Dirottata una nave a Genova per imbarcare i turisti e gli emigranti diretti in Sardegna di Filiberto Dani

Dirottata una nave a Genova per imbarcare i turisti e gli emigranti diretti in Sardegna Dirottata una nave a Genova per imbarcare i turisti e gli emigranti diretti in Sardegna La società di navigazione « Tirrenia » ha distolto il « Città di Tripoli » da un altro percorso - Ieri sera alle 23 il piroscafo ha caricato 500 persone ed è partito, lasciandone a terra alcune decine - Ma questo viaggio straordinario (annunciano gli armatori) non verrà ripetuto: fra pochi giorni vi sarà una nuova ressa (Dal nostro corrispondente) Genova, 8 agosto. Ci sono voluti grossi titoli sui giornali per evitare che questa sera, a Genova, si ripetesse il caotico assalto alle navi in partenza per la Sardegna. La società di navigazione Tirrenia, che gestisce il servizio tra Genova e Porto Torres, ha infatti deciso di dirottare la motonave Città di Tripoli, in servizio sulla rotta Livorno-Bastia-Porto Torres, per farle compiere un viaggio straordinario dal nostro porto a quello sardo. La motonave, partita alle 10 di stamane da Bastia, è giunta nello scalo genovese alle 21 di questa sera ed ha imbarcato 500 passeggeri con i quali è salpata un paio d'ore dopo (alle 19, come di consueto, aveva lasciato l'ormeggio di ponte Andrea Daria la motonave Sicilia con altri mille passeggeri). La Città di Tripoli imbarca normalmente 350 passeggeri ma, in considerazione dell'eccezionalità del viaggio e tenuto conto delle sue ampie garanzie di sicurezza, il « Registro navale italiano » non ha avuto difficoltà a concederle l'abilitazione per il trasporto di altri 150 passeggeri. I 500 biglietti, messi in vendita fin da stamane, sono stati esauriti in due ore. Malgrado il viaggio supplementare, non tutti gli aspiranti passeggeri hanno potuto trovare imbarco e alcune decine di persone sono rimaste a terra: sono coloro che, arrivati a Genova nel tardo pomeriggio dalle città del Nord e dall'estero, hanno trovato gli sportelli della biglietteria chiusi. Anch'essi dovranno rassegnarsi a trascorrere la notte in porto, in attesa di imbarcarsi alle 19 di domani sulla motonave Sardegna. Questa sera il camerone della dogana di Ponte Andrea Doria. che ieri notte ha ospitato più di quattrocento persone, era sgombro ma è evidente che nei prossimi giorni, con le « punte » di Ferragosto, la situazione tornerà al peggio se non si correrà in tempo ai ripari. La Città di Tripoli, infatti, non ripeterà il viaggio straordinario di questa sera. Ce lo ha confermato un dirigente della società Tirrenia: « E' l'unica nave che abbiamo sulla linea Livorno-Bastia-Porto Torres ed è sempre al completo di passeggeri. Non possiamo effettuare un altro dirottamento ». Il problema delle comunicazioni tra Genova e Porto Torres resta sostanzialmente insoluto. li servizio di linea continuerà ad essere disimpegnato da due motonavi, la Sardegna e la Sicilia, che fanno un viaggio al giorno rispettivamente in partenza e in arrivo trasportando ognuna 'mille passeggeri e settanta auto. Oltre a queste due unità c'è il servizio bisettimanale del Canguro Rosso, un moderno traghetto che però dà un sollievo soltanto parziale perché va a Cagliari, mentre chi parte da Genova vuole sbarcare a Porto Torres. Le attuali difficoltà del servizio sono dovute al fatto che quest'anno è stata ritirata dalla linea Genova-Porto Torres la motonave Lazio: trasformata in traghetto per passeggeri e autoveicoli, l'unità naviga ora sulla rotta Napoli-Palermo-Tunisi. I più danneggiati da questa situazione d'imprevidenza sono senza dubbio i sardi emigrati per ragioni di lavoro in Germania, in Svizzera, in Francia e in Belgio che rientrano in patria per trascorrere le ferie in famìglia. Essi dispongono al massimo di una quindicina dì giorni, che per molti si riducono a neanche la metà perché debbono perderne circa quattro per l'andata e altrettanti per il ritorno. Ascoltiamone uno, Giovanni Piredda, da Nulvi (Sassari), operaio in Svizzera: « Quattro mesi fa venne a visitarci il presidente della Regione sarda. A nome dei connazionali gli presentai una petizione nella quale chiedevamo l'istituzione di migliori comunicazioni tra Genova e la Sardegna. Il pre¬ sidente ci diede le più ampie assicurazioni. Ora eccoci qui, trattati come bestie e con tre giorni di vacanze sprecati ». Il personale della società Tirrenia si prodiga fino all'impossibile per attenuare il disagio di questa gente, ignora insulti e minacce, subisce una situazione di cui non ha nessuna colpa (« La direzione generale è a Napoli, il ministero della Marina mercantile è a Roma » rispondono i funzionari agli interrogativi dei giornalisti). La prefettura è intervenuta a favore di passeggeri che, dopo le selvagge scene di ieri, non avevano trovato posto sulla motonave Sardegna fc'era gente — tra cui donne, vecchi e bambini — che da tre giorni vìveva nel camerone della dogana, costretta a dormire su fogli di giornali stesi sul pavimento): s'è provveduto a farli partire con il Treno del Sole e stamane più di trecento persone hanno potuto imbarcarsi a Civitavecchia. « Anche noi — dicono alla società Tirrenia — viviamo la pena di questa gente. Ma abbiamo le mani legate ». Lei folla di passeggeri bloccata nel porto ligure Filiberto Dani

Persone citate: Andrea Daria, Bastia, Giovanni Piredda