Johnson invia 45 mila uomini nel Vietnam e chiede nuove tasse

Johnson invia 45 mila uomini nel Vietnam e chiede nuove tasse Messaggio del Presidente al Congresso Johnson invia 45 mila uomini nel Vietnam e chiede nuove tasse A spedizione ultimata il contingente americano conterà 525 mila soldati - La decisione presa «per onorare l'impegno che ai nostri fratelli e figli non mancheranno mai tutti gli aiuti necessari alla loro missione» - Il Presidente propone una sovràttassa del 10 per cento sui redditi personali (con decorrenza 1" ottobre) e delle società (retroattiva al 1" luglio 1967) - L'addizionale «scadrà il 30 giugno 1969. ma potrà essere mantenuta fino a quando il nostro sforzo militare esigerà introiti più alti» (Dal nostro corrispondente) . Washington, 3 agosto. ■Il presidente Johnson ha inviato oggi al Congresso un messaggio 'con la proposta di istituire « un'addizionale temporanea del 10 per cento sulle tasse» sia dei privati sia' delle società, con decorrènza dal 1" ottobre per i primi e retroattiva,al l'luglio per le seconde: Nello stesso messaggio il Presidente ha annunciato di aver autorizzato l'invio di altri 45.000, tiomini nel Vietnam entro il 30 giugno 1968. A quella data il corpo di spedizione americano conterà 525 mila uomini. Johnson ha precisato che la nuova addizionale « Verrà a scadere il 30 giugno 1969' oppure sarà' mantenuta in vigore fino acquando le spese inconsuete inerenti al nostro sforzo militare nel Vietnam esigeranno più elevati introiti di bilancio ».. A quest'ultimo fine saranno mantenuti in vigore anche alcuni tributi, che avrebbero dovuto cessare nel corso o alla fine del corrente esercizio finanziario e saranno accelerate le esazioni, ricorrendo ad una nuova formula, tale da assicurare un ulteriore introito di 800 milioni di dollari in questo esercizio finanziario e somme più, alte in quelli prossimi. I maggiori introiti derivanti dai provvedimenti indicati sono stati calcolati dal Presidente in almeno 6.3 miliardi di dollari. Egli ha aggiunto che le spese dell'esercizio in corso risulteranno superiori ai Ì35 miliardi di dollqri previsti in gennaio (di 8-8,5 miliardi di dollari circa), a' seconda della capacità e determinazione sia del Congresso sia dell'esecutivo di controllare la spesa. Contemporaneamente gli introiti di bilancio risulteranno di sette miliardi di dollari inferiori alle previsioni di gennaio. L'effetto cumulativo delle due circostanze avrebbe creato un disavanzo di almeno 28 miliardi di dollari, senza calcolare il maggior onere di 700 milioni di dollari per interessi, «disavanzo che per le sue dimensioni costituisce un chiaro e concreto pericolo per la sicurezza e la salute economica dell'America ». Con le nuove misure fiscali e le previste od auspicate economie che nonostante talune assicurazioni nel messaggio odierno e secondo indiscrezioni mai smentite delle scorse settimane incideranno su tutti i capitoli di bilancio, esclusa la Difesa nazionale — il disavanzo potrà essere contenuto tra i 14 ed i 18 miliardi di dollari. Quanto all'impegno militare nel Vietnam, il Presidente ha annunciato che le forze americane in quel teatro operativo saranno aumentate ed ha così spiegato la sua decisione: «Dopo aver esaminato le raccomandazioni del ministro della Difesa McNamarà, dei capi di Stato Maggiore e del generale Westmoreland, sono pervenuto alla conclusione di autorizzare l'invio di altri 45.000 uomini nel Vietnam ». « La nostra Nazione — ha aggiunto — ha assunto il solenne impegno che ai suoi figli e fratelli impegnati nel conflitto mai mancheranno tutti gli aiuti, tutte'le armi e tutti i materiali essenziali per assolvere la loro missione e per la loro stessa vita. L'America deve fare e farà onore a tale impegno». Concludendo,' Johnson ha assicurato di aver ordinato a McNamarà di rivedere tutte le spese militari, rinviando quelle che « non sono essenziali per là sicurezza nazionale». vice Vasti piani americani per la difesa strategica? Washington, 3 agosto. Precisazioni pubblicate a proposito dei tempi di sviluppo di una forza d'urto nucleare cinese e l'incertezza delle prospettive della conclusione di un accordo tra Stati Uniti e Urss sulla rinuncia alla creazione di sistemi di difesa antimissilistici contrapposti hanno indòtto numerosi osservatori a prevedere che l'Amministrazione americana comincerà entro breve ad aumentare le. spese per lo sviluppo dei mezzi di difesa strategica del Paese. Si prevede pertanto che il bilancio militare americano continuerà ad ampliarsi anche se le spese per la guerra nel Vietnam dovessero rimanere stazionarie ò. cominciassero a decrescere. Gli stanziamenti federali americani per le forze strategiche, fra cui quelli relativi ai missili difensivi ed offensivi, agli aerei ed a tutti i tipi di apparecchiature elettroniche, hanno registrato negli Ultimi anni una notevole flessione, passando dagli 11,2 miliardi di dollari dell'esercizio fiscale 1962 — ossia quasi il 25 per cento del bilancio militare federale — ai 7,1 miliardi di dollari dell'esercizio 1967, che rappresentano meno del 10 per cento del bilancio della difesa. D'ora in avanti, però, gli stanziamenti per le forze strategiche saliranno, e probabilmente, ad un ritmo piuttosto rapido. La misura dell'aumento dipenderà da molti fattori, e in particolare dalle valutazioni sullo sviluppo degli arsenali nucleari sovietico e cinese elaborate dai servizi segreti. In ogni caso, si ritiene che nel 1970 gli stanziamenti annuali per le forze strategiche saliranno ad oltre 14 miliardi di dollari, risultando cosi raddoppiati rispetto al 1967. (Ag. Italia) Il presidente Johnson mentre firma la proposta inviata al Congresso per aumentare le tasse (Telefoto A.P.)

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