L'intervento di Fanfani alla Conferenza sul disarmo

L'intervento di Fanfani alla Conferenza sul disarmo L'intervento di Fanfani alla Conferenza sul disarmo (Nostro servizio particolare) Ginevra, 1 agosto. La seduta plenaria della Conferenza per il disarmo è stata dominata oggi da. un inatteso intervento di Fanfani, giunto stamane a Ginevra. Soltanto pochi minuti prima dall'inizio della riunione s'è diffusa la notizia della presenza del ministro degli Esteri italiano. Fanfani nel suo discorso ha illustrato un piano tendente a favorire la messa a punto di un accordo sulla non proliferazione nucleare. Il progetto mira inoltre ad accelerare lo sviluppo dèi,«terzo mondo». Ed ecco in breve il progetto. L'Italia propone che i Paesi nucleari rinuncino ad una parte del loro materiale fissile, cedendolo ai Paesi non nucleari, per usi pacifici. La cessione dovrebbe avvenire dietro pagamento di un prezzo ridotto; allo scopo di contribuire allo sviluppo dei Paesi meno progrediti, una quota di tale prezzo verrebbe versata al fondo dell'Onu per il progresso economicosociale. «L'accoglimento della proposta italiana — ha detto Fanfani — costituirebbe un gesto di buona volontà in materia di disarmo da parte delle Potenze nucleari. in quanto esse si dimostrerebbero disposte a rinunciare ad una parte del loro materiale fissile, imponendo cosi un freno, sia pure modesto, al continuo incremento del loro potenziale nucleare, a scopi militari. I Paesi nucleari offrirebbero nel contempo una contropartita ai Paesi non nucleari, devolvendo ad essi il materiale fissile per usi pacifici ad un prezzo di favore, incoraggiando misure concrete per il superamento di quel divario tecnologico che è stato oggetto nel '66 di una precisa proposta del governo italiano ». Fanfani ha ribadito la ferma intenzióne dell'Italia di concludere un accordo contro la proliferazione atomica. La politica del governo italiano in questo settore — ha detto il ministro — tende . ormai da anni a favorire la stipulazione d'un trattato che nella sua ideale perfezione dovrebbe fondarsi su un equilibrio di obblighi e di responsabilità senza comportare discriminazioni, tranne quelle di jatto, connèsse alla situazio¬ ne attuale. In particolare un trattato ideale di non diffusione dovrebbe tutelare la sicurezza dei Paesi che volontariamente rinunciano alle armi nucleari e riconoscere la legittima irrinunciabile aspirazione di ciascun Paese agli impieghi pacifici dell'energia nucleare e ai progressi tecnologici e industriali che ne derivano. Rievocando queste linee d'un trattato ideale di non proliferazione, Fanfani ha espresso il proprio incoraggiamento verso ulteriori perfezionamenti agii schemi finora elaborati, rinnovando un caldo appello alla ragione e alla concordia d'intenti di tutti. Nell'attesa che possa essere varato a Ginevra il trattato di non proliferazione, Fanfani ha presentato la proposta che abbiamo illustrato. \« Nello stesso spirito — ha detto — che 2 anni or sono mi indusse ad anticipare idee sulla moratoria, oggi vorrei affermare che, proprio per l'importanza che noi attribuiamo al trattato di non proliferazione, al suo equilibrio, alla sua efficacia e al consenso generale che deve sostenerlo, nessuno sforzo deve essere lasciato intentato in questo particolare momento per progredire verso altre misure collaterali di disarmo, specialmente capaci di incoraggiare l'adesione al trattato». Il ministro Fanfani si tratterrà fino a domani a Ginevra. Si è accennato ad una sua eventuale presenza alla riunione plenaria di dopodomani al palazzo dell'Onu, ma non si hanno per ora notizie precise. Tutto dipenderà se Stati Uniti e Urss presenteranno, come si afferma, il comune schema di trattato sulla non disseminazione. 1. f. Il ministro Fanfani ha presentato un progetto italiano ieri alla conferenza di Ginevra (Telefoto Ansa)

Persone citate: Fanfani

Luoghi citati: Ginevra, Italia, Stati Uniti, Urss