Uccise in pretura il nipote con sette colpi di rivoltella

Uccise in pretura il nipote con sette colpi di rivoltella Uccise in pretura il nipote con sette colpi di rivoltella L'uomo, 69 anni, rinviato a giudizio alle Assise di Genova Era giunto da Palmi (Reggio Calabria) per vendicarsi (Dal nostro corrispondente) Genova, 27 luglio. . (d.) Un calabrese di 69 anni, Giuseppe Mariano, è stato rinviato al giudizio della Corte d'Assise di Genova per omicidio volontario premeditato. Il 19 agosto 1965, nell'atrio della pretura di Genova, l'anziano uomo scaricò sette colpi di rivoltella contro il nipote Filippo Mariano, di 36 anni, uccidendolo. Per spiegare questo dramma, bisogna risalire al 1962: il 22 aprile di quell'anno, quattro calabresi, i fratelli Filippo e Antonino Gaglioti, Francesco Rao e Giuseppe Longo, partirono da Genova in auto diretti a Torriglia, una cittadina dell'entroterra. Erano seguiti da una motocicletta sulla quale si trovavano Pasquale Mariano, cognato di Filippo Gaglioti, e Giu¬ seppe Hanumann. Scopo del viaggio era un « regolamento di conti » tra i due cognati. Durante il tragitto, dall'auto partirono improvvisamente alcuni colpi di pistola: raggiunto da due proiettili, Pasquale Mariano, che pilotava la motocicletta, rimase mortalmente ferito, mentre il suo compagno, ferito, riuscì a scampare alla morte gettandosi dalla motocicletta e nascondendosi fra le gole che costeggiano la strada provinciale. Un paio d'ore dopo, Filippo Gaglioti, accompagnato dai suoi tre amici, si costituì ai carabinieri: disse d'essere stato costretto ad uccidere il cognato dato che costui aveva per primo sparato contro l'auto. La versione della legittima difesa venne però smentita da Giuseppe Hanumann e le sue affermazioni trovarono conferma nel corso di un sopralluogo. Al processo i fratelli Gaglioti e Giuseppe Longo ebbero 28 anni; Francesco Rao 24 anni. Gli imputati si appellarono ma nell'attesa del nuovo processo ci fu un colpo di scena: Giuseppe Hanumann, presentatosi al P. M., dichiarò d'aver mentito e venne incriminato per falso. Il processo a carico di Giuseppe Hanumann per falsa testimonianza doveva essere discusso la mattina del 19 agosto 1965. Chi aveva indotto il giovane a cambiare le carte in tavola? Giuseppe Mariano, padre del Pasquale ucciso sulla strada di Torriglia, era convinto che a muovere i fili fosse un suo nipote, Filippo Mariano, che aveva sposato una sorella di Filippo Gaglioti. Accecato dall'ira, l'anziano calabrese, che viveva a Palmi (Reggio Calabria) venne a Genova col proposito di vendicarsi. E, infatti, mezz'ora prima del processo in pretura, Giuseppe Mariano affrontò con la rivoltella il nipote nell'atrio dell'edificio, in via Serra. « Vigliacco! Sei tu il responsabile della morte del mio Pasquale » gli gridò e lo uccise. Giuseppe Mariano, rinviato a giudizio (Telef.)

Luoghi citati: Genova, Palmi, Reggio Calabria, Torriglia