Il bilancio dello Stato farà aumentare i prezzi ? di Ferdinando Di Fenizio

Il bilancio dello Stato farà aumentare i prezzi ? Dopo l'approvazione del preventivo per il 19S8 Il bilancio dello Stato farà aumentare i prezzi ? Occorrerà sorvegliare ogni tendenza inflazionistica II «giorno del bilancio» (cioè il giorno in cui, per legge, il preventivo statale, per l'incombente esercizio, è presentato al Parlamento) esige che ì commentatori rivolgano la loro attenzione ai pochi grandi totali, in cui si manifesta il nuovo documento. Non è però male, trascorso qualche tempo, speculare su come siano state ottenute quelle cifre finali II bilancio preventivo è sempre, infatti, un documento assai complesso: la cui elaborazione contrappone il Tesoro (e subordinatamente le Finanze) da un lato; gli altri Ministeri della spesa, dall'altro; Con il volgere l'attenzione non al « prodotto finito «/ma invece al processo attraverso il quale quel prodotto è stato ottenuto, si può meglio giudicare non soltanto della solidità dei risultati; ma delle eventuali ripercussioni di certe decisioni, sul sistema economico nel suo complesso. Anche il preventivo dello Stato 1968 è stato elaborato avendo di mira le risultanze numeriche del disavanzo finale. Un elemento statistico al quale — anche per ragioni tradizionali — la collettività annette ancora gran pregio, nonostante che, nell'ultimo decennio, la finanza pubblica abbia assunto caratteristiche diverse da quelle tradizionali. Si è allora lodato che il disavanzo, in bilancio dello Stato, pari a 657 miliardi nel '65; aumentato poi di un 36 per cento (a 892 miliardi) nel '66 e di un altro 30 per cento (a 1.164 miliardi) nel '67. ha del tutto arrestato la sua corsa, verso l'aumento, nel 1968 (1.150 miliardi). Del resto, l'economia è già in solida ripresa e non abbisogna più (si argomenta) d'impulsi espansivi, provenienti dallo Stato e dal suo bilancio. Ragionamento non errato. Tuttavia, per quanto ci riguarda, preferiremmo riferirci — a porre in luce la miglior condotta recente della pubblica finanza — ad una altra serie di dati, che pure hanno gran peso nei documenti programmatici: cioè al risparmio pubblico, definito (par. 16 del programma Pieraccini, nel testo di recente approvato dal Senato) come il risultato finale di parecchie gestioni. Non soltanto cioè dello Stato, ma degli enti locali, degli enti di previdenza sociale; infine, delle- Aziende autonome. Eccoci, dunque di fronte ad un indicatore che permette una visione più ampia sul Settore pubblico; anche se parecchio ancora resta fuori dell'orizzonte. Per esempio, quanto attiene alle Partecipazioni statali. Ora, nelle ultime previsioni iniziali, il risparmio pubblico (che speriamo esattamente calcolato) palesa una inversione tendenziale assai più netta e significativa di quella posta in luce in precedenza. Valutato il risparmio nell'esercizio '66, à 703 miliardi di lire, esso scende purtroppo sino a 488 miliardi, nell'esercizio '67, con una contrazione del 31 ". b. Essa dava più di una preoccupazione sia ai programmatori, sia al Settore privato, per il soverchio loro risparmio/ attinto dalla Pubblica Amministrazione. Ebbene, nel preventivo '68, il risparmio pubblico sale nuovamente a 769 miliardi, con un incremento addirittura del 57"Zo. L'inversione Ui rotta, fra le previsioni Iniziali del '67 e quelle del '68, non potrebbe esser meglio segnata. L'intero indirizzo programmatico, adottato in Italia, ne trae conforto. * * Qui però si presenta il problema interessante. Co me, nella realtà, durante il processo dialettico fra ministeri contrapposti, si è ottenuta quell'inversione di rotte: del resto da molto tempo negli intenti dei miniatri economici, insegnino le riforme adottate In tema di finanza locale e l'attenzione con la quale si seguono i dibattiti per la previdenza sociale? Il preventivo '68 era avvantaggiato, per qualche aspetto, quanto alle spese, nei riguardi del preventivo del '67. Nel prossimo eser^ cizio, ad esempio, giungono a scadenza titoli di Stato per 276 miliardi di lire in meno di quelli in scadenza, quest'anno. D'altro canto, però il prossimo esercizio doveva pure acquisire maggiori spese per la scuola, per la ricerca scientifica, per le Partecipazioni; insomma per realizzare i desideri della collettività espressi nel Piano. L'impegno addossato al Tesoro, che ha responsabilità altresì di massima Autorità monetaria, non era dunque certo lieve. Come esso è giuntò a scio ghiere il «suo» nodo? A semplificare il problema, diremmo che ha perseguito so stanzialmente ditti direttive di marcia. Prima direttiva, già de¬ IMIIIHHItllHIItltlItllHIHIUIIIIIHIIHIIIIIIHIII scritta qualche giorno fa: un aumento assai elevato nell'imposizione fiscale. Inutile riportare le cifre già note e ripetere che le entrate tributarie del '68 superano gli. 8100 miliardi. Conviene- invece riscrivere che l'elasticità dèi prelevaménto tributario, rispetto al reddito nazionale lordo, salirà durante il '68, sino a 1,4, mentre se prelevamento tributario e reddito nazionale procedessero in parallelo, ciò sarebbe posto in luce da un rapporto fra le due grandezze pari al. Seconda direttiva: aumenti, che si prospettano come assai pronunziati, in molti prezzi pubblici. Incrementi nelle tariffe postali, telegràfiche; incrementi preannunziati nei trasporti ferroviari e via dicendo. Anche queste decisioni giovano - diretta mente ad accrescere il risparmio pubblico. Riducono: il disavanzo preventivo nei bilanci delle Aziende auto nome: qualche volta li recano in pareggio od in lieve eccedenza. Il mezzo è indubbiamente adeguato al fine. *. * , Il discorso, tuttavia, non va arrestato a questo punto. Bisogna indagare sulle possibili ripercussioni di tal preventivo, così congegnato, sul sistema economico. Un bilancio, dapprima, in cui le entrate tributarie assumano i valori relativi che si è visto, specie attraverso l'imposizióne indiretta (e ciò si apprende dai conti delle Finanze) può generare spinte sui prezzi. Alle stesse conseguenze, poi, si giunge attraverso aumenti nei prezzi pubblici; specie per quelli phe attengono ai trasporti ed alle comunicazioni. ' Ora, poiché già la orisi del Medio Oriente — attraverso i prezzi dell'energia r-r, inserisce impulsi certo non trascurabili sui nostri prezzi, eccoci a concludere. La futura dinamica delle quotazioni in Italia meriterà di essere seguita attentamente, alla ripresa autunnale. Ferdinando di Fenizio iÉÉÉil degli fotografati Kartum (Telefoto Ansai

Persone citate: Pieraccini

Luoghi citati: Italia, Medio Oriente