L'autista di Gallarate racconta come ha ucciso l'industriale

L'autista di Gallarate racconta come ha ucciso l'industriale L'autista di Gallarate racconta come ha ucciso l'industriale Il ventunenne Angelo Nidoli interrogato per sei ore nel carcere di Busto Arsizio Ascoltata anche la donna, principale responsabile del delitto - Luigina Pasino, quarantenne, ripete : « Ero stanca di lui, dei suoi insulti e dei suoi tradimenti » (Nostro servizio particolare) Gallarate, 20 luglio. L'autista Angelo Nidoli, ventunenne, che aiutò la sua padrona ad uccidere l'industriale Mario Cuccirelli di 53 anni, è stato interrogato oggi nel carcere di Busto Arsizio dal magistrato inquirente. Il colloquio è durato complessivamente sei ore e, secondo le indiscrezioni corse in serata, il giovane operaio avrebbe rievocato minutamente tutte le fasi del crimine e i principali episodi che lo precedettero e lo seguirono. Il giovane ha narrato al magistrato inquirente come Luigina Pasino, quarantenne, moglie dell'industriale, lo convinse a poco a poco alla idea del crimine, dipingendosi a lui come « una vittima del marito », « spesso insultata e ancora più spesso tradita ». L'autista ha poi raccontato la « prova generale » del delitto, compiuta la sera prima, quando lui e la donna avevano deciso di uccidere il Cuccirelli e appendere il suo cadavere ac, un gancio del soffitto per far credere ad un suicidio. L'indomani sera, a mezzanotte, lo agguato riuscì: il Nidoli ha rievocato la drammatica lotta, al buio, nel laboratorio, l'industriale che si difendeva con la forza della disperazione, la Pasino che lo fece cadere con lo sgambetto ed infine la scena più terribile, quella dello strangolamento: « Forza, forza, non mollare. Stringi, stringi, che sta per andarsene », lo avrebbe incitato la donna. Il magistrato ha interrogato ieri anche la Pasino. Neppure su questo colloquio sono trapelate indiscrezioni. Sembra tuttavia che la donna si sia difesa dicendo del marito: « Ero stanca di lui, dei suoi insulti e dei suoi tradimenti ». La Pnino avrebbe respinto l'accusa di essere diventata l'amante del Nidoli, ha negato di aver avuto rapporti intimi, un paio di volte, di notte, nello stabilimento di Gallarate: « Io, una donna come me, mettermi con uno della sua condizione? i). L'interrogatorio della Pasino e del Nidoli è stato una delle ultime battute dell'inchiesta sul delitto di Gallarate. A sette giorni dal¬ l'atroce fine di Mario Cuccirelli, il fascicolo dell'inchiesta svolta dalla polizia giudiziaria è stato trasmesso alla magistratura di Busto Arsizio. Ormai l'incriminazione dei due omicidi de- '-'ie essere questione di ore, certo arriverà prima ancora che scada il periodo del loro «fermo». Per Ang''o Nidoli, probabilmente, si spalancheranno le porte del manicomio criminale prima del processo perché gli stessi magistrati inquirenti si sono riservati di richiedere una perizia psichiatrica. Sul movente che ha spinto Luigina Pasino a uccidere non vi sono più dubbi, cosi come ormai sono stati chiariti tutti i particolari del crimine. Oggi se n'è appreso un altro, che serve a definire meglio la donna: la Pasino tentò di far creder" al marito, che dimagriva e soffriva di violenti emicranie, che il suo malessf" dipendesse da un t"more. Per mesi e mesi lo perseguitò con questa crudele previsione, sperando che si tramutasse in una ossessione tale da spingerlo al suicidio Carlo Maria e Maria Luisa Cuccirelli, i due figli dell'in dustriale, sono stati affidati alle cure della nonna materna: presto i due ragazzi se ne andranno per sempre da Gallarate, verranno affidati allo zio Aldo il quale prowederà anche a mandare avanti l'azienda del fratello assassinato. p. b.

Luoghi citati: Busto Arsizio, Gallarate