Grave bilancio dei danni nelle campagne piemontesi

Grave bilancio dei danni nelle campagne piemontesi Per i nubifragi di venerdì Grave bilancio dei danni nelle campagne piemontesi Nel Monferrato la grandine ha colpito 24 comuni provocando devastazioni per un miliardo - La situazione nel Biellese e nel Novarese dove il nubifragio ha abbattuto alberi, scoperchiato case e danneggiato le colture (Dal nostro corrispondente) Asti, 5 agosto. (v. m.) Le colture del Monferrato hanno sofferto danni molto gravi dal maltempo dei giorni scorsi. Il bilancio non è ancora esatto, ma i danni, secondo un primo calcolo, si aggirano sul miliardo. In certe zone lo spettacolo è desolante: vigneti completamente pelati, alberi scheletrici, campi di frumentone ridotti a poltiglia. Abbiamo visto oggi molti contadini aggirarsi nei campi devastati scuotendo sconsolatamente il capo. Uno di essi ci ha detto: « Tutti gli anni così: è una maledizione. Ci buttiamo sangue e sudore poi la grandine ci porta via tutto. Meglio andare a fare il tacchino in città ». Diversi sindaci dei comuni colpiti hanno chiesto provve- dimenti per i contadini danneggiati. La Federazione del psu, ha inviato telegrammi al vice presidente del Consiglio on. Nenni, alla direzione del partito ed ai parlamentari socialisti piemontesi, prospettando la disastrosa situazione in cui, in seguito alle violente grandinate, viene a trovarsi l'economia agricola astigiana, ogni anno esposta al flagello della grandine. Si chiedono misure governative, e l'esame da parte dei parlamentari del progetto di legge sul risarcimento danni causati dalla grandine, da parecchio tempo presentato dall'on. Romita alla Camera dei deputati. Santhià, 5 agosto. (e.) Cinque case scoperchiate, un serbatoio pensile alto 30 metri della capacità di cento metri cubi d'acqua raso al suolo e decine di alberi sradicati, sono in sintesi il bilancio di una violenta tromba d'aria che si è abbattuta sulle campagne vercellesi e sugli abitati di tre comuni, Balocco, San Giacomo Vercellese e Buronzo. I danni, ingentlssimi, sono in corso di valutazione. Biella, 5 agosto. (m.)' Il bilancio del violentissimo nubifragio abbattutosi ieri sera sul Biellese è assai grave: una tromba d'aria e fitte grandinate hanno provocato danni per alcune centinaia di milioni. Il « tornado » ha devastato una zona fortunatamente non molto vasta fra Massazza e Salussola, a sud-est di Biella, che nei giorni scorsi era già stata colpita dalla tempesta. Oltre a sradicare numerosi alberi, il fortissimo vento ha parzialmente scoperchiato cascinali e stabilimenti industriali e strappato alcune linee telefoniche ed elettriche. A Massazza, la bufera ha divelto numerose lastre di « eternit » dal tetto dei capannoni del complesso industriale sorto attorno alla Filatura Arianna, e dagli squarci la pioggia torrenziale è caduta in alcuni reparti, rovinando notevoli quantitativi di filati. Ancora più grave è il danno (viene fatto ascendere a 12 milioni) subito dallo stabilimento della Slanatura Biellese. La tromba d'aria ha devastato cascinali e colture soprattutto nelle frazioni Vigellio e Arro di Salussola e Vergnasco di Cerrione. Novara, 5 agosto. (p. b.) Migliaia di alberi sradicati, decine di case scoperchiate, danni alle colture agricole: questo abbiamo visto stamane compiendo un giro nelle zone del basso Novarese dove ieri, intorno alle 18, per mezz'ora ha infuriato l'uragano. Sono state tante piccole trombe d'aria a provocare i danni maggiori. A parte le testimonianze raccolte, sono i fatti stessi a portare a questa conclusione. A Trecate, per esempio, le case scoperchiate — sei in tutto — sono villette della periferia dislocate in un raggio di cento metri. Dai tetti delle case vicine non è « volata» neppure una tegola. Uno dei maggiori danneggiati ci ha raccontato: «Era buio come a mezzanotte, improvvisamente un turbine bianco s'è abbattuto sulla mia casa. Ero affacciato alla finestra e ho avuto appena il tempo di tirarmi indietro allorché i vetri sono andati in frantumi e un'ondata impetuosa s'è portata via il tetto ». La zona colpita dal tornado è,piuttosto vasta. Da sud-est di Novara al confine con la Lomellina, abbraccia tutti i comuni della «Bassa» come Cerano, Trecate, Vespolate, Terdobbiate, estendendosi ad ovest verso Granozzo, Casalino, Vinzaglio e a nord verso Cameriano, San Nazzaro Sesia e Casalbeltrame. Ovunque lo stesso desolante spettacolo. La viabilità, interrotta in più punti per la caduta di alberi su strade provinciali e comunali, è stata ovunque ripristinata. Particolarmente laboriosa è stata l'opera per riattivare al traffico la provinciale per Casalbeltrame, ingombra di alberi per quasi due chilometri. La linea ferroviaria Torino-Milano, ostruita da due grossi pioppi nei pressi di Orfengo, è stata riattivata nel giro di mezz'ora. C'è voluto più tempo sulla Novara-Mortara. I viaggiatori di un treno locale sono stati trasbordati con autopullman; quelli del « Riviera Express » Losanna - Novara - Genova - Ventimiglia hanno dovuto attendere il ripristino d'uno dei due binari e l'arrivo d'una locomotiva a vapore essendo stata danneggiata la linea elettrica. Il traffico è ripreso stamane regolarmente.

Persone citate: Balocco, Casalino, Nenni, Trecate, Vergnasco