Colpito da improvviso malore mentre usciva per una passeggiata

Colpito da improvviso malore mentre usciva per una passeggiata Colpito da improvviso malore mentre usciva per una passeggiata (Nostro servizio particolare) Focette, 10 agosto. Il prof. Vittorio Valletta, presidente d'onore della Fiat, è morto alle ore 4,10 di stamane nella sua villa di Focette. Aveva 84 anni. Lo ha stroncato un' improvvisa e grave forma di emorragia cerebrale che l'aveva colpito poche ore innanzi quando, dopo la prima giornata di vacanza, stava uscendo di casa per la passeggiata pomeridiana, insieme alla consorte signora Felicita. Non sono servite a nulla le cure prodigate al senatore da clinici illustri arrivati prontamente da Roma e da Torino. Il prof. Valletta mercoledì aveva trascorso una giornata tranquilla, una di quelle sue giornate versiliesi che amava definire di « ritorno alla vita semplice ». Nel pomeriggio aveva manifestato il desiderio di fare una passeggiata con la moglie. Assieme alla signora aveva percorso appena pochi metri dell'ombroso viale di « Villa Anna », quando veniva colto da improvviso malore. Fu subito trasportato nella sua camera, dove poco dopo giungeva il medico curante dott. Lamberto Giannecchini. I sintomi del male indicavano chiaramente una malattia di carattere cardiocircolatorio, il medico prescriveva il più assoluto riposo, mentre provvedeva a chiamare gli specialisti per un consulto. Sembrava che, dopo le prime cure, la forte fibra dell'infermo riuscisse a prevalere. Ma a tarda notte le condizioni del professor Valletta tornavano ad aggravarsi, nonostante le sollecite terapie. Il polso si faceva sempre più debole, quasi impercettibile; cosi il respiro. Alle 4,10 il senatore spirava. Con i medici, minuto per minuto, senza abbandonare il capezzale dell' infermo nemmeno per un istante, era rimasta la signora Felicita. Al momento del decesso la signora, vinta dallo sconforto, si accasciava piangendo vicino al marito. A « Villa Anna » erano giunti, subito dopo il primo allarme, l'amministratore delegato e direttore generale della Fiat ing. Gaudenzio Bono, e altri collaboratori, il questore di Lucca comm. Bernucci, il senatore Corbellini con il figlio, autorità della zona. L'aw. Giovanni Agnelli, che si trovava all'estero, ha appreso la notizia con profondo dolore e sta ritornando a Torino insieme al fratello Umberto per partecipare ai funerali. La notizia del decesso si diffondeva in un attimo. Già nella prima mattinata giungevano alla signora Felicita i telegrammi di cordoglio del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, del senatore Merzagora, del prefetto e del sindaco di Torino, di moltissime personalità del mondo politico, industriale, finanziario e culturale. La camera ardente fu allestita in una delle sale, dove si può accedere da un ingresso laterale dell'austera villa. Un parato viola, sei ceri, tre soli mazzi di fiori: due di gladioli e uno di rose; un inginocchiatoio. La semplicità tanto cara al senatore Valletta. Qui, appena esposta la salma, è cominciata una lunga sfilata di omaggio. Il prof. Valletta era giunto a Viareggio lunedì con il rapido delle ore 9,46. Erano con lui la signora Felicita, il nipote marchese Franco Fantauzzi con la moglie Laura ed i Agli Cristina di 12 anni, Vittorio di 9 e Fabio di 3 anni. Avevano raggiunto subito « Villa Anna », la grande e semplice casa che sorge alle Focette lungo via Cavour. Mercoledì mattina, còme faceva ormai da tanti e tanti anni quando veniva in Versilia durante i mesi estivi, il prof. Valletta si era recato al bagno: uno stabilimento modesto, sulla spiaggia ad un centinaio di metri dalla villa. Più tardi, alle 9, sotto la tenda a due passi dal mare, la colazione con i familiari. Alle 10 era ritornato in villa, ma prima di pranzo aveva fatto una partita a bocce con il nipote ed alcuni amici. Era sereno e sorridente: le vacanze erano cominciate proprio bene. Dopo il breve riposo pomeridiano, si disponeva alla passeggiata tranquilla con la moglie, abitudine quotidiana e cara. Poi, d'improvviso, la tragedia. Le prime parole, un sorriso, l'inizio di una conversazione stroncata da una fitta dolorosa. Al grido di donna Felicita accorrono il nipote con la moglie Laura ed i domestici. Il senatore si era accasciato fra le braccia della moglie, che non riusciva a sostenerlo. Le cure sollecite consentirono qualche ora di speranza; poi, serena, giunse la fine. v.

Luoghi citati: Roma, Torino, Viareggio