Passuello si afferma nei «Giro del Ticino»

Passuello si afferma nei «Giro del Ticino» A Lugano dominio dei ciclisti italiani Passuello si afferma nei «Giro del Ticino» Il gregario di Motta solo al traguardo, con 3'30" su Bitossi e 3'44" sul gruppo - Anquetil costretto al ritiro da una caduta, fortunatamente senza gravi conseguenze (Nostro servizio particolare) \ Lugano, 1 agosto. Adriano Passuello, compagno di squadra di Gianni Motta e del campione d'Italia Balmamion, ha vinto oggi per distacco il Giro del Ticino, precedendo di 3'30" Bitossi e di 3'44" il gruppo regolato in volata da Zandegù. Il venticinquenne ciclista varesino che corre pei a Molteni, è stato in fuga per circa 130 chilometri, ed il suo « capitano » Motta, come già aveva fatto domenica scorsa in Toscana a vantaggio di Balmamion, si è trasformato in un gregario di eccezione e, rinfoderando ogni ambizione personale in omaggio al gioco di squadra, ha protetto abilmente l'offensiva del compagno scoraggiando ogni reazione da parte del plotone. La serie di successi della Molteni dunque, continua. La squadra di Arcore, diretta da Giorgio Albani, aveva incominciato col vincere il Giro della Svizzera in giugno con Motta ed ha poi seguitato affermandosi con Pifferi, Fornoni e De Pra in prove minori e conquistando domenica scorsa — per la quarta volta consecutiva — la maglia tricolore per merito di Franco Balmamion. Per Passuello, vincitore di oggi a Lugano, questa è la seconda affermazione da professionista, avendo egli al suo attivo anche un successo di tappa nel Giro della Catalógna. Al Giro del Ticino era presente anche Jacques Anquetil. L'anziano fuoriclasse francese ha però dovuto ritirarsi in circostanze piuttosto drammatiche, che solo per una fortunata combinazione non hanno avuto gravi conseguenze. Nel corso del quarto giro — la prova si svolgeva su un circuito da ripetere più volte — Anquetil ha abbordato male una curva in discesa ed ha urtato con la pedivella della bicicletta nel marciapiede. Jacques ha fatto un pauroso volo, riportando fortunatamente soltanto abrasioni al gomito e alla gamba destra, ma nell'incidente la bicicletta ha riportato danni irreparabili, tanto da obbligare praticamente il campione francese ad abbandonare la corsa. Passuello, come si è detto, è rimasto in fuga per 130 chilometri circa, dapprima in compagnia di Ritter (che era scattato per primo) e di Beraldo, poi da solo. Il terzetto guidato dal varesino, aveva due minuti di vantaggio sul gruppo dopo 70 chilometri di corsa e tale vantaggio è andato progressivamente aumentando fino a superare i cinque minuti. Alle porte di Lugano, prima di iniziare il circuito finale di Pregassona (anello di nove chilometri da ripetere sei volte) l'andatura di Passuello faceva cedere Beraldo, mentre nel primo giro si arrendeva anche Ritter. A due giri dalla fine, Bitossi, nel gruppo, tentava un contrattacco, ma Motta, che aveva inesorabilmente controllato ogni tentativo, lo riprendeva. Il toscano ritentava una seconda volta, riuscendo a sganciarsi dal plotone e a conquistare in solitudine la piazza d'onore. Il gruppo, in cui figuravano anche Altig e Adorni, è stato regolato in volata — come si è detto — da Dino Zandegù davanti a Motta. g- P- g. Ordine d'arrivo: 1. Passuello (Molteni) km. 194 in 4 ore 54', alla media di km. 40,075; 2. Bitossi a 3'30"; 3. Zandegù a 3'44"; 4. Motta; 5. Schleck; 6. Adorni; 7. Altig; 8. Cribiori; 9. Casalini; 10. Ruegg, tutti col tempo di Zandegù. Passuello verso il traguardo

Luoghi citati: Arcore, Lugano, Svizzera, Toscana