Il «Financial Times» attacca l'Austria per l'Alto Adige

Il «Financial Times» attacca l'Austria per l'Alto Adige Il «Financial Times» attacca l'Austria per l'Alto Adige L'autorevole giornale inglese definisce « goffa e dilettantistica » la diplomazia di Vienna - Il governo austriaco (secondo il quotidiano) ha compiuto troppi errori: il più grave è la tolleranza verso i terroristi (Dal nostro corrispondente) Londra. 25 luglio. Un lungo articolo da Vienna sul Financial Times critica oggi severamente il governo austriaco e definisce « goffa e dilettantistica» la sua diplomazia. Come conseguenza dei molti errori degli ultimi anni, Vienna sì trova adesso in pessimi rapporti con Roma e sotto la minaccia italiana di bloccare la sua ri- chiesta di associazione al Mercato comune. Non basta, Il cancelliere Josef Klaus, benché ansioso di risolvere la controversia con Roma, corre il rischio di attacchi da parte dei socialisti, dell'estrema destra e dei leaders tirolesi. Il futuro del vice-cancelliere Fritz Bock è adesso « incerto »: e « capro espiatorio » di tutti questi sbagli sarà probabilment' H ministro degli Esteri Tonate. Il giornalista inglese nella capitale austriaca dice che «quanto sta avvenendo conferma i peggiori timori dei pessimisti viennesi». Il governo Klaus ha « valutato erroneamente» il quadro nazionale e internazionale e, così facendo, ha ottenuto il « disastroso » risultato di «legare assieme» i due principali problemi di politica estera: associazione ai Sei e Alto Adige. Le relazioni con l'Italia «sfanno deteriorandosi rapidamente» e i negoziati sull'Alto Adige «sono più impantanati che mai ». Il Financial Times afferma: «Ogniqualvolta è in vista un compromesso accettabile ad entrambe le parti, estremisti austriaci neo-nazisti commettono gravi violenze in Italia e tornano poi nel Tiralo Settentrionale ». In altre parole, si rifugiano in Austria. Il giornale illustra le trattative austro - italiane, sottolineando che, finalmente, dopo quattro anni, «i capi politici della minoranza di lingua tedesca approvarono nel marzo '67 le concessioni offerte da Roma». Essi vogliono però che tali concessioni «stano sottoposte a qualche forma di garanzia internazionale» e la richiesta «è stata fermamente respinta » dall'Italia. Il Financial Times insiste sulle manovre che già compiono gli estremisti «per distruggere ogni speranza di compromesso ». Oltre alle violenze, diffondono voci di colloqui segreti austro-italiani. Che Vienna possa fare qualcosa per impedire le attività di questi neo-nazisti lo dimostra la prontezza con cui reparti austriaci si sono schierati sulle Alpi non appena l'Italia ha minacciato di bloccare le trattative fra l'Austria e i Sei del Mec. confinaria ma non è risultato alcun indizio utile. I militari austriaci dislocati nelle vicinanze assicurano di non avere neppure udito colpi d'arma da fuoco. Eppure le prove ci sono (a parte il militare ferito). Un colonnello degli alpini — a quanto informa l'Apa da Innsbruck — ha condotto i membri di una commissione di inchiesta austriaca sul posto dell'incidente e mostrato loro a pochi centimetri da un bunker i segni lasciati dalla raffica: 11 nitidi buchetti corrispondenti a altrettanti colpi sparati a ventaglio da un fucile mitragliatore, b. t. GIULIO DE BENEDETTI

Persone citate: Fritz Bock, Josef Klaus