Una madre snaturata si ubriacava e picchiava a sangue le figliolette

Una madre snaturata si ubriacava e picchiava a sangue le figliolette Una madre snaturata si ubriacava e picchiava a sangue le figliolette In provincia di Trento - La donna, una novarese trentunenne, arrestata - In preda ai fumi dell'alcool (assente il marito) si scagliava sulle piccole, di due e sette anni, e le percuoteva selvaggiamente (Dal nostro corrispondente) Trento, 11 agosto. (a. n.) Una triste e sconcertante vicenda familiare è venuta alla luce a Bersone, un piccolo villaggio della valle del Chiese dove da oltre un anno una madre snaturata, Rosa Frisa, di 31 anni, da Antrona Schieranco (Novara), picchiava selvaggiamente le due figliolette, Maria Michelina, di 7 anni, ed Ivana, di 2, lasciandole spesso senza cibo e segregandole in casa. Il marito della donna, il manovale Massimiliano Bugna, di 34 anni, si trova attualmente in Calabria ner ragioni di lavoro. Ieri sera la Frisa si è barricata nella sua abitazione e, dopo avere bevuto un fiasco di vino, si è scagliata con brutale violenza contro le due bimbe, percuotendole a sangue. Gli inquilini delle case vicine hanno udito voci concitate, pianti, invocazioni di aiuto. Nelle prime ore della notte le urla ed i singhiozzi delle bimbe sono divenuti ancor più strazianti, tanto che il sindaco del paese, Sebastiano Mosca, informato da alcune persone, ha deciso di intervenire ed ha raggiunto il capoluogo della valle, Pieve di Bono, per avvertire i carabinieri. I militi, giunti nel villaggio verso la mezzanotte, hanno bussato alla porta dell'abitazione della Frisa, ma senza ottenere risposta. L'uscio è stato allora sfondato a spallate e i militi sono entrati nella cucina, dove hanno scorto la donna ubriaca fradicia distesa sul pavimento con un fiasco di vino vuoto fra le mani. Le due bambine, terrò rizzate, erano rannicchiate seminude in un angolo della cu¬ cina con i corpicini letteralmente ricoperti di lividi. La donna, subito arrestata, è stata tradotta alle carceri mandamentali di Tione e denunciata per maltrattamenti e sevizie continuati, mentre le due bambine sono state affidate provvisoriamente ad una zia, Oliva Bugna, in attesa di essere ricoverate in un istituto assistenziale per l'infanzia. Stamane la donna è stata interrogata a lungo dai carabinieri, ma non ha saputo, o voluto, fornire spiegazioni sul suo disumano comportamento. E' stato comunque assodato che da diversi mesi la donna maltrattava in ogni modo le piccine. « Quasi ogni sera — ha detto un vicino di casa — si udivano grida, invocazioni di aiuto: un vero strazio ».

Persone citate: Maria Michelina, Massimiliano Bugna, Oliva Bugna, Sebastiano Mosca, Tione

Luoghi citati: Antrona Schieranco, Bersone, Calabria, Novara, Pieve Di Bono, Trento