Stablinski, il più anziano del Tour vittorioso per distacco a Limoges

Stablinski, il più anziano del Tour vittorioso per distacco a Limoges Una fuga in partenza ha deciso la quartultima tappa Stablinski, il più anziano del Tour vittorioso per distacco a Limoges Il ciclista francese ha 35 anni, dal '55 partecipa ai Giri di Francia - Ieri ha staccato di l'46" il connazionale Grain - Gli assi tutti insieme, con 5'56" di ritardo - Classifica invariata - Oggi arrivo ai 1415 metri del Puy-de-Ddme: battaglia fra i campioni? Il «caso» Simpson: l'autopsia ha escluso il colpo di calore (Dal nostro inviato speciale) Limoges, 20 luglio. Quarto chilometro. Scappano Van Der Vleuten, Dumont, Junkermann, Laza e Stablinski. Si aggiungono Zilverberg e Rabaute. I sette vengono subito presi. Un attimo dopo, Van Der Vleuten scatta di nuovo, sempre con Stablinski a ruota. Sui due si portano Binggeli e Grain. Siamo h\ quinto chilometro e, di chilometri, ce ne sono da percorre ancora duecentododici. Il gruppo sonnecchia. Pensa che il tentativo, prima o poi, sfumerà per strada. Una folla immensa fa ala ai corridori e. di minuto in minuto, cresce l'entusiasmo, attraversiamo la terra che ha dato i natali a Poulidor e la gente inneggia a « Poupou ». Il quale, secondo i tifosi, non deve avvilirsi se non vince il Tour del '67: vincerà quello del '68 e si rifarà così di tanta sfortuna. Van Der Vleuten, Binggeli e Grain, intanto, pedalano con brio, mentre Stablinski per almeno un paio d'ore, non dà nemmeno un cambio. Poi si decide anche lui, ed il vantaggio della pattuglia, piano piano, continua a salire fino a superara i sedici minuti. Il caldo imperversa meno di ieri, l'andatura dei fuggitivi è discreta. Alle loro spalle, nulla di interessante, sino al centocinquantesimo chilometro, quando, su un colle di poco risalto, Letort, che è terzo in classifica generale, parte di volata e conquista mezzo minuto su Pingeon. La reazione francese è prontissima ed obbliga Letort a rientrare nei ranghi. Quindi Gimondi si prova in un paio di allunghi, imitato da Huysmans. Il « tira e molla » riduce il distacco, ma 1 quattro sono tanto avanti, da poter procedere con calma verso il traguardo che, ormai, non è più molto distante. I quattro si guardano di storto, si preparano, per tempo, alla volata. Stablinski, vecchia volpe, rompe gli indugi. Tenta una volta, e gli va male. Tenta un'altra volta, e gli va storta. Tenta una terza volta e lascia « surplace » i tre compagni d'avventura. Quindici chilometri ed ecco Limoges. Gli spettatori vorrebbero Poulidor, ma si accontentano di Stablinski, in fin dei conti si tratta pur sempre di un nazionale di Francia. Primo Stablinski, dunque. Lo seguono Grain, Binggeli e Van Der Vleuten a l'46", Schepers giunge a 4'08", Huysmans a 4'09". Gruppo a 5'56". E la classifica generale, manco a dirlo, resta invariata. Insomma, una tappa « inutile » e c'era da aspettarselo, nonostante i titoli di molti giornali francesi, che stamattina, in vena di ottimismo, annunciavano con grande evidenza (e con serena sicurezza) un attacco italiano imperniato su Gimondi. Gimondi — è vero — oggi s'è messo in luce in un paio di occasioni. « Ho voluto provar me stesso — ha detto dopo il traguardo — sto meglio che sui Pirenei, però non sono più quello dì prima ». L'interesse, quindi, s'è concentrato su Stablinski, che, con i suoi trentaoinque anni suonati, è il più anziano del Tour. Una vita in bicicletta e tanti successi, tra cui un titolo mondiale a Salò. Il primo Tour l'ha disputato nel '55, in una squadra regionale. La Nazionale francese, allora, era comandata da Louison Bobet, che aveva ai suoi ordini il fratello Jean. E Jean Bobet, ora giornalista all'« Equipe », stasera ci raccontava che appunto nel '55, Stablinski, in ogni tappa, subito dopo il via, si metteva in fuga, una, due, cinque, dieci volte. Per Louison Bobet era diventato una specie di incubo, che aveva affidato, per controllo, proprio al fratello. Un inferno, tenergli dietro, finché Bobet « senior » decìse: « Per quest'anno, è andata così. Ma, dall'anno prossimo, .quello Stablinski sarà in Nazionale. Troppo duro, averlo come rivale ». Per il resto, uno sguardo al passato ed uno sguardo al futuro. Il passato torna a Tom Simpson. Non ci sono i risultati ufficiali dell'autopsia, però circolano alcune voci abbastanza attendibili. L'esame medico avrebbe escluso colpi di calore o insolazioni. La morte, quindi, po irebbe esser attribuita ad un improvviso collasso, aggravato dall'uso di eccitanti. Voci, ripetiamo. Per il futuro, il Tour presenta domani una delle sue tappe-chiave, la Limoges-Clermont Ferrand, di 222 chilo metri. Termina in salita, sulla rampa del Puy-de-Dóme. E' l'ultima occasione offerta agli scalatori per attaccare Pingeon e può darsi che Jimenez, se indovina la giornata, riesca a vestire la maglia gialla. Il suo distacco dal « leader » infatti è di 2'3" e lo spagnolo è in grado di staccare il rivale di un tempo superiore. Comunque, si tratterà di gloria passeggera. L'ultimo giorno, c'è tappa a cronometro e, tra Pingeon e Jimenez, ci sono almeno tre minuti di scarto, naturalmente a favore dell'atleta francese. E gli italiani? Già vi abbia mo riferito le parole di Gimondi. Balmamion, dal canto suo, si è espresso con la medesima cautela. I nostri due capitani sognano ad occhi aperti una clamorosa affermazione. La realtà, però! li induce alla prudenza. Una volta tanto, siamo d'accordo con loro. Meglio cianciar dopo, se mai. Si evitano, se non altro, le brutte figure. Gigi Boccacini ORDINE DI ARRIVO — 1. Stablinski, 217 chilometri in 5 ore 50'20" (abb. 20"); 2. Grain a l'46" (abbuono 10"); 3. Binggeli s.t. (-abbuono 5"); 4. Van Der Vleuten s.t.; 5. Schepers a 4'08"; 6. Huysmans a 4'09"; 7. Schleck a 5'50"; 8. Wilde idem; 9. Polidori idem; 10. Janssen a 5'56", che batte in volata il gruppo con tutti i migliori. CLASSIFICA GENERALE — 1. Pingeon in 114 ore 23'53"; 2. Jimenez a 2'03"; 3. Letort a 4'05"; 4. Balmamion a 5'48'; 5. Aimar a 7'02"; 6. Janssen a 8'39"; 7. Manzaneque a 12'31"; 8. Huysmans a 13'57"; 9. Gimondi a 15'50"; 10. Bodrero a 19'03"; 11. Poulidor a 19'04"; 20. Polidori a 28'45\ Auguri, graditi, per la maglia gialla Pingeon alia vigilia del Puy de Dòme (Tel.)

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