L'imprevisto trionfo dell'Europa sui fuoriclasse americani di atletica

L'imprevisto trionfo dell'Europa sui fuoriclasse americani di atletica A MONTREAL SUCCESSO DELLA RAPPRESENTATIVA EUROPEA PER 109 PUNTI A 100 L'imprevisto trionfo dell'Europa sui fuoriclasse americani di atletica L'italiano Simeon, secondo nel disco (60,45), ha dato nell'ultima gara un apporto di grande valore - Frinolli non ha disputato i 400 ostacoli per un dolore al ginocchio - Anche la squadra femminile si è imposta sulle americane per 60 punti a 55 (Nostro servizio particolare) Montreal, 11 agosto. Gli atleti europei hanno capovolto il pronostico sconfiggendo (109-100) a Montreal la selezione delle due Americhe, nel primo confronto intercontinentale di auletica leggera. Anche la squadra femminile ha prevalso su quella americana (60-55) e l'affermazione appare veramente completa. Il successo degli europei rimane valido anche se da parte americana non si è mancato di sottolineare le assenze registrate per ì più diversi motivi nelle proprie file. Conclusa la prima giornata in vantaggio di dieci punti, gli americani sembravano irraggiungibili, tanto più che la selezione europea doveva rinunciare all'apporto dell'italiano Roberto Frinolli, campione d'Europa dei 400 ostacoli, nella gara d'apertura. Frinolli accusava il riacutizzarsi di un forte dolore al ginocchio, che già lo aveva tormentato qualche mese fa, e preferiva lasciare il proprio posto al tedesco Henninger. La temperatura piuttosto bassa e la forte percentuale di umidità consigliavano al fuoriclasse italiano la massima prudenza, per evitare di compromettere con una grave lesione la partecipazione all'incontro Italia-Stati Uniti che rivedrà in gara a Viareggio gli « assi » statunitensi Whitney e Rogers. Sherwood, l'inglese divenuto sul campo numero uno della specialità, si comportava benissimo (50"8) riuscendo a precedere Rogers (50"9), pur finendo staccato da Whitney cronometrato in un buon 50"1. La situazione non appariva, cosi, maggiormente compromessa e cominciava graduale la rimonta degli europei. I martellisti si imponevano con il sorprendente Beyer (67,36) primo davanti all'asso ungherese Zsiwotski (66,76) Sui 5000, assente lo statunitense Lindgren, che aveva perduto l'aereo che doveva portarlo a Montreal, Mecser e il primatista belga Roelants conquistavano i primi due posti; altrettanto riuscivano a fare negli 800 il tedesco Kempfer e il francese Dufresne. Soltanto il successo del duecentista Carlos (20"5), sul francese Bambuck (20"9) in terrompeva la serie degli europei. Nel triplo l'ungherese Kalocsai (16,56), superava il compagno Schmidt (16,26) primatista mondiale. I 3000 siepi vedevano gli americani favoriti, ma mentre Me Cubbins si staccava nettamente a trecento metri dalla fine per andare a vincere, Nightingale, stroncato dalla fatica, inciampava sull'ultimo ostacolo, terminando poi per ultimo Gli americani avevano ormai compromesso anche la classifica nell'asta dove l'ex primatista mondiale Bob Seagren aveva sbagliato le tre prove a 4,90, non riuscendo nemmeno ad inserirsi in classifica. Fra i rimasti aveva la meglio il francese D'Encausse che saltava il regolo posto a m. 5,20. Era la volta della staffetta 4x400 con gli americani imbattibili, grazie al decisivo apporto dei due protagonisti della gara individuale, Evans e Matthews. Per concludere l'incontro bisognava attendere il lancio del disco, ove accanto al primatista mondiale, il cecoslovacco Danek, era in gara l'azzurro Simeon. Il giovane lanciatore italiano ed il più esperto collega si portavano con i primi lanci al primo e secondo posto annullando cosi le speranze di una rimonta in extremis degli americani. Danek lanciava poi a 60,99, e Simeon replicava con un eccellente 60,45 che rimaneva la sua misura mi gliore La prova del campione italiano conferma una volta di più la sua classe che gli permette di lanciare costantemente oltre i sessanta metri, una misura che fino all'anno scorso nessun italiano era mai riuscito a realiz za re Nelle gare femminili le americane andavano meglio del previsto, ma i risultati rimanevano ad un livello tecnico mediocre. Soltanto negli 800, la statunitense Man ning e la iugoslava Nikoiic lottando fin sul filo del traguardo, facevano segnare l'ottimo tempo di 2'02"6, attri buito tanto alla Manning vincitrice che alla Nikoiic. Burt Pearson e Lo slancio con cui il francese D'Encausse supera la sbarra a m 5,20 nel salto con l'asta: il corpo dell'atleta è di circa un metro sopra l'ostacolo (Telefoto)

Luoghi citati: Europa, Italia, Mecser, Montreal, Stati Uniti, Viareggio