Paolo VI ripercorre nell'antica Efeso i luoghi dove fiori la chiesa primitiva di Francesco Rosso

Paolo VI ripercorre nell'antica Efeso i luoghi dove fiori la chiesa primitiva ministro degli Esteri turco, (che era al suo seguito) un assegno di 40.000 dollari da destinare ai soccorsi per i sinistrati del recente terremoto. Ultima tappa del viaggio di Paolo VI in Turchia è stata Smirne, /"'aeroporto di Smirne, il Papa ha rivolto un messaggio di ringraziaI mento e di saluto al popolo e al governo turchi. Egli ha rivolto altresì un affettuoso saluto ai cattolici di Turchia e in particolare a quelli di Smirne e ha infine *t™~ e soprattutto — espresso la Sua profonda gratitudine a Dio onnipotente, il quale ha guidato i suoi passi in questa terra che fu teatro dell'apostolato di Paolo e delle prime affermazioni conciliari della Chiesa. Il Papa ha d'altra parte riconfermato il desiderio di operare, nello spirito del suo colloquio con il patriarca Athenagoras, per la grande causa dell'unione dei cristiani e per il riawicinamento tra gli uomini e tra le nazioni. L'atteggiamento del Capo dello Stato e del governo turco verso Paolo VI hanno dissipato i malumori e le polemiche della vigilia. I giornali di oggi sono pieni di cronache e di fotografie del Sommo Pontefice e tutti mettono in evidenza l'impegno del Papa nel cercare le strade della pace e scrivono che per la Turchia è un onore essere stata scelta dal Pontefice di Roma come centro da cui può irradiarsi una schiarita nella crisi del Medio Oriente. Non ci sono state le folle assiepate lungo le strade ad. applaudirlo, e Paolo VI non è venuto in Turchia per questo, ma l'accoglienza di questo paese di fede musulmana è stata sinceramente calorosa, anche se non plateale. Coneluso II viaggia adi preghiera e di puee» in Turchia Paolo VI ripercorre nell'antica Efeso i luoghi dove fiori la chiesa primitiva Forse è soltanto una leggenda che la Madonna sia morta in questa cittadina sulPEgeo, ma la località è legata al ricordo di San Giovanni e di San Paolo - Un Concilio, nell'anno 431, vi proclamò la divina maternità della Vergine - Il Papa ha raggiunto Efeso, dopo una breve sosta a Smirne, a bordo di un aereo messo a sua disposizione dal governo - Precedentemente aveva avuto un nuovo, cordialissimo incontro col Presidente turco ed aveva visitato il Patriarca gregoriano - Il rientro a Roma (Dal nostro inviato speciale) Efeso, 26 luglio. Il viaggio del Pontefice in Turchia sta per concludersi in questa serena atmosfera collinare dove, sotto la chiarità del cielo egeo, è la cappella costruita, secondo la tradizione, sul luogo in cui avrebbe vissuto, e sarebbe poi morta, la Madonna. Ma questo aspetto, diciamo mariano, del viaggio di Paolo VI fino ad Efeso, non è dettato dalla convinzione che qui sia vissuta la Madre di Dio, anzi, la maggioranza dei teologi non presta alcuna fede nelle leggende che sono sorte intorno a questo santuario, leggende che hanno fragile consistenza nei Vangeli. « Questa è tua madre » disse Gesù prima di spirare all'evangelista Giovanni indicandogli la Madonna. Poiché Giovanni, sfuggito alla persecuzioni, si rifugiò da Gerusalemme ad Efeso, dove si indica anche il luogo della sua sepol-. tura, alcuni hanno pensato che egli abbia portato con sé anche la madre di Gesù in questa città dell'Egeo. Sulla fragile interpretazione del Vangelo, si è innestala nel secolo scorso la rivelazione di una visionaria tedesca, Caterina Emmerich, che avrebbe descritto come in sogno, e con impressionante esattezza, la casetta di Efeso come la ultima dimora della Madonna. Oggi, sui ruderi di una costruzione del primo secolo dopo Cristo, sorge la cappellina, costruita nel 1891 con uno stile grezzo che ripete un po' le linee dell'architettura popolare di tutto il Mediterraneo meridionale. Ma il viaggio del Pontefice ad.Efeso non è stato determinato, come ho detto, dal desiderio di vedere questa cappellina. Efeso, ha ben altri titoli per avere l'onore della presenza del Pontefice. Qui, nell'anno 431, si tenne un Concilio ecumenico che condannò Nestorio, Patriarca di Costantinopoli, per la sua affermazione che la Madonna era la madre di Cristo, cioè dell'uomo in cui il Piglio si era incarnato come in un tempio. Con la condanna di tale proposizione, il Concilio ecumenico di Efeso stabilì il dogma della maternità divina della Madonna, e per solennizzare l'evento, Sisto III fece costruire a Roma la basilica di Santa Maria Maggiore. Il Papa, quindi, è venuto nella città del Concilio, nella città in cui morì l'evangelista Giovanni, nella città in cui visse, predicò e fu perseguitato San Paolo, che ad Efeso fondò una delle prime chiese cristiane. E', quindi, un viaggio a ritroso nella storia della Chiesa cristiana che Paolo VI ha compiuto recandosi ad Efeso, un gesto che può avere ripercussioni nell'opera: ecumenica che egli ha intrapreso perché, oltre ad avvicinarsi ad Atenagora ed agli ortodossi, - egli tende la mano anche ai monofisiti, gli scismatici sorti dopo la condanna di Nestorio e rifugiatisi poi in Persia, da dove incominciarono la evangelizzazione in Asia centrale, in India ed in Cina durante il Medio Evo. La secónda giornata del Pontefice in Turchia è incominciata all'alba, alle 7,30, con una Messa celebrata nella chiesa cattolica di Sant'Antonio alla presenza delle sole gerarchie ecclesiastiche che lo hanno accompagnato nel viaggio. Un'ora dopo egli ha fatto visita al i ;.rriarca gregoriano, col qu:i!o si è intrattenuto in breve colloquio Quindi è tornato alla sede della Nunziatura apostolica da dove alle dieci è partito per recarsi all'aeroporto di Istanbul. Qui era ad attenderlo il Capo dello Stato turco Cevdet Sunay accompagnato da quasi tutti i ministri. Brevi allocuzioni e scambi di cortesi saluti dopo l'esecuzione degli inni pontificio e turco, ultime strette di mano, ultimi gesti benedicenti verso la folla che si assiepava sulle terrazze dell'aeroporto e lo applaudiva, ed il Papa è salito sull'arco ohe il governo tur- Paolo VI parla alla folla durante la visita alla chiesa della Madonna ad Efeso (Telefoto Associated Press] co ha messo a sua disposizione (un quadrimotore Viscount) appositamente attrezzato perché il Pontefice potesse fare colazione con un certo conforto. Il Papa è giunto ad Efeso nel pomeriggio ed ha subito cominciato la visita dei Luoghi Santi secondo il denso programma della giornata. Dopo un lungo giro a piedi attraverso le rovine della città, il Papa si è recato a visitare la casa dove la Madonna avrebbe trascorso gli ultimi anni: lì gli è stata offerta, in una coppa d'argento, l'acqua di una fonte prossima alla casa e che, secondo la tradizione, avrebbe virtù curative. E' stata quindi la volta della «Basilica delle due Chiese », ove si tenne il famoso Concilio del 431, quello che, fra le altre cose, sanzionò il dogma della maternità divina di Maria. Qui il Papa ha parlato dinanzi all'altare della Basilica accennando al suo incontro di ieri con Athenagoras, ((padre di tutte le Chiese ortodosse ». Nella sua allocuzione Pao- V L uà aiiciiuatO Ul vuici pronunciare parole di carità, di pace e di consolazione. « Nella Sua misericordia, ha detto il Papa, l'Onnipotente ci ha consentito, all'inizio dell'anno della Fede, di far visita ai luoghi dove si riunirono i Padri e i Dottori della Chiesa col fine di rendere testimonianza alle verità fondamentali della rivelazione operata da Dio attraverso suo figlio, Gesù Cristo ». Il Papa ha ricordato quindi i Concilii di Nicea, Costantinopoli affermando che gli Apostoli lottarono «per mantenere l'unità nella verità e nella carità, conformemente alle pa¬ role dell'epistola indirizzata da San Paolo ai Cristiani di Efeso ». Dopo aver espresso la certezza che «il Signore sarà sempre con la sua Chiesa, come fu al fianco di quei primi cristiani ». il Pontefice ha auspicato sui cattolici di Efeso sulla gerarchia e sul clero le più abbondanti benedizioni di Dio, per l'intercessione della Vergine Maria la quale, proprio in questa città, in occasione del terzo Concilio, venne acclamata Madre di Dio. Alla fine della allocuzione Paolo VI ha confermato la comune volontà, sua e di Athenagoras « di far progredire il dialogo » ad onta delle divergenze tuttora esistenti. Il Papa ha quindi -rivolto un messaggio ai cristiani non cattolici. « Anche a voi, cari fratelli in Cristo — ha detto, -*noi desideriamo esprimere la nostra stima e il nostro amore fraterno. Con pieno rispetto per i vostri costu¬ mi e per le legittime tradizioni; e desideriamo altresì dichiarare la nostra volontà di mandare innanzi il dialogo della verità nell'amore. « Possano i- successori degli Apostoli "Ottenere attraverso la intercessione dei santi Padri della Chiesa la venuta del giorno, tanto desiderato, quando tutti noi saremo uniti nella celebrazione dell'Eucarestia». Prima di lasciare Efeso, il Papa ha consegnato al Francesco Rosso