Motta e Anquetil oggi a Ciriè per la "testa,, di Balmamion

Motta e Anquetil oggi a Ciriè per la "testa,, di Balmamion Motta e Anquetil oggi a Ciriè per la "testa,, di Balmamion Anche Altig, Zandegù, Zilioli e altri assi parteciperanno al circuito ciclistico organizzato in onore del nuovo campione d'Italia - Il via alle 14,30 Dopo anni ed anni di carriera, dopo qualche successo alternato a prestazioni deludenti. Franco Balmamion, quasi di colpo, è diventato un personaggio. Vinse due Giri d'Italia, uno di fila all'altro, nel '62 e nel '63, senza riuscire a trascinare i tifosi all'entusiasmo; poi ebbe un periodo grigio, fatto di prove poco brillanti, forse con l'amarezza di chi avverte d'esser a torto considerato alla stregua dì un atleta al tramonto. Dominavano i giovani delle nuove leve, domi¬ navano i Gìmondi ed i Motta; e Balmamion, taciturno di carattere, viveva un po' ai margini, relegato, in certo qual modo, alle funzioni di gregario. D'improvviso, la stagione felice. 1967, Giro d'Italia: Franco, con una gara regolare, conquista il secondo posto, alle spalle di Gìmondi. Giro di Francia: il canavesano lotta sullo stesso livello dei più forti, al Pare des Princes è terzo in classifica generale, dopo Pingeon e Jimenez. Si disputa, sulle stra¬ de toscane, il campionato italiano che assegna in una prova unica la maglia tricolore: Balmamion, nel tormentato finale della competizione, scatta ad una trentina di chilometri dal traguardo; i compagni di squadra proteggono il tentativo, Franco tiene duro sino all'arrivo. Il titolo è suo e tutti gli altri ciclisti, una volta tanto, sono d'accordo su un risultato che viene a premiare il migliore, il più meritevole. Il ragazzo che non ama le po- lemiche, che non si perde in dichiarazioni sensazionali, il ragazzo che fa con onestà il sue lavoro. Ed i tifosi, finalmente, sembrano accorgersi di lui. Lo accusavano d'aver l'abitudine all'eccessivo risparmio di energia, le sue erano corse disputate dietro le quinte, mai uno di quegli atti di coraggio che tanto piacciono agli sportivi. Balmamion, con la sua fuga gagliarda nel campionato d'Italia, aveva dimostrato in pratica d'esser capace anche ai quell'impresa che scuote l'interesse della folla. Il canavesano non ha potuto goder la gioia del trionfo. Subito dopo la gara tricolore ha ripreso la « tournée » che 10 impegna oltre frontiera. Ma oggi Balmamion torna a casa, oggi a Ciriè è festa grossa per il ciclista modesto, che ha saputo impartire una pratica lezione ai colleghi famosi. E' in programma 11 « Criterium degli assi » e gli organizzatori hanno invitato, a far corona al « ragazzo del paese », fior di fuoriclasse. L'elenco è lungo: sono annunciati Anquetil, che ha vinto cinque Tours e due Giri, Altig, campione del mondo 1966, Motta, Zandegù, vincitore domenica a Pescara nel Trofeo Matteotti, Zilioli, Bodrero, Neri, Scandelli, Zancanaro. Rancati, Polidori, Arienti, Panizza e Pettenella. Applausi e viva curiosità per tutti. E, tra una gara e l'altra del programma, verranno toccati molti argomenti d'attualità. Si parlerà degli ormai prossimi campionati del mondo, che si disputeranno in Olanda in settembre. Balmamion, così come Motta, Zandegù e, probabilmente, Zilioli, già sono sicuri di vestir la maglia azzurra. Ed Anquetil verrà chiamato a confermare quelle rivelazioni sul « doping » e su certi aspetti poco chiari del Giro d'Italia, rivelazioni che, probabilmente, costeranno care al campione francese minacciato dalla sua Federazione di una pesante squalifica. La manifestazione, a Ciriè, si aprirà alle 14,30. In serata, in un locale della città, la Molteni, squadra cui appartiene Balmamion, offrirà un pranzo in onore del campione d'Italia. Nel breve spazio fra le gare ed il pranzo in suo onore, Franco farà una scappata a Noie per riabbracciare la famiglia e ricevere una medaglia d'oro in Municipio.