II dramma di una vedova rimasta sola con otto bimbi di Giorgio Lunt

II dramma di una vedova rimasta sola con otto bimbi li penoso caso segnalato a «Specchio dei tempi» II dramma di una vedova rimasta sola con otto bimbi Abita in una baita presso Chianocco in Valle Susa - Quindici giorni fa il marito è morto finendo contro un palo in motocicletta - Ora dovrà lasciare il campo e vendere le tre mucche per sopravvivere Le abbiamo portato l'offerta di un lettore e una piccola somma per le prime urgenti necessità (Dal nostro inviato speciale) Susa, 4 agosto. La segnalazione di un lettore — accompagnata da un vaglia di 5 mila lire — ha rivelato a « Specchio dei tempi » un penoso dramma. Nella borgata Mole di Chianocco — un gruppetto di baite sulle montagne della Valsusa, collegate al capoluogo da una mulattiera ripida e disagevole — una donna e i suoi otto figli vivono nella miseria più squallida. Il padre — un povero operaio che coi suo lavoro riusciva a sfamare tutta la famiglia — è morto sul ciglio della strada, mentre rincasava sulla motocicletta. Si chiamava Egidio Pognant, aveva 42 anni. Troviamo la vedova — Rosa Rossero, trentanovenne — nella cucina della grangia. Sta cullando l'ultimo nato, Giacomino, di otto mesi. E' una donna minuta, sfiancata dalle numerose maternità. Ha i capelli avvolti da un fazzoletto nero, anche il logoro vestito che indossa è nero. Ci racconta — con voce pacata, di chi attinge dalla rassegnazione l'unica forza per tirare avanti nella sventura — come e perché il suo Egidio è morto. « Era un bravo uomo, non aveva altra soddisfazione all'infuori di me e dei figli. Aveva lavorato molti anni in Francia, poi era tornato al paese e ci eravamo sposati. Si era sistemato in una fabbrica di Bruzolo, il salario non era granché. Ma con gli "assegni" portava a casa tutti i mesi cento-centodìeci mila lire. Affittavamo un po' di terra, tanto da ricavare qualche quintale di patate e l'uva per il vino. Risparmiando fino all'osso eravamo anche riusciti a comprare tre mucche: il latte assicurato per i bambini, il burro e il formaggio per la famiglia. Adesso dovrò vendere le bestie, rinunciare al terreno. Come potrei coltivarlo da sola, se devo'-badare ktie -creature? a. Quindici giorni fa — la mattina di venerdì 21 luglio — Egidio Pognant era risalito alla borgata dopo il turno di notte. Doveva ri¬ presentarsi in fabbrica alle 9, per la visita di controllo. « Era stanco, indebolito dal caldo. Gli ho chiesto come mai non s'era fermato a Bruzolo, invece di venire fin quassù per un paio d'ore. Ha risposto che voleva vedere i bambini, specialmente il più piccolo che era il suo orgoglio. Ha inforcato la moto, è sceso allo stabilimento, ha passato la visita. Pochi minuti dopo, forse per il sonno o per un malore, è uscito di strada battendo la testa contro un palo della luce. Quando l'hanno soccorso per portarlo all'ospedale, si sono accorti che era inutile». Da allora, Rosa Pognant è rimasta nella grangia con gli otto orfani. Il primogenito, Silvio, 17 anni, cerca di racimolare qualcosa aiutando i contadini nella mietitura. Gli altri sono tutti fanciulli tra gli undici e i 2 anni e mezzo, l'ultimogenito è l'unico che non si rende conto del triste destino che lo attende. Due figliolette, Wanda e Lau- ra, sono state accolte provvisoriamente da due zie. Bruno, quello di undici anni, andrà in un collegio dell'«Enaoli» per interessamento della Provincia. Chiediamo alla vedova: « E lei, e gli altri figli, come contate di risolvere il problema? » Allarga le braccia, non sa cosa rispondere. Alle 5 mila lire inviate dal lettore, « Specchio dei tempi » ha aggiunto centomila lire per le più urgenti necessità dei nove infelici. Giorgio Lunt * Rosa Pognant, vedova di un operalo vittima di una disgrazia, fotografata con quattro dei suoi otto figli nella loro balta sui monti in Val di Susa (Moisio)

Persone citate: Egidio Pognant, Moisio, Pognant, Rossero

Luoghi citati: Bruzolo, Chianocco, Francia, Susa