Fiori e spumante per festeggiare una vispa biellese centenaria di Giorgio Lunt

Fiori e spumante per festeggiare una vispa biellese centenaria umilimi i mimi lllllMiiiliiillllilMliliMiMiMiiiliMil illuminimi iiiiiiiiiiiiiifiillftilllllllllitlllllllllllllllllltlllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllltllllllllfllllllllllltllllllllllllllllllllllllllilllllltllllllllllllllltllllllll CC orina Mariella di Curino compie cento anni 99 Fiori e spumante per festeggiare una vispa biellese centenaria Manetta Demarchi ha simpaticamente ricordato all'inviato di «Specchio dei tempi» la sua giovinezza - Si sposò a 18 anni ed ebbe sette figli - Cinque sono vivi: il più anziano ha 80 anni, il più giovane 67 - Ora è attorniata da undici nipoti e 33 pronipoti (Dal nostro inviato speciale) Vercelli, 1 agosto. « Specchio dei tempi » ha pubblicato starnane la lettera di « uno dei tariti nipoti di nonna Marietta ». Era un gentile invito a recarci a Curino Biellese per conoscere la decano del paese. Manetta Demarchi vedova Chioc- chetti, che domani compie cento anni. Alla lettera èra allegato l'albero genealogico della famiglia: forse avremmo dovuto portare con noi un ragioniere, perché i figli, i nipoti e pronipoti della vegliardo basterebbero a riempire da soli un vagone ferroviario. Marietta Demarchi è nata a Curino, non se ne è mai allontanata salvo per qualche breve parentesi a Martìgny, in Svizzera, dove risiede la primogenita col suo folto gruppo di discendenti. Vediamo un po' di raccapezzarci, con l'aiuto della centenaria, sul numero dei congiunti che domani festeggeranno — di presenza o in ispirilo — la lieta ricorrenza. « Sono nata il 2 agosto del 1867 — spiega, con la vocina incrinata dall'età, ma senza intoppi della memoria —, mi sono sposata a diciott'anni. Ho messo al mondo sette figli. Uno è morto dopo poche settimane, un altro è deceduto in America a 69 anni. Mi restano Angiolina, di 80 anni, Giuseppe di 78, Giovanni di 75, Flavio di 71 e Pierina, di 67. Poi ci sono unj dici nipoti e trentatré proni¬ poti ». Sommando l'età di « nonna Marietta » e dei figli superstiti, si arriva a 471 anni: un primato che poche, famiglie, in; tutta Italia, possono eguagliare. Curino mezzo secolo fa era ancora un centro popoloso: 5000 abitanti, la maggior parte dei quali emigravano nei vari continenti in cerca di fortuna, e quasi tutti riuscivano a raggiungerla. Oggi la popolazione è ridotta a meno della quinta parte, i giovani non vanno più in Africa, in America, in Svizzera o in Francia perché trovano lavoro nelle industrie tessili del Biellese. « Nonna Marietta » ha sempre preferito vivere all'ombra del suo campanile, aiutando il marito — morto nel 1949, alle soglie dei novantanni — che commerciava in frutta, verdura e cereali. Era l'epoca in cui l'unico mezzo di trasporto consisteva nel carro trainato dal cavallo, e i coniugi Chiocchetti rifornivano dei loro prodotti l'intero circondario. Nei ritagli di tempo, la signora Marietta non esitava ad impugnare la zappa per coltivare la terra. La sua ricetta per campare fino a cento anni? E' quella della gente semplice, all'antica: « Mangiare e bere, lavorare, non arrabbiarsi e soprattutto non prendere "ciucche" ». Vale a dire, non superare i limiti della moderazione. Non le occorre uno sforzo, per ricordarsi del viaggio di nozze: da Curino a Brusnengo (che dista pochi chilometri) e ritorno nella stessa giornata. Fino a novant'anni Marietta percorreva a piedi il paio di chilometri dalla frazione al capoluogo, per assistere alla Messa. Dal settembre scorso, purtroppo, non può più uscire né sfaccendare come vorrebbe. E' scivolata in camera, fratturandosi un femore. Per la smania di muoversi prima del tempo prescrittole dal medico, ha finito col rompersi anche il bacino. Ma non c'è verso di farla stare a riposo: scende da sola dal letto, o si fa sorreggere dai familiari, per trascorrere i pomeriggi sul balcone o nel salotto, dove legge, rammenda, confeziona calze e rievoca la gioventù. Domani ai figli Giovanni e Flavio, alla figlia Pierina e agli altri parenti che risiedono a Curino si uniranno la primogenita con i suoi familiari, in arrivo dalla Svizzera. Mancherà soltanto il figlio Giuseppe, che vive a Detroit. Scortata dal sindaco, dal parroco e da molti compaesani, la centenaria andrà a pranzo in un albergo. ì Quando le hanno comunicato il programma dei festeggiamenti, « nonna Marietta » ha risposto: « D'accordo, ma il pranzo voglio offrirlo io. Con 500 lire sono sicura di fare bella figura ». In tema di quattrini non è aggiornata: pensa dì vivere ancora nel passato remoto, quando un pranzo . coi flocchi costava tre tire. Ha approvato' anche il menu: antipasti, pollo in gelatina, ravioli in brodo, medaglioni di vitello, macedonia di frutta, torta e caffè « Troppa roba — ha obiettato —, comunque voglio assaggiare un po' di tutto. Adesso che compio cento an ni, posso anche fare uno strappo alla regola ». Insieme agli auguri che il secolo rappresenti non un traguardo, ma soltanto una tappa nel lungo cammino della longevità, «Specchio dei tempi» ha offerto alla simpatica « nonna Marietta » un mazzo di fiori e una dozzina di bottiglie di spumante. Il piccolo dono l'ha colmata di gioia. « Domani le stapperemo per il brindisi — ha detto —, ma un paio di queste bottiglie voglio conservarle per l'anno venturo. Sento che mi porteranno fortuna ». Giorgio Lunt La centenaria Manetta Demarchi ieri a Curino Biellese con una pronipote

Persone citate: Chiocchetti, Manetta, Marietta Demarchi, Nonna Marietta