Un vice-preside ed il suocero morti nell'auto piombata contro un albero
Un vice-preside ed il suocero morti nell'auto piombata contro un albero Stavano tornando a casa dopo una gita Un vice-preside ed il suocero morti nell'auto piombata contro un albero La sciagura sulla strada tra Livorno e Pontedera - Feriti la moglie dell'insegnante e i due figli - Le vittime avevano 41 e 62 anni - La vettura ha sbandato mentre incrociava un grosso camion genovese L'automobile semidistrutta contro un albero dopo l'incidente avvenuto ieri nei pressi di Livorno (Telefoto A.P.) (Dal nostro corrispondente) Livorno, 9 agosto. Due morti e tre feriti sono il tragico bilancio di un incidente d'auto avvenuto stanotte sull'Arnaccio, la strada che collega Livorno con Pontedera, un'arteria stretta e insidiosa, in lunghi tratti fiancheggiata da alberi e intensamente frequentata dai turisti che dalla costa livornese si dirigono verso la zona del Fiorentino. Le vittime sono l'ing. prof. Sauro Dell'Omodarme quarantunenne abitante a Piombino (Livorno) ove era vicepreside dell'istituto professionale statale e suo suocero, Umberto Montorsi di 62 anni, residente a Peccioli (Pisa). I feriti sono - la moglie dell'ing. Dell'Omodarme, Clelia Montorsi, trentaduenne, e i figli Ovidio di 10 anni e Anna di 7. La sciagura è accaduta poco prima di mezzanotte. La famiglia Dell'Omodarme, a bordo di una « 124 », si era recata in gita a Peccioli, per far visita ai familiari della signora Montorsi. A tarda sera i Dell'Omodarme avevano deciso di rientrare a casa portando con loro anche il suocero del professore affinché potesse trascorrere qualche giorno a Piombino con la figlia ed i nipotini. Là « 124 » era pilotata dall'ingegnere che aveva a fianco il suocero; la moglie ed i figli avevano preso posto sui sedili posteriori.. All'altezza della località di Santo Stefano a Macerata, dove la strada è stretta e non del tutto regolare, l'auto ha incrociato un camion articolato condotto dall'autista Salvatore Corallo, di 53 anni, residente a Genova: il pesante veicolo, provenendo ua Piombino, era diretto a Milano con un carico di materiale ferroso. Non è stato ancora possi- bile ricostruire esattamente le cause della sciagura. Forse l'auto dell'ing. Dell'Omodarme ha strisciato contro un fianco dell'autotreno; forse lo sbandamento è stato provocato dal fondo stradale o da una brusca sterzata del professore che troppo tardi si era accorto che l'autotreno aveva anche il rimorchio. La « 124 » è andata a schiantarsi con estrema violenza contro un albero, rovesciandosi nel fossatello. L'autista del camion si è subito arrestato ed ha provveduto a fermare le auto di passaggio. Dalla « 124 » il corpo del Montorsi veniva estratto già senza vita: era morto all'istante per la frattura del cranio e presentava lesioni in molte parti del corpo. L'ing. Dell'Omodarme appariva agonizzante: adagiato su un'auto veniva trasportato all'ospedale di Livorno, ove spirava dieci minuti dopo il ricovero per lo schiacciamento del torace e traumi. Appariva in gravi condizioni anche il piccolo Ovidio Dell'Omodarme, per diverse fratture: il bimbo veniva ricoverato con riserva di prognosi, ma le sue condizioni nella giornata sono andate migliorando. Clelia Montorsi e la figlia Anna sono invece guaribili in una decina di giorni. b. c. »
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