Mosca ai cinesi: «Non potete contare troppo sulla nostra pazienza» di Henry Shapiro
Mosca ai cinesi: «Non potete contare troppo sulla nostra pazienza» Sempre più, aspra la polemica Ira i due Paesi Mosca ai cinesi: «Non potete contare troppo sulla nostra pazienza» L'Urss accusa Pechino di nuove gravi provocazioni al confine - «Guardie rosse» e soldati in borghese entrerebbero in territorio sovietico a minacciare i militari russi (Nostro servizio particolare) Mosca, 19 luglio. I cinesi hanno ricominciato ad esercitare una « pericolosa pressione » nelle zone di frontiera con l'Unione Sovietica. La Pravda afferma che « le guardie rosse » sono nuovamente impegnate « in azioni provocatorie che fino ad ora non hanno dato luogo a gravi incidenti per il grande senso di responsabilità e l'eccezionale autocontrollo dimostrato dalle truppe sovietiche nelle zone di confine ». « Non sarà possibile ottenere ancora a lungo — scrive comunque la Pravda — che i soldati non raccolgano le provocazioni cinesi ». Le vertenze di frontiera tra l'Urss e la Cina rappresentano una questione annosa e le situazioni di tensione sono ormai ricorrenti. Vi era stato un periodo « caldo » nella primavera dello scorso anno, poi gli incidenti si era- no esauriti e per diversi mesi non si parlò più delle frizioni al confine. « Ripetutamente — scrive il giornale del Pcus — negli ultimi tempi le guardie rosse cinesi hanno compiuto scorribande in territorio sovietico attaccando le nostre guardie di frontiera. Azioni particolarmente pericolose nelle quali sono state impegnate ogni volta più di mille guardie rosse, sono state compiute nella zona del fiume Ussuru a sud della città di Khabarovsk. allorché il fiume era gelato. I cinesi piombavano nel nostro territorio a bordo di autocarri con intenzioni chiaramente aggressive. Non ci furono incidenti militari nel senso letterale della parola soltanto grazie all'alto senso di responsabilità dei nostri soldati». Le accuse di « grave provocazione » nei confronti dei cinesi, pubblicate dalla « Pravda », sono contenute nel terzo di una serie di articoli dello scrittore Kostantin Si| monov reduce da un viag| gio, appunto nelle zone di i frontiera cino-sovietica. « Le guardie rosse — scrive Simonóv — mettono continuamente a dura prova la saldezza dei nervi delle guardie di frontiera sovietiche. Avvengono aggressioni, gli insulti sono all'ordine del giorno, le dimostrazioni di forza continue. Tempo fa si sono vis suti in quelle zone giorni drammatici. I cinesi entravano a centinaia in territorio sovietico: tra di loro vi erano anche numerosi militari vestiti in abiti civili ». Secondo Simonov gii incidenti di frontiera sono provocati appositamente dai dirigenti cinesi attraverso « una perfida propaganda antisovietica che ha facile presa su masse ineducate e che vivono in condizioni drammaticamente disagiate ». Spesso i cinesi si avvicinano alle postazioni sovietiche e cominciano a urlare insulti contro il governo sovietico, invitando poi i soldati a disertare, a non obbedire ai loro ufficiali che « sono venduti al l'imperialismo americano » Henry Shapiro - « Radio Mosca afferma
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