Nuove dichiarazioni di Petrilli sulle prospettive dell'Alfa Sud
Nuove dichiarazioni di Petrilli sulle prospettive dell'Alfa Sud In un'intervista al settimanale L'Espressa? Nuove dichiarazioni di Petrilli sulle prospettive dell'Alfa Sud Il Presidente dell'Ivi parla di possibili accordi con la Fiat « una delle aziende meglio attrezzate d'Europa » e difende la validità delle previsioni sullo sviluppo del mercato automobilistico (Nostro servizio particolare) Roma, 2 agosto. Il presidente dell'Iri Petrilli ha sviluppato, in una intervista al settimanale L'Espresso, il tema dei rapporti fra il progettato stabilimento dell'Alfa-Sud a Napoli e la Fiat, già accennato nella conferenza-stampa di cui abbiamo dato notizia oggi. « C'è posto per tutti e due, per l'Alfa-Sud e la Fiat — afferma Petrilli —. Noi non abbiamo nessun motivo di far guerra alla Fiat che, a nostro giudizio, è una delle aziende meglio attrezzate d'Italia e d'Europa. E' probabile anzi che, tra noi e loro, s'arrivi presto o tardi a qualche forma di collaborazione su .terni specifici ». Circa il tipo di collaborazione, Petrilli ha escluso, co- me già nella conferenza-stam pa, una partecipazione finanziaria esterna all'Iri, almeno nella fase di costituzione e avvio dell'iniziativa, mentre, quando lo stabilimento comincerà a funzionare, le azioni dell'Alfa potranno venire quotate in Borsa e una parte del capitale potrà essere collocata fra il pubblico dei risparmiatori. Una collaborazione di carattere tecnico e commerciale è invece ritenuta possibile da Petrilli. Già ieri, nella conferenza-stampa, il presidente dell'Iri aveva detto esplicitamente che una collaborazione fra Alfa-Sud ed aziende straniere nel campo commerciale dovrebbe essere autorizzata dall'autorità politica (Comitato dei ministri per la programmazione), facendo intendere che Viri si orienta verso una collaborazione con aziende nazionali. Nell'intervista a L'Espresso, egli ricorda che già in passato Alfa Romeo e Fiat hanno « sperimentato alcuni accordi specifici, per esempio per vendite di automobili sui mercati esteri ». Ma « si può fare, volendo, molto di più. Si può creare una rete commerciale comune per le vendite e per l'assistenza alla clientela su alcuni mercati esteri. Si potrebbe persino pensare ad accordi per una ripartizione dei vari tipi di cilindrata, ma qui si entra in un campo molto più delicato che presuppone un accordo assai stretto tra i due gruppi ». Petrilli risponde quindi alle riserve, formulate da varie parti e soprattutto dal ministero dell'Industria, sull'esattezza delle previsioni Iri secondo le quali lo spazio per la produzione dell'Alfa-Sud sarà assicurato fondamentalmente dalla riduzione a 10 anni della vita media delle automobili in Italia intorno al 1980. « Sono mesi che studiamo questi problemi — dichiara il presidente dell'Iri — e le obiezioni che ci sono state opposte non hanno modificato le nostre convinzioni. L'abbassamento della vita media dell'automobile è una tendenza naturale, inevitabile. Si potrà discutere se saranno nove anni o undici quelli della vita media d'una vettura, ma questo non sposta molto il problema, perché le nostre previsioni sono state formulate in modo molto flessibile e con margini di riserva. Abbiamo sottovalutato le esportazioni, abbiamo sottovalutato l'aumento della domanda dei consumatori, proprio perché vogliamo essere prudenti. Ma lo spazio c'è e il governo se n'è convinto dopo aver dato la massima attenzione anche alle obiezioni contrarie ». «D'altra parte — conclude Petrilli — non è affatto detto che la concorrenza tra noi e la Fiat non possa modificare l'attuale ripartizione del mercato. Se i nostri modelli incontreranno il favore del pubblico più di quelli della Fiat, noi venderemo ancor più del previsto e la Fiat venderà meno. Oppure potrà accadere il contrario. E' una concorrenza aperta nella quale bisogna battersi con le armi della concorrenza: la qualità, i prezzi, la rete commerciale. Tutto ciò fa parte dei rischi connessi ad ogni tipo di impresa. Ma comunque concorrenza ci sarà, anche se mitigata da possibili accordi. Ed è utile che finalmente, nel settore automobilistico, concorrenza ci sia. E' utile per i consumatori, è utile per noi e. vorrei dire, è utile anche per la Fiat ». f. d. 1.
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