Sette ore di sparatoria a Bruxelles per snidare un pericoloso assassino di Sandro Doglio

Sette ore di sparatoria a Bruxelles per snidare un pericoloso assassino Sette ore di sparatoria a Bruxelles per snidare un pericoloso assassino Due agenti feriti gravi - Il criminale, che era sialo abbandonato da una ragazza, aveva rapito un uomo per vendicarsi - Prima di arrendersi l'ha ucciso (Dal nostro corrispondente! Bruxelles, 24 luglio. Un intero quartiere di Bru xelles è stato posto in stato d'assedio dalla polizia per tentare di catturare un pericoloso assassino. Dalle aue di notte alle nove del mattino, l'energumeno si è difeso sparando sugli agenti che lo assediavano: ha ferito gravemente due poliziotti. Ha ucciso un uomo che aveva rapito. E' stato finalmente catturato quando i gendarmi sono riusciti a farlo uscire dal suo nascondiglio con le granate lagrimogene. Protagonista della drammatica vicenda è uno spagnolo di 39 armi. Benedicto Coto Espinedo, immigrato da qualche anno in Belgio, dove lavorava nell'industria edile. Movente della sanguinosa sparatoria, che ha terrorizzato per tutta la notte gli abitanti del popoloso quartiere di Forest, è un amore non corrisposto. Da circa un anno Espinedo viveva con una giovane portoghese, cameriera presso una famiglia belga. Due mesi fa, però, la donna lo aveva lasciato, chiedendo ospitalità ai suoi datori di lavoro, i coniugi Hubeau, che abitano in avenue Bergman 27. Un mese fa, per mettersi al sicuro dalle pretese dello (ipa snolo, la ragazza aveva anzi lasciato il posto, e nessuno sa dove sia andata ad abi tare. Benedicto Espinedo era tuttavia convinto che gli Hubeau continuassero a ospi tare la sua ex innamorata Dopo aver tentato più volte di penetrare in casa loro, sabato scorso lo spagnolo ha scritto una lettera alla signora Hubeau: « Se non mi lasciate rivedere la mia ra gazza, succederà qualcosa di terribile a suo marito » La signora non si preoccupò ec cessivamente della minaccia non era la prima che lo spa gnolo ne profferiva. Sabato sera, verso le 20 invece. Espi nedo si è presentato in casa Hubeau: con un coltello in mano ha imposto al padro¬ ne di casa di seguirlo in silenzio. Scesi in strada, lo spagnolo ha legato le mani al belga e lo ha fatto salire in un furgoncino, con il quale si è allontanato a tutta velocità. Sbigottita, la signora Hubeau ha avvertito la polizia, e gli agenti hanno immediatamente stabilito dei posti di blocco in tutta la città. Ma lo spagnolo era rientrato a casa sua. in rue De Merode 267. Un gruppo di agenti è giunto sul posto. Un poliziotto è sceso dall'auto, ha fatto per attraversare la strada dirigendosi verso l'abitazione dello spagnolo, ma da una finestra del primo piano — erano le due di notte: la polizia non era riuscita prima a scoprire l'esatto indirizzo di Espinedo — è esploso un colpo di fucile da caccia e l'agente è caduto a terra, ferito al capo. E' cominciata cosi la lunga sparatoria fra gli agenti dì polizia e lo spagnolo. Il ferito è stato portato via con molta fatica, sotto il grandinare di proiettili: all'ospedale, l'agente Bartolomeo Meerts, 40 anni, è stato ricoverato in gravi condizioni: il proiettile gli ha attraversato la base del cranio, sembra senza ledere il cervello. La prognosi è riservata. La sparatoria ha destato tutto il quartiere. Sotto la casa abitata dallo spagnolo c'è un bar, gestito dalla signora Rossi di origine italiana: « Il locale era ancora aperto, c'erano una quindicina di clienti. I colpi di incile fioccavano. Ci sono state scene di terrore. Ci siamo tutti messi in un angolo, dove siamo dovuti restare fino alle 9 del mattino ». Un'altra autoradio della polizia stava intanto arrivando in Rue de Merode. Ignaro della sparatoria, l'agente Jean Baptiste van Der Ghinst. 23 armi, arruolato da appena sei mesi, si è esposto al tiro dello spagnolo, ed è stato gravemente ferito a una spalla. Man mano che le ore pas savano. l'assedio si taceva più serrato, ma gli agenti esitavano a lanciare delle bombe. per paura di ferire gli altri inquilini dello stabile: al piano superiore all'appartamento dove lo spagnolo si era asserragliato con il suo prigioniero, abita infatti una famigliola, con una bambina di tre anni: dalla strada si sentivano le urla di terrore della donna e della bimba a ogni colpo di fucile. Quando è venuto chiaro, verso le sei del mattino, gli agenti sono riusciti, calandosi dai tetti sul balcone, a raggiungere gli altri inquilini della casa dello spagnolo e a portarli fortunosamente in salvo. Quindi l'assedio è ripreso, la sparatoria si è intensificata, mentre alcuni poliziotti tentavano di raggiungere un balcone dal quale si dominava l'appartamento di Benedicto Espinedo. L'impresa — ostacolata dal tiro pre¬ ciso e nutrito dello spagnolo — è riuscita soltanto verso le 8,30: gli agenti hanno al lora lanciato quattro bombe lacrimogene nella stanza dove Espinedo era trincerato. Accecato dal fumo, lo spagnolo è uscito sul balcone brandendo il fucile. Ha fatto per spa rare, ma vedendosi circondato, ha lasciato cadere l'arma e si è finalmente arreso Per il signor Hubeau, purtroppo, era troppo tardi: gli agenti ne hanno ritrovato il cadavere. Lo spagnolo aveva infierito su di lui, colpendolo con il coltello in ogni parte del corpo, e tagliandogli per ultimo la gola. Della ragazza portoghese che involontariamente ha provocato l'esplosione di follia di Benedicto Espinedo, fino a stasera non si sono ancora trovate tracce. Sandro Doglio

Persone citate: Bergman, Coto, De Merode, Jean Baptiste, Rossi

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles