Cento annegati su un battello romeno che si rovescia nel lago per la tempesta

Cento annegati su un battello romeno che si rovescia nel lago per la tempesta Cento annegati su un battello romeno che si rovescia nel lago per la tempesta Tra le vittime, parecchi bambini e donne - Il naufragio è avvenuto domenica, ma solo oggi se ne è avuta notizia in Occidente (le fonti ufficiali di Bucarest non ne parlano) - Il traghetto, sovraccarico di bagnanti (più di trecento), stava navigando nel lago di Tei - Ad un tratto una gigantesca ondata l'ha travolto - Il recupero delle salme è durato fino a lunedi (Dal nostro corrispondente) Vienna, 9 agosto. Poco dopo le 17 di domenica, un battello traghetto romeno addetto al servizio sul Lago Tei, che si trova a dieci chilometri da Bucarest, si è rovesciato a metà percorso in un punto dove il lago ' ha una profondità di circa cinque metri: cento persone — tra cui parecchie donne e bambini — sarebbero annegate. La notizia portata a Vienna da viaggiatori provenienti da Bucarest non viene confermata ufficialmente dall'agenzia di stampa romena Agerpress la quale — da noi interrogata — si è limitata I Spaventosa sciagura a pochi chilometri da Bucarest a rispondere: « Ufficialmente non risulta alcuna sciagura sul Lago Tei». Testimoni oculari hanno riferito che sul traghetto, che ha una portata massima di duecento persone, si trovavano in quel momento circa trecento passeggeri, in parte seduti sulle murate, dato che il tragitto da percorrere era breve. Si trattava di bagnanti che avevano passato la domenica sull'altra sponda del lago dove si trova una spiaggia famosa e si affrettavano a rientrare sotto la minaccia del maltempo. Il temporale scoppiato improvvisamente si è abbattuto sulle acque del lago quando il battello si trovava nel punto più pericoloso, sollevando paurose ondate: dalla riva di Tei, numerosi testimoni hanno visto ad un certo momento il'battello sollevarsi e piegarsi da un lato, imbarcando acqua. Una buona parte dei passeggeri è riuscita a salvarsi a nuoto ma è apparso subito chiaro che almeno una cinquantina erano stati inghiottiti dalle onde. Oggi si parla di cento morti. Nel percorso fra Bucarest centro e la zona periferica di Tei sono state viste sfilare domenica sera decine dì autoambulanze. Gran parte degli annegati è stata' portata a riva dopo poche ore: ma i lavori di recupero dì tutte le vittime sì sono protratti per tutta la notte di domenica e la mattinata di lunedì. Nelle sale dell'obitorio centrale di Bucarest dove sono stati allineati i cadaveri, si sarebbero svolte scene indescrivibili: i familiari degli scomparsi, informati da conoscenti e amici, si sono recati dinanzi all'edificio tentando di entrare con la forza per cercare i corpi dei loro cari, nella speranza forse di non trovarli fra quelli allineati sui banconi: la polizia ha dovuto intervenire con la forza per impedire il loro ingresso nella morgue. Sul luogo della sciagura si sarebbero recati il Capo del governo, il segretario del partito e il Presidente della Repubblica. Una commissione di inchiesta è stata incaricata di accertare le cause del disastro ma non possono esistere dubbi che è avvenuto in parte perché la nave traghetto era sovracca- rica e in parte perché il temporale si è abbattuto sul lago repentinamente e con insolita violenza. La zona del lago è chiusa al traffico. Cordoni di polizia sono disposti lungo tutto il perimetro dello specchio d'acqua. Non si esclude che sul fondo si trovino altri cadaveri. Stampa e giornali di Bucarest non hanno ancora dato la notizia. Bruno Tedeschi

Luoghi citati: Bucarest, Vienna