La muffa grigia dell'uva ora può essere distrutta di Carlo Rava

La muffa grigia dell'uva ora può essere distrutta NO TE DJ AGRICOLTURA La muffa grigia dell'uva ora può essere distrutta Nella difesa della vite contro le malattie crittogamiche, quelle prodotte da funghi, da due anni ha assunto un particolare interesse la lotta contro la muffa grigia dell'uva, dovuta a un parassita fungino denominato Botrytis cinerea. Nelle ultime due decorse annate i viticultori hanno subito danni sensibili da parte di questo parassita, perché le piogge insistenti che si sono verifi cate verso il termine della vendemmia hanno fatto am muffire molti acini, specie nelle varietà con grappoli serrati, con conseguenti dan ni nella vinificazione e nei prodotti finiti i quali, per molte partite, sono andati soggetti alla « casse ossida sica » cioè si intorbidivano se venivano a contatto del l'aria. Recenti studi e sperimeli tazioni — ci segnala il prof Borzini, direttore dell'Osser vatorio delle malattie delle piante per il Piemonte — hanno dimostrato che il fun¬ go parassita che causa la marcescenza degli acini già si trova sui residui dei fiori, indi sui piccoli acini e poi esplode nel suo sviluppo quando le condizioni ambientali sono favorevoli — umidità — generalmente verso la vendemmia. Finora contro questo parassita il viticultore non faceva nulla, anzi subiva passivamente i danni poiché 1 soliti prodotti a base di zol fo. di sali di rame o di carbammati (tipo Zineb, Zirem, ecc.) non hanno alcun effetto pof'tivo. Si sono invece riscontrati efficaci ed atti a distruggere la Botrytis alcuni composti chimici organici a base di Ftalamidi ci (tipo Captano. SR-406 od Orthocide, tipo Orthophali tan, ecc.); di Sulfanilidici «tipo Euparen); di Tiurami ci (tipo TMTD); di Chino Unici ed altri. Questi prodotti, con denominazioni commerciali piuttosto com plicate, si possono trovare presso i negozi di prodotti antiparassitari e i Consorzi agrari. Nella lotta contro la peronospora di solito i viticultori impiegano i sali di rame e di composti carbamma ti (tipo Zineb) separati o misti con zolfo o polveri bagnabili contro l'oidio, spesso con l'aggiunta di arseniato di piombo, quest'ultimo per combattere la tignola o verme dell'uva. La lotta contro la Botrytis va imperniata sull'impiego di prodotti ad azione specifica e preventiva in due periodi: il primo dall'epoca della fioritura alla formazione del grappolo, il secondo da tale periodo alla vendemmia. Ormai quest'anno siamo già nel secondo stadio per cui è consigliabile fare un trattamento alla fine di luglio e l'altro a metà agosto ed eccezionalmente — in annate molto umide — un terzo quindici giorni dopo e qualora la vendemmia si preveda ritardata. Carlo Rava

Persone citate: Borzini, Chino Unici

Luoghi citati: Piemonte