri fatti della sua vita "precedente" come Ibrahim Bouhamzy: il suo amore infelice per una ragazza chiamata Jamila e la sua passione per la caccia e per una pistola ed un fucile che possedeva. Fu anche capace di riconoscere la sorella di Ibrahim, Huda, ed il fratello maggiore del morto, un ufficiale dell'esercito ». Quali sono le conclusioni di Banerjee su tanti dati raccolti simili a questi? A parte i convincimenti reli giosi hindù che sostengono la reincarnazione come un dogma di fede (Banerjee si definisce « laico »), all'Uni- versità dì Jaipur questi studi proseguono con il massimo distacco, con una fred dezza totalmente scientifica. « Non che io creda di prò vare'■la "reincarnazione" ci ha detto Banerjee — que-m i i i n i i i n ì n m i m u i m i i n i i n i i i m i m i i r i n i i m m i i m sti fenomeni di memoria extrasensoriale potrebbero essere solamente complessi casi di telepatia, o forme inspiegabili d'auto-suggestione... L'importante è continuare a raccogliere dati e prove inconfutabili ». « Tutta la parapsicologia è sperimentale, — ha proseguito il Professore — oggi, è una scienza agli inizi. Sappiamo solo che la mente umana è dotata di poteri che ci sono ancora in gran parte ignoti e che sì muove in regioni ove le nostre misure di spazio e tempo possono essere annullate. Continuando a lavorare senza essere sfiorati dallo scetticismo di chi "non crede", io spero che prima o poi arriveremo a scoperte sensazionali ». Folco Quilici f ia tortuosa strada di Mathura dove il bimbo indiano Gopal ha saputo «ritrovare» la vecchia casa dove dice di aver abitato nella sua precedente vita (foto F. Quilicl)