Saragat concede tredici decorazioni a partigiani che lottarono in Piemonte

Saragat concede tredici decorazioni a partigiani che lottarono in Piemonte Il decreto pubblicato sulla z Gazzetta Ufficiale > Saragat concede tredici decorazioni a partigiani che lottarono in Piemonte Le medaglie di bronzo e le croci assegnate per le valorose azioni compiute dal '43 al '45 - Fra gli insigniti due donne : rischiarono più volte la vita per portare messaggi e nascondere i perseguitati (Nostro servizio particolare) Roma, 2 agosto. Tredici decorazioni al valore per attività partigiana sono state concesse dal Presidente della Repubblica Saragat a partigiani provenienti dal Piemonte e da altre località d'Italia che hanno combattuto per la causa della libertà nella regione. Il relativo decreto, pubblicato sulla « Gazzetta Ufficiale» di oggi, elenca i nomi del decorati con accanto la motivazione. MEDAGLIE DI BRONZO Selvo Giovanni Andrea, ci. 1921, da Mocchie di Condove (Torino). Partigiano di non comune coraggio, partecipava con slancio e freddo sprezzo del pericolo a numerose azioni. Ferito nel corso di un duro combattimento contro soverchianti forze avversarie sostenute da fuoco di artiglieria, si rifiutava di recarsi al posto di soccorso e col suo eroico esempio e l'abile impiego della sua mitragliatrice contribuiva efficacemente al buon esito dell'azione. Mocchie di Condove (Torino), 10 aprile 1945. Taragna Luigi Giuseppe, ci. 1921, da Torino. Partecipava instancabilmente alla lotta partigiana durante tutto il periodo di occupazione, mettendo in luce, in varie occasioni, le sue doti di intelligente organizzatore e di entusiasta trascinatore di uomini. Con grande ardimento compiva numerosi atti di sabotaggio infliggendo al nemico danni rilevanti. Piemonte, settembre 1943-aprile 1945. Vanossi Giuseppe, ci. 1920, da Chi a verni a (Sondrio). Al comando di ima grossa formazione partigiana metteva in luce bellissime doti di tenacia e di spirito organizzativo. Nel corso di violenti rastrellamenti nemici trascinava i propri dipendenti in ardite azioni di retroguardia e ih periodo invernale riusciva a riorganizzare in alta montagna una brigata duramente provata, facendo sempre rifulgere coraggio, abnegazione e incrollabile fede nella causa della libertà. Val Chisone - Cumiana - Alta Val Susa, giugno 1944-aprile 1945. Veroni Masin Alfredo, ci. 1897, da Tromello (Pavia). Valoroso ufficiale superiore di cavalleria, sorpreso dall'armistizio in territorio occupato dal nemico, creava con abile, tenace e rischioso lavoro una efficiente rete in formativa riuscendo a farne ima valida arma contro l'avversario nonostante 1 pericoli e le difficoltà costituite dall'accanita caccia con cui venivano braccati i membri dell'organizzazione. Italia settentrionale, gennaio 1944maggio 1945. Verri Domenico Giovanni. ci. 1925, da Borgaro Torinese (Torino). Comandante di una formazione partigiana, si distingueva in numerosi scon tri per calma, capacità e ardimento. Attaccato di sorpresa da numerosi avversari e ferito, non si perdeva d'animo ma reagiva fulmineamen te col fuoco del suo mitra abbattendo tre degli aggressori e mettendo gli altri in fuga. Strevi (Alessandria), 10 febbraio 1945. Zoppali Bruno, ci. 1914, da Benevento. Vice comandante di una brigata partigiana, si distingueva per le sue qualità di animatore e combattente. Nella giornata conclusiva della lotta di liberazio ne, in assenza del comandati te ideava e guidava un attacco notturno contro una poderosa autocolonna di retroguardia nemica in transito nella sua zona. Nel corso della violenta reazione avversaria, si esponeva ai più gravi pericoli lanciandosi ripetutamente con bombe a mano a brevissima distanza dal nemico, dimostrando capacità, ardimento e fiero animo di combattente. Santuario di Vicoforte, Mondovì (Cuneo) 28 aprile 1945. CROCI AL VALORE Chinotti Domenica in Mi chelone, nata il 3 giugno 1910 a Nave (Brescia). Don na dotata di fervido patriottismo, partecipava volontà riamente alla lotta partigiana come staffetta, distinguendosi particolarmente nel corso di un duro combattimento durante il quale, attraversan do più volte zone intensamente battute dalle artiglierie nemiche, riusciva a portare a destinazione importanti messaggi che ebbero effetto determinante sul vitto rioso esito dell'operazione. Basso Canavese, settembre 1943-aprile 1945. Rignon Irene in Provana di Collegno, nata il 4-7-1914 a Torino. Dotata di alti sentimenti e di fervido patriottismo, con tribuiva validamente alla lotta clandestina contro le forze 41 occupazione, mettendo cldtgpla con grave rischio personale la sua casa a disposizione dei perseguitati, dei combattenti e dei partigiani. Nei giorni dell'insurrezione, si prodigava generosamente nell'opera di assistenza ai feriti accorrendo intrepidamente con l'autoambulanza dove più violenta infierijja la mischia. Torino, autunno 1943primavera 1945. Rolando Sergio, ci. 1925, da Tortona (Alessandria). Malgrado la giovane età, entrava nelle formazioni partigiane distinguendosi per coraggio e sprezzo del pericolo. Nel corso di un violento combattimento, noncurante della superiorità in uomini e mezzi dell'avversario, animosamente lo attaccava, respingendolo. Rimasto ferito, continuava nell'azione fino al suo termine. Castellino Tanaro, 1" aprile 1944. Sofflantino Elvio, ci. 1913, da Genova. Combattente par¬ tigiano di pura fede si distingueva in numerose azioni per doti di coraggio e freddo sprezzo del pericolo. Catturato e gravemente ferito durante una rischiosa missione, sopportava stoicamente maltrattamenti e duri mesi di carcere sotto la minaccia della pena di morte senza mai tradire la causa della libertà, sino alla Liberazione. Bruno (Asti)-Genova, 1" maggio 1944-aprile 1945. Tagliaferro Natalino Carlo, ci. 1916, da Pecetto Torinese (Torino). Militare in servizio di leva, fu tra 1 primi, dopo l'armistizio, a costituire le formazioni partigiane nella sua zona, agendo con esse in numerose azioni. Nel corso di un violento attacco nemico conteneva validamente, con pochi volontari, l'irruenza avversaria, dando cosi la possibilità al grosso del reparto di ripiegare su posizioni più idonee. Valle Susa (Torino), 2 marzo 1945. Vassoney Natale, ci. 1917, da Champorcher (Aosta). Valoroso sottufficiale dell'esercito, entrava volontariamente nelle forze partigiane, distinguendosi per capacità organizzativa e spirito aggressivo. In occasione di un attacco ad un forte presidio avversarlo contribuiva arditamente all'occupazione di una stazione ferroviaria ed alla cattura di prigionieri e materiali. Pont St-Martin (Aosta), 27 aprile 1945. Veduti Melchior Romualdo, ci. 1924, da Fossano (Cuneo). Vice comandante di una formazione partigiana, teneva alto, in lunghi mesi di lotta contro un avversario superiore in uomini e mezzi, lo spirito combattivo dei suoi compagni dando esempio di ardimento e completa dedizióne alla causa della libertà. Piemonte, marzo 1944 - aprile 1945. m. b.