De Gaulle possiede ancora tutte le facoltà intellettuali? di Sandro Volta
De Gaulle possiede ancora tutte le facoltà intellettuali? Un dubbio che tormenta ì francesi De Gaulle possiede ancora tutte le facoltà intellettuali? «Nouvei Qbservateur» scrive che la domanda assilla anche H governo: «Un ministro si è chiesto che cosa è successo al Generale, un altro ha parlato di catastrofe» - Tuttavia, secondo il settimanale, «sbaglia chi attribuisce a senilità la condotta di De Gaulle. Questi mulini a vento si manifestano con il potere personale » (Dal nostro corrispondente) ^ Parigi,. 2 agosto. Nel numero uscito òggi del settimanale Le Nouvei Observateur, viene affrontato con la maggior franchezza e con una obiettività spoglia di ogni influenza polemica, un dubbio che ossessiona quasi tutti i francesi: «Il generale De Gaulle è ancora nel pieno possesso di quelle facoltà intellettuali che guidarono la sua lucidissima azione politica nel passato?». Nei giornali francesi, questo dubbio viene accennato soltanto per sottintesi, mentre invece non pochi organi, esteri fra i più autorevoli, lo hanno espresso nella forma più chiara, èd anche con una certa brutalità. Secondo Le Nouvei Observateur, l'inquietante dubbio assilla anche i ministri. « Negli ambienti governativi — scrive — non c'è nessuno che non si interroghi sulle capacità intellettuali del generale. Si incontra un membro dell'entourage, ed egli mette le mani avanti prevenendo la domanda: "Sta molto bene", dice, prima che gli sia stato chiesto qualcosa. Eppure, si sa che un ministro ha parlato di catastrofe, che un altro è ansioso, ed un terzo si chiede che cosa gli è preso ». Il settimanale, pur essendo uno dei più vivaci organi dell'opposizione, afferma lealmente che « coloro che attribuiscono alla senilità il comportamento del generale nell'affare canadese, si sbagliano». Tutto era infatti calcolato e premeditato con assoluta lucidità da De Gaulle e l'escalation compiuta dai suoi primi discorsi pronunziati subito dopo lo sbarco nel Quebec, fino alla dichiarazione del Consiglio dei ministri di lunedì, dimostra la esistenza di un piano politico perfettamente coerente. Rimane, tuttavia, la difficoltà di indovinare il senso di quel piano, di scoprirne i moventi reconditi. A questo proposito, Le Nouvei Observateur afferma: « Questi mulini a vento non sono quelli della senilità. Si manifestano con l'accentuazione del potere personale, con lo sviluppo dell'arbitrio, con le decisioni prese senza consultare nessuno (poteri speciali, Israele, Canada), con un giudizio emanato soltanto in funzione di ciò che egli crede dovrà riconoscergli la storia. Non è il declino, è l'ascensione ». Bisogna d'altra parte registrare che, dopo qualche giorno di incertezza, dalla quale sembrava manifestarsi un certo smarrimento, gli ambienti ufficiali gollisti sono ritornati a dare il loro incondizionato sostegno al generale. Il segretario nazionale dellTJ.NJì. (Unione Nuova Repubblica), Jean Charbonnel, ha pubblicato «na dichiarazione nella quale afferma: «I sentimenti espressi da alcuni non sono, nei loro stessi eccessi, (Utro che la manifestazione ai un antigollismo ossessivo e malsano, che ha trovato negli avvenimenti del 23 e 24 luglio l'occasione di un comodo sfogo. Non c'è dubbio-che i francesi, meglio informati della situazione dei lorp fratelli del Canada, non tarderanno a comprendere che ancora una volta, come neWaffare del Medio Oriente, il generale De Gaulle ha veduto giusto e lontano ». j Per contro, il presidente del gruppo parlamentare della Federazione della sinistra, Gaston Defferre, ha scritto nel Provencal' di Marsiglia: «Il generale 'iDe Gaulle si è messo, ed ha messo la Francia, in una situazione ridicola. Cerca ora/dì salvare la faccia con un comunicato in cui il ridicolo si contende con l'assurdo ». ( Sandro Volta Il gen. De Gaulle ad una conferenza stampa (Tel. A.P.]
Persone citate: De Gaulle, Gaston Defferre, Gaulle, Jean Charbonnel
Luoghi citati: Canada, Francia, Israele, Marsiglia, Medio Oriente, Parigi
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