Un olandese, la moglie e la figlia sperduti per tre giorni nei boschi senza cibo né acqua

Un olandese, la moglie e la figlia sperduti per tre giorni nei boschi senza cibo né acqua Drammatica avventura sulle montagne del Trentino Un olandese, la moglie e la figlia sperduti per tre giorni nei boschi senza cibo né acqua Trovati allo stremo delle forze ed in preda al terrore : ricoverati in ospedale - L'uomo è un impiegato quarantaduenne ; la donna ha 38 anni, la bimba 12 - Partiti per una escursione, avevano smarrito la via del ritorno, vagando nel fitto della boscaglia - Affannose ricerche con i cani poliziotti ed un elicottero (Dal nostro corrispondente) Trento, 3 agosto. Una drammatica avventura hanno vissuto tre turisti olandesi, l'impiegato postale Marinus De Vos. di 42 anni, sua moglie Hendrika, di 38, e la loro figlia, Maria Giovanna, di 12, residenti all'Aia, che stavano trascorrendo la villeggiatura a Fai della Paganella: sono rimasti per tre giorni sperduti nei boschi, senza cibo né acqua. La famigliola era uscita nel pomeriggio dì lunedì dall'albergo dove alloggiava per compiere una breve escursione nei dintorni. Alcuni connazionali li avevano scorti poco dopo mentre si dirigevano verso la strada che conduce ad Andato. Duecento metri più avanti si staccano da questa strada due sentieri: uno sale al monte Fauzior, l'altro alla Paganella. Le due zone sono disseminate dì burroni, anfratti e fitte boscaglie. Poiché la sera i tre turisti non avevano fatto ritorno all'albergo, veniva dato l'allarme. Partivano varie sqitadre di soccorso, composte da alpinisti, carabinieri, vìgili del fuoco e volenterosi, che alla luce delle torce esploravano una vasta zona, senza trovare alcuna traccia dei villeggianti scomparsi. Le ricerche proseguivano nei due giorni successivi anche con l'impiego di cani poliziotti, mentre un elicottero sorvolava tutto il -territorio, ma senza alcun risultato. I violenti temporali scatenatisi durante la notte rendevano più ardue le ricerche, che tuttavia venivano proseguite senza interruzione. Le varie squadre perlustravano le montagne, percorrendo sentieri scoscesi e calandosi con le corde negli anfratti e nei precipizi. Con il trascorrere del tempo, le preoccupazioni andavano accentuandosi, le grida di richiamo rimanevano sempre senza risposta. Stamane verso le 11 un dipendente del comune dì Fai, Olivo Perlot, che in inàtócarro percorreva una stradicciola a valle del paese di Fai, avvertiva deboli lamenti. Inoltratosi nella fitta boscaglia, dopo un centinaio di metri rinveniva i tre turisti, rannicchiati l'uno vicino all'altro, sfiniti, incapaci di muoversi e di parlare. Squadre di soccorritori, immediatamente avvertite, li raggiungevano in breve tempo, provvedendo quindi a trasportarli all'ospedale di Mezzolombardo, dove i sanitari li ricoveravano per stato di choc e lievi escoriazioni e contusioni in tutto il corpo, provocate probabilmente dalle cadute lungo i sentieri scoscesi. Secondo il parere del primario dott. Simoncini, i tre turisti potranno riprendersi in,pochi giorni. La signora Hendrika De Vos appare la più provata dalia grande disavventura, ma nel pomerìggio le sue condizioni erano notevolmente migliorate. Marinus De Vos non rie¬ sce ancora a rendersi conto di quanto è accaduto. Durante l'escursione, i tre olandesi si sono accorti improvvisamente di aver smarrito il sentiero e presi dal panico si sono allontanati sempre più dal paese finché, al calar della notte, si sono trovati in una zona molto accidentata. Hanno dormito sotto un albero; all'indomani, dopo lunghi affannosi tentativi di ritrovare la strada per tornare in paese, sono stati colti dalla disperazione. Il capofamiglia ricorda che ad un certo punto ha dovuto prendere sotto braccio e tenere strette a sé la móglie e la figlia perché, vittime dello choc, s'erano date a correre tra i cespugli lacerandosi gli arti e i vestiti. Poi è venuto il tormento della sete e il terrore di un'altra nòtte all'addiaccio. Per tentare di lenire le sofferenze alla bocca e alla gola, essi hanno cercato anche di spremere alcune foglie, ma soltanto al mattino hanno trovato qualche goccia di rugiada. Ormai stremati, hanno trascorso il terzo giorno quasi interamente in fondo ad un avvallamento, a. n. L'olandese Marinus De Vos con la moglie e la figlia di 12 anni in ospedale dopo l'avventura in montagna (Tel. AP)

Persone citate: Hendrika De Vos, Maria Giovanna, Olivo Perlot, Simoncini

Luoghi citati: Fai Della Paganella, Trentino, Trento