Pechino rivela: Lin Piao nel '66 fu nominato successore di Mao

Pechino rivela: Lin Piao nel '66 fu nominato successore di Mao Sempre più tesa la situazione in Cina Pechino rivela: Lin Piao nel '66 fu nominato successore di Mao Il potente ministro della Difesa ordina ai militari di sostenere la « rivoluzione culturale » - Ma i disordini continuano: secondo i corrispondenti giapponesi, a Cantori « regnano il caos e il terrore », i distretti di Nanchino e Fuciau si sono ribellati (Nostro servizio particolare) Pechino, 12 agosto. Il Quotidiano dell'esercito di liberazione annuncia oggi ufficialmente che il ministro della Difesa Lin Piao è stato nominato successore di Mao Tse-tung. La nomina risale ad un anno fa. L'organo delle forze armate cinesi conferma quanto fu riferito sui manifesti murali delle guardie rosse all'indomani dell'undicesimo «Plenum» del Comitato centrale del partito comunista cinese. Il «Plenum» si era aperto il 1" agosto dell'anno scorso ed aveva dato inizio alla « rivoluzione culturale ». L'editoriale odierno dice: « L'undicesimo "Plenum" ha stabilito che il compagno Lin Piao, camerata in armi di Mao Tse-tung e suo miglior allievo, sia il vice-comandante supremo dell'intero partito». Nel contempo il giornale dice che il «Kruscev cinese », ossia il capo dello Stato Liu Sciao-ci, è stato «messo da parte ». Uno dei principali collaboratori di Mao nella «rivoluzione culturale» — il ministro della Sicurezza, Hsieh Fu-ci — ha ammesso che la lotta armata fra i maoisti e i sostenitori di Liu Sciao-ci ha raggiunto una fase oriti ca; ha al tempo stesso riconosciuto che molti militari incaricati di istruire e guidare la milizia popolare fanno opera di persuasione sui con tadini perché osteggino la ri voluzione culturale. La notizia è data dal corrispondente da Pechino del giapponese Sankei Scimbun, e conferma le indiscrezioni sul caos e sul terrore che regnano a Canton, e sulle grandi manifestazioni a Pechino contro Liu Sciao-ci. DI ce il giornalista giapponese che Hsieh Fu-ci ha definito particolarmente seria l'opposizione a Mao nelle tre province centrali di Hupeh, Hunan e Kiangsi. Gli anti-maoisti hanno fatto azione di propaganda nell'ambito delle sezioni della milizia popolare incitando i contadini a irrompere nelle città e a circondarle, adottando la stessa tattica che Mao usò per la rivoluzione. Uang Li, membro del co mitato per la rivoluzione culturale, ha denunciato dal canto suo che i distretti militari di Nanchino, affidato al generale Hsu Sci-yu, e di Fuciau, comandato dal generale Hans Hsien-ciu, si sono ribellati alla commissione centrale degli affari militari del partito. Hsieh Fu-ci è uno dei due suoi fidi che Mao aveva inviato a Wuhan nel momento cruciale della crisi e che, secondo i corrispondenti, erano stati sequestrati dagli antimaoisti. A Pechino circolavano iersera per le vie cinquecento autocarri gremiti di militari, che lanciavano le consuete accuse a Liu Sciao-ci. Probabilmente intendevano indicare che l'esercito è fedele a Mao e al suo braccio destro il ministro della Difesa Lin Piao, che proprio ieri ha dato ai militari la parola d'ordine sostenere risolutamente la ri voluzione culturale. r. s