Inatteso incontro fra Paolo VI e rinviato del Patriarca russo
Inatteso incontro fra Paolo VI e l'inviato del Patriarca russo Nella residenza estiva di Castel Gandolfo Inatteso incontro fra Paolo VI e l'inviato del Patriarca russo Il metropolita di Leningrado mons. Nikodym ha avuto un colloquio segreto con il Papa - Non è escluso che abbiano parlato di un eventuale viaggio del Pontefice a Mosca per incontrare il patriarca Alessio (Nostro servizio particolare) Roma, 12 agosto. Un inatteso colloquio fra Paolo VI e il metropolita di Leningrado mons. Nikodym, avvenuto stamane a Castel Gandolfo, ha restituito attendibilità alle indiscrezioni di un prossimo viaggio del Papa a Mosca, per incontrarsi con il patriarca Alessio. La ipotesi era stata avanzata, dopo la visita del Pontefice ad Atenagora, da padre Wanger, direttore del massimo quotidiano cattolico francese, La Croix, ed esperto nei contatti con i dirigenti della Chiesa ortodossa russa. Il Vaticano non ha mai smentito in forma ufficiale la voce. Mons. Nikodym è stato ricevuto a mezzogiorno da Paolo VI. L'unica fonte che abbia dato notizia dell'udienza è la radio vaticana. Altre informazioni riferiscono che la conversazione fra il Papa e l'inviato del patriarca Alessio è durata mezz'ora ed è stata molto cordiale. Non si sa altro di preciso. Ma la personalità e le funzioni di Nikodym autorizzano le interpretazioni secondo le quali nell'incontro è stata vagliata la possibilità del sensazionale viaggio papale nell'Urss. Pare che Paolo VI abbia incaricato l'esponente ortodosso di trasmettere un suo messaggio al patriarca Alessio. Mons. Nikodym, giovane e dinamico, è il numero due del patriarcato di Mosca: Alessio l'ha indicato più volte come proprio successore. Il prelato detiene un postochiave: è presidente della Commissione del patriarcato per le relazioni con le Chiese. In altre parole è il ministro degli Esteri della Chiesa ortodossa russa ed è anche incaricato 'ei rapporti con i dirigenti sovietici. Egli si era incontrato una prima volta con Paolo VI, nell'estate del 1963: fu quella una delle prime udienze date dal nuovo Papa. In un'intervista data pochi giorni oi-sono a Informations Catholiques, Nikodym ha espresso in termini calorosi un giudizio positivo sull'« azione ecumenica di Paolo VI ». Per questi motivi appare concretamente valida l'ipotesi che stamane a Castelgandolfo si sia trattato soprattutto della prospettiva del viaggio nell'Urss di Paolo VI. Il metropolita di Leningrado era giunto ieri sera a Fiumicino in aereo da Mosca. Il suo arrivo era passato inosservato e soltanto oggi se n'è avuta notizia dalla radio vaticana. « Nikodym — ha detto l'emittente — e diretto ad Heraklion nell'isola di Creta dove prenderà parte al Comitato centrale del Consiglio mondiale delle Chiese ». Si tratta delia organizzazione composta da tutte le Chiese ortodosse, anglicane e protestanti. All'aeroporto di Fiumicino, l'inviato del patriarca Alessio è stato ricevuto dall'arcivescovo mons. Willebrands e da mons. Arrighi, rispettivamente segretario e sottosegretario del Segretariato per l'unità dei cristiani. « Il metropolita — ha detto ancora la radio vaticana — ha voluto sostare nella città eterna in occasio ne dell'anno della fede per visitare le tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Questa mal Una egli ha visitato le basiliche vaticana e di San Paolo fuori le mura ». Il gesto di sostare dinanzi ai due Apostoli ha un senso molto netto: costituisce un atto di venerazione insolito negli ortodossi separati e di retto a confermare il superamento di atteggiamenti polemici verso la chiesa cattolica. Mons. Nikodym è ripartito stasera in aereo per Atene, dopo colloqui con mons. Willebrands e mons. Arrighi. Lamberto Fumo 4
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