Ordine di cattura per l'impresario del cantiere dove morirono 3 operai

Ordine di cattura per l'impresario del cantiere dove morirono 3 operai Spiccato ieri sera dalla magistratura Ordine di cattura per l'impresario del cantiere dove morirono 3 operai Dopo il rapporto della polizia sulla sciagura - Un'altra disgrazia sul lavoro: muratore, forse colpito da malore, muore cadendo da un'impalcatura L'autorità giudiziaria ha spiccato ieri ordine di cattura nei confronti -■dell'impresario -Giovanni Fortunati, per la sciagura avvenuta giovedì pomeriggio nel cantière edile di corso Agnelli angolo corso Cosenza. L'accusa è di triplice omicidio colposo pluriaggravato, per la morte dei tre operai rimasti sepolti sotto una frana di cento metri cubi di terreno staccatasi dalle pareti della fossa scavata per le fondamenta di un edificio di 10 piani. L'ordine è stato firmato Ieri a tarda sera dal sostituto procuratore della Repubblica dott. Verusio, che poche ore prima aveva ricevuto 11 rapporto conclusivo sulle indagini condotte dal commissariato di Miraficri. Dalle testimonianze raccolte, sarebbero emerse gravi negligenze a carico dell'impresario, che aveva iniziato i lavori nel cantiere sotto la sua personale responsabilità di capomastro. Sia il progettista dell'edificio, mg. Cannobio, sia l'ing. Candeli, cui erano stati affidati i calcoli per il cemento armato, non sapevano nulla di questi lavori preliminari. L'ingegnere Cannobio avrebbe assunto la direzione dei lavori soltanto quando l'appalto fosse stato perfezionato: «E — ha precisato — con un regolare verbale di consegna ;;. Anche l'ing. Candeli sarebbe dovuto intervenire solo in un secondo tempo: « Non ero interessato professionalmente a questa fase della costruzione — ha detto — né, di conseguenza, ho ritenuto necessario chiedere una consulenza di parte su quanto è accaduto ». L'intervento di un perito e stato invece richiesto dal- l'impresario Fortunati, il quale ha suggerito il nome dell'ing. Castlglia del Politecnico. Questi avrebbe però declinato l'incarico, a causa del numerosi Impegni professionali. Quando è apparso chiaro che le indicazioni di responsabilità ^vergevano .stillai flfiufa,: dgl Foj; tunatl, 11 quale aveva Iniziato 1 lavori di propria iniziativa e, come capomastro, ne aveva assunto la direzione, la magistratura' è subito intervenuta, con la tempestività richiesta dalla gravità della sciagura e dalla costernazione che aveva sollevato negli ambienti del lavoro. — Un altro muratore è morto in un cantiere, durante il lavoro. SI chiamava Vittorio Airaudo, 29 anni, abitante a Villafranca Piemonte in via Piave 23. Si trovava su un'impalcatura, al terzo piano del fabbricato che l'impresa Edìltris sta erigendo in corso Unione Sovietica 423. Probabilmente è stato colto da malore. Verso le 10, mentre stava porgendo ad alcuni compagni i mattoni, è stato visto ondeggiare all'improvviso, come se fosse stato colto da un capogiro, poi precipitare nel vuoto senza un grido. Lo hanno raccolto in fin di vita nel cortile, una dozzina di metri più in basso, e trasportato al Mauriziano: ma è morto sul lettino del Pronto Soccorso, un'ora dopo. 4 1 L'impresario Fortunati

Persone citate: Cannobio, Verusio, Vittorio Airaudo

Luoghi citati: Villafranca Piemonte