Il termine per le domande della pensione volontaria

Il termine per le domande della pensione volontaria Le richieste devono essere presentate ail'tnps Il termine per le domande della pensione volontaria Scade lunedì prossimo per chi ha superato l'età stabilita dalla legge (50 anni per gli uomini, 45 per le donne) - E' stata chiesta una proroga, ma il ministero del Lavoro non si è ancora pronunciato La pensione di vecchiaia a carico dell'Inps spetta al compimento dell'età prescritta (60 anni per gli uomini e 55 per le donne), purché l'interessato possa far valere almeno 780 contributi settimanali nell'assicurazione generale obbligatoria, a cui sono soggetti per legge tutti i lavoratori privati occupati alle dipendenze altrui. E' un minimo contributivo poco diverso da quello prescritto negli altri Paesi europei e facilmente raggiungibile dalla maggior parte dei prestatori d'opera. Non da tutti, però, perché i lavoratori privati non hanno la stabilità di impiego, che d'altronde resterebbe pur sempre condizionata da quella aziendale, esposta ad eventualità imprevedibili che determinano talvolta il licenziamento del personale in soprannumero, con là interruzione del versamento dei relativi contributi. Ci sono 'inoltre lavoratori che lasciano il posto per iniziare un'attività in proprio; altri che passano a diverso impiego, dove esiste un trattamento pensionistico sostitutivo di quello a carico dell'assicurazione generale obbligatoria, ed infine tante donne che quando si sposano abbandonano il posto di lavoro per dedicarsi al governo della casa. In tutti questi casi l'assicurazione obbligatoria resta interrotta e spesso prima di aver raggiunto la consistenza minima richiesta per il pensionamento. Anche in tal caso, però, gli interessati possono conseguire il diritto a pensione con i versamenti volontari, ossia proseguendo a proprie spese l'assicurazione obbligatoria comunque interrotta. Ma occorre la preventiva autorizzazione dell'Inps, che la rilascia a chi abbia almeno un anno di contribuzione obbligatoria nel quinquennio precedente la data di presentazione dell,a domanda oppure possa far valere complessivamente almeno cinque anni di contribuzione obbligatoria (qualunque sia la data cui i contributi si riferiscono) purché non abbia superato i 50 anni se uomo ed i 45 se donna. In deroga a quest'ultima condizione, le domande di autorizzazione per i versamenti volontari saranno accolte anche se i richiedenti hanno superato i predetti limiti di età, purché presentate all'Inps entro e non oltre il 14 agosto 1967. Si tratta di una deroga alle norme che disciplinano questa materia, disposta con l'articolo 32 della legge numero 903 del 1965 a cui si è recentemente riferito un parlamentare per chiedere al ministro del Lavoro di prorogarne la scadenza ormai così prossima. Risulta infatti che, per motivi più o meno plausibili, non tutti gli aventi diritto si sono valsi di questa norma transitoria in vigore da due anni, né si ricorderanno di valersene in tempo, precludendosi così la possibilità di costituirsi la pensione e senza alcuna prospettiva di ricuperare i contributi già versati, perché non sono rimborsabili. Non sappiamo se il ministro accorderà la proroga: comunque c'è ancora tempo fino a lunedì 14 agosto ed è proprio per questo che ricordiamo agli interessati di non lasciar trascorrere quella scadenza senza valersi dell'opportunità di riprendere l'assicurazione anzitempo interrotta. Si dirà che i versamenti volontari costano, perché l'assicurato deve sostenere anche la spesa che quando lavorava presso terzi era a carico dell'imprenditore; ed è vero. E' altrettanto vero, però, che il denaro versato per la pensione è quello che rende di più: da un minimo del 12 per cento per le marche volontarie più alte, ad un massimo del 18 per cento per quelle di minor costò. Non bisogna dimenticare, inoltre, che la pensione, benché inadeguata alle necessità del beneficiario, viene prima o poi rivalutata, sicché risulta sottratta, almeno in parte, alla svalutazione monetaria. Osvaldo Paita

Persone citate: Osvaldo Paita