Il ministro degli Esteri tedesco in visita ufficiale a Bucarest

Il ministro degli Esteri tedesco in visita ufficiale a Bucarest Bonn cerca "aperture,, nell'Est; europeo Il ministro degli Esteri tedesco in visita ufficiale a Bucarest 1 La Romania è l'unico paese del blocco comunista che abbia scambiato gli ambasciatori con Bonn - La Germania prometterebbe condizioni favorevoli nei commerci ai «satelliti» che accettano rapporti diplomatici con il governo tedesco-occidentale (Dal nostro corrispondente) Bonn, 2 agosto. Per la . seconda volta dalla fine della guerra, un ministro degli Èsteri tedesco si recherà domani in visita ufficiale in un paese del blocco comunista. Willy Brandt andrà a Bucarest per colloqui con il suo collega rumeno Manescu (probabile futuro presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite) con il primo ministro Maurer, il capo dello Stato Stoica e il segretario generale del partito Ceausescu. Dodici anni fa, la prima e sola visita di un ministro degli Esteri di Bonn nell'Europa comunista fu quella che Von Brentano fece a Mosca al seguito del cancelliere Adenauer. Non è soltanto per la rarità che l'avvenimento assume una importanza fuori dell'ordinario. Ufficialmente Brandt si reca a Bucarest per contraccambiare la visita che Manescu fece a Bonn in gennaio, quando fu annunciato lo scambio di ambasciatori tra i due paesi. In realtà l'interesse reciproco è grande, il momento sembra favorevole per entrambi, data la coincidenza di intenti dei due paesi tanto in politica estera che economica. Ambedue ambiscono a inserirsi pacificamente nel settore di appartenenza dell'altro. La Romania ha assunto una posizione particolare all'interno del blocco comunista, ha intessùto contatti politici e commerciali con l'Occidente, vuole migliorarli e consolidare l'emancipazione economica con l'avviata emancipazione politica. Il governo di grande coalizione Kiesinger - Brandt, dal canto suo, ha avviato una offensiva diplomatica verso i paesi del blocco comunista e desidera stabilire contatti e stipulare accordi commercia11 con essi. Preoccupata di non irritare Mosca, Bonn non vuole tuttavia dare un carattere spettacolare al viaggio di Brandt e ha fatto dire a un portavoce di non avere alcuna intenzione di creare fratture nel blocco comunista. Secondo la Sueddeutsche Zeitung di Monaco, Brandt farà intendere chiaramente a Bucarest che Bonn è disposta, a concedere condizioni più favorevoli negli scambi commerciali a quei paesi che hanno relazioni diplomatiche e un accordo commerciale con essa piuttosto che a quelli che si ostinano a subire la pressione di Mosca e della Germania comunista, ostili ai rapporti diplomatici. Anche se non lo si ammette, è chiaro che le concessioni che verranno fatte ai romeni (si parla di una liberalizzazione parziale e di garanzie statali per i crediti di forniture) avranno il fine ultimo di rendere allettante anche per gli altri paesi dell'Est europeo lo scambio di ambasciatori con Bonn. In sostanza, il Viaggio di Brandt a Bucarest dovrebbe essere un cavallo di Troia per far saltare dall'interno del blocco comunista le ultime resistenze di altri governi, in primo luogo quelli di Budapest e di Praga. L'offensiva diplomatica di Kiesinger verso il blocco comunista non ha invero portato- i frutti sperati, se si eccettuano i contatti diplomatici con Bucarest. Varsavia e Sofia hanno respinto l'offerta. Il viaggio di una delegazione a Budapest è stato senza effetto. Da quindici giorni una altra delegazione, capeggiata dall'ambasciatore Bahr, un intimo di Brandt, sta trattando faticosamente a Prapa per firmare un accordo commerciale e per istituire missioni commerciali nei due paesi. I cèchi, premuti da Mosca, da Pankow e anche da Varsavia, sono assai cauti. Hanno chiesto, per esempio, l'assenso del governo di Ulbricht per ogni dettaglio dei loro accordi con Bonn. Il ministro degli Esteri di Pankow, Winzer, ha insediato una specie di quartier generale a Karlsbad, e il governo di Praga è in continuo contatto con lui. Stasera s'è saputo che le trattative cèco-tedesche continuano. E' improbabile che il capo della delegazione Bahr possa raggiungere domani il suo ministro a Bucarest, come in programma. CU ottimisti di Bonn avevano previsto che egli avrebbe portato in tasca a Bucarest un accordo firmato con la Cecoslovacchia. Sarebbe stato un successo sensazionale, che avrebbe dato nuovo slancio ai tedeschi per i colloqui con 1 romeni. ~.. - Tito S