Rinviati (per ora) i licenziamenti ai Cantieri navali di Pietra Ligure

Rinviati (per ora) i licenziamenti ai Cantieri navali di Pietra Ligure La grave arisi industriala dal Savonese Rinviati (per ora) i licenziamenti ai Cantieri navali di Pietra Ligure Il provvedimento sino al primo agosto - I «Camed» danno lavoro a trecento persone Oggi si discute sulla situazione delle «Officine Meccaniche Savonesi» che hanno già licenziato i 200 dipendenti - Polemiche in Consiglio comunale - Urgente un intervento del Governo (Dal nostro corrispondente) Savona, 25 luglio. « I cittadini di Savona e della provincia sono ormai giunti al limite di ogni resistenza e pertanto non è più dilazionabile l'intervento del governo ». Questo brano, tratto dall'ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri sera, e votato all'unanimità dai consiglieri, rispecchia in tutta la sua drammaticità la situazione dell'industria savonese, che dopo aver conosciuto anni di grande splendore, sta ora spegnendosi a poco a poco. ( Questi sono giorni agitati per Savona. In pratica si sta decidendo della sua sorte. E mentre i consiglieri comunali discutevano, in una riunione in Prefettura si riusciva a far sospendere il licenziamento dei trecento dipendenti dei Cantieri del Mediterraneo di Pietra Ligure, rinviandoli al primo agosto. Inoltre nella giornata di domani, presso la sede dell'Unione Industriale di Savona, verrà esaminata la situazione delle « Officine Meccaniche Savonesi » i cui dipendenti, circa 200, sono già stati licenziati qualche tempo fa. La riunione del Consiglio comunale è stata forse la più burrascosa di questi ultimi anni: si avvertiva che i prossimi giorni potevano essere decisivi per l'attività industriale della città e della provincia, per cui tutte le forze cittadine hanno lasciato da parte le rivalità politiche per uno sforzo comune, nell'intento di cercare di superare la crisi. La riunione del Consiglio comunale aveva avuto un inizio drammatico: sui volti del sindaco, degli assessori e dei consiglieri si vedevano chiaramente i segni della preoccupazione per le difficoltà del momento e per le sorti della città. Oltre le transenne si accalcava un pubblico inconsueto: in maggior parte erano uomini dai volti sudati e dallo sguardo duro, operai recentemente licenziati dalla Servettaz-Basevi, dalla Baibontin, dai « Camed », dalle Officine Meccaniche Savonesi; gente che era presente alla riunione nella speranza di sentire qualche parola nuova, confortante e non le solite dichiarazioni di officine con i battenti chiusi, di licenziamenti, di società fallite. Le persone che non avevano trovato posto nell'aula gremivano l'atrio e le scale del palazzo comunale. Di fronte a questo pubblico, tutti i componenti del Consiglio sembravano investiti di una nuova e più pesante responsabilità. E per questo la battaglia verbale fra i consiglieri non poteva mancare di essere accesa e di toccare a volte toni assai aspri. Tutti sentivano che si doveva passare senza indugio dalle parole ai fatti e gli scontri fra i rappresentanti delle diverse correnti politiche assumevano talvolta toni forti e nella discussione si inserivano, a volte inopportuni, i clamori del pubblico. Fra i vari interventi, impressionante è stata la relazione del consigliere sindacalista Immovili, che ha fornito i dati del calo in pochi anni dell'occupazione della mano d'opera nella nostra provincia: nel settore industriale da 12.500 a 6500; nell'edilizia da 12 mila a 6 mila: nel vetro e nella ceramica da 2100 a 1000; nel tessile da 1000 a 500. In questi ultimi tempi i disoccupati sono saliti a 15 mila. Mentre si svolgeva il Consiglio comunale, un'altra importante riunione, promossa dal prefetto di Savona, dottor Moscato, avveniva in prefettura, per la questione dei Cantieri Navali del Mediterraneo di Pietra Ligure. All'incontro sono intervenuti il curatore del fallimento dottor Pedote e i sindacalisti. Dopo un'ampia discussione, i rappresentanti dei lavoratori hanno consegnato le lettere di licenziamento, inviate ai dipendenti del Cantiere, al curatore, che ha così revocato i licenziamenti, sospendendoli fino al primo agosto, data del rientro del giudice delegato al fallimento dottor TregUa, con il quale è stato fissato un altro incontro per riesaminare la situazione. Nel frattempo il prefetto Moscato è riuscito a fissare per venerdì prossimo in prefettura un Incontro con l'in¬ tervento del dott. Barnabei, direttore generale del Ministero dell'Industria, e del gruppo di industriali italiani interessati all'acquisto del Cantiere. Alla riunione parteciperanno inoltre il sindaco di Pietra Ligure, cav. Caltavituro, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Nel corso della riunione sarà anche esaminata la necessità di affittare provvisoriamente il Cantiere per il periodo in cui prosegue il suo corso la curatela fallimentare, per poi trattare in un prossimo futuro la cessione vera e propria del Cantiere al gruppo interessato. m. fi. f L'autocisterna e la camionetta militare vengono* rimosse dbirorW »{Juattordio^

Persone citate: Barnabei, Caltavituro, Moscato, Pedote

Luoghi citati: Pietra Ligure, Savona