Violento terremoto in Turchia forse oltre un migliaio di morti

Violento terremoto in Turchia forse oltre un migliaio di morti Ad un anno dal cataclisma che provocò duemila me Violento terremoto in Turchia forse oltre un migliaio di morti Le notizie sono ancora incerte - Due scosse (alle 18,18 e alle 19,08) avrebbero provocato gravi danni ad Adapazari, a 1S0 chilometri da Istanbul - Interi paesi e villaggi rasi al suolo nell'Anatolia nord-occidentale - Panico a Istanbul che si appresta a ricevere la visita del Papa: una ragazza uccisa in un crollo - L'esercito mobilitato per i soccorsi (Nostro servizio particolare) Ankara, 22 luglio. Due violentissime scosse di terremoto, avvenute stasera in Turchia ad un'ora di distanza l'una dall'altra, hanno provocato un numero ancora imprecisato di vittime e di feriti e danni gravissimi: le prime notizie corse nella notte, e che indicano in mille morti il bilancio della spaventosa sciagura, non hanno ancora trovato conferma. Alle 24 l'agenzia ufficiosa « Anatolia » ha diramato un laconico comunicato: « Si teme la morte di almeno mille persone, intere città e villaggi sarebbero rasi al suolo ». Il governo, riunito d'urgenza, ha ordinato la mobilitazione immediata dei reparti dell'esercito. L'epicentro del sismo è una città dell'Anatolia occidentale — Adapazari, centro agricolo e commerciale di 80.000 abitanti — sita a 150 chilometri ad est di Istanbul, nell'entroterra della costa del Mar Nero. Alle 18,18 fora italiana) una scossa di tipo ondulatorio, di una intensità pari al settimo grado della « scala Richter » e della durata di dieci minuti secondi, ha colpito tutta la zona dal Mar di Marmara, | allo Stretto del Bosforo e ai Dardanelli. Sono trascorse ore di terribile ansia ed angoscia ma le notizie da Adapazari hanno cominciato a filtrare soltanto a notte avanzata: si è saputo che il terremoto, preceduto da un cupo e prolungato boato sotterraneo, aveva fatto crollare dodici minareti, che erano piombati sulle moschee a quell'ora gremite di fedeli. Alcuni villaggi che sorgono sulle covine attorno ad Adapazari erano stati completamente distrutti: un gruppo di case nei pressi di Derbent, una . cittadina sulla strada statale fra Adapazari ed Izmit, era stato ingoiato da un baratro apertosi improvvisamente nel terreno in seguito, al sismo. Ad Izmit la scossa aveva fatto crollare dieci case, un ospedale, uno stabilimento industriale e la centrale elettrica: decine, centinaia di persone erano sepolte sotto le macerie delle loro abitazioni. Un impiegato postale di Akmese, riuscito a mettersi in collegamento telefonico con Istanbul, segnalava alle 20,30 che il 90 per cento delle case del suo paese erano crollate Il secondo sismo, di minor violenza ma dell'identica durata del primo, è avvenuto alle 19,08 (ora italiana) ed ha-colj^r^'ottre,. la .zo? na di ' Adapazari — anche le province di. Samsun, Kayseri, Ankara, Bolu, Balikesir, Bandirma é Smirne dove — a quanto pare — c'è stato anche il maremoto. Questa nuova scossa ha fatto tremare la terra anche ad Istanbul: migliaia e migliaia di persone, che avevano appena appreso dalla radio quanto era accaduto ad Adapazari e ricordavano t 2 mila morti causati nell'agosto dell'anno scorso da un terremoto, si sono precipitate nelle strade, cercando di raggiungere con ogni mezzo la periferia. In un vecchio quartiere di Istanbul — che fra tre giorni dovrà essere visitato da Papa Paolo VI — il crollo di una casa a due piani ha causato la morte di una ragazza di 16 anni e il ferimento di dieci persone, s. t. La gente, terrorizzata, ha abbandonato le case e si ammassa nelle vie di Istanbul. Nella foto, una strada del centro gremita di folla. A sinistra, un carro dei vigili" del'fuoc'o é un'autoambulanza (Telef. Associated Press)

Persone citate: Paolo Vi, Richter