L 'Algeria annuncia domani se consegnerà Ciombè ai Congo

L 'Algeria annuncia domani se consegnerà Ciombè ai Congo L'uomo che ha provocato sanguinose ribellioni nel suo Paese L 'Algeria annuncia domani se consegnerà Ciombè ai Congo Ieri la Corte Suprema si è riunita «a porte chiuse» per decidere: Io stesso avvocato Floriot, difensore dell'imputato, espulso dall'aula - Ciombè è stato condannato a morte dai congolesi per alto tradimento : in caso di estradizione sarà impiccato (Nostro- servìzio particolare) Algeri, 19 luglio. Moise Ciombè, l'ex premier del Congo rapito il 30 giugno scorso durante un volo da Ibiza a Majorca ad opera di agenti congolesi e quindi portato in Algeria, è comparso oggi, per la prima volta, dinanzi ai giudici di Algeri chiamati a. decidere in merito alla richiesta di estradizione presentata dal governo di Léopoldville: venerdì mattina alle 11 i giudici faranno conoscere le loro decisioni. Consegnato che fosse al Congo, Ciombè con tutta probabilità, verrebbe impiccato, essendo stato condannato a morte, in contumacia, per « alto tradimento ». Ciombè, che è rinchiuso nella prigione di El Harrach, a 20 chilometri da Algeri, è stato condotto in tribunale da numerosi poliziotti armati di pistole mitragliatrici che sono poi rimasti di guardia all'aula giudiziaria. Tutte le persone che entravano in tribunale sono state sottoposte a duplice perquisizione temendosi attentati alla vita di Ciombè, o tentativi di liberazione da parte dei suoi amici. Per gli stessi motivi, così è stato spiegato, il Presidente della Suprema Corte Ouald Aoudla, un magistrato di 80 anni educato a Parigi, ha preferito tenere l'udienza a porte chiuse. « La figura di Ciombè, ha detto il Presidente, è avvolta da una atmosfera di odio e di violenza e noi abbiamo motivo di temere per la sua incolumità. Pertanto l'udienza sì svolgerà a porte chiuse ». Tutti i giornalisti presenti in aula, il pubblico e uno degli avvocati difensori di Ciombè, Eené Floriot giunto appositamente da Parigi, sono stati invitati a sgomberare l'aula. Floriot, che è il legale di fiducia di Ciombè, ha subito protestato. (« auesta-è. una palese illegalità! », ha detto), ma il Presidente è stato irremovibile: Floriot non è iscritto al Foro di Algeri. Ben Abdallah, l'avvocato algerino di Ciombè, si è rivolto allora alla Corte con queste parole: « Moise Ciombè desidera un processo pubblico perché, con molta probabilità, è questa l'ultima volta che gli è concesso di difendersi pubblicamente; ed anche perché il suo nome è divenuto sinonimo di assassino e di malfattore. La Corte dovrebbe concedergli la facoltà di difendersi in pubblico perché questo caso interessa l'opinione pubblica mondiale; ed anche perché si possa poi stabilire che il diritto internazionale è stato pienamente rispettato da questa Corte. Un pubblico dibattito, ha' insistito il legale, permetterebbe a Ciombè di spiegare che egli non è l'assassino di Patrice Lumumba. Quando Lumumba venne consegnato alle autorità congolesi era pressoché un cadavere... ». Respinta la istanza della difesa, il presidente della Corte ha chiarito a Moise Ciombè la materia del dibattito. Ciombè, per quanto trasportato contro la sua volontà ad Algeri (l'aereo venne fatto dirottare da agenti congolesi armati) è considerato alla stregua di un immigrato clandestino. 11 che giustifica il suo arresto. Nel frattempo il governo di Algeri ha ricevuto dal Congo una formale richiesta di estradizione. Fra i reati ascritti a Ciombè, c'è quello di aver fatto assassinare Patrice Lumumba, nonché di essersi appropriato di 500 milioni di franchi belgi. La legge algerina non consente la estradizione di stranieri ricercati per reati politici, e pertanto la Corte dovrà stabilire di quale natura siano i delitti che determinarono ìa condanna a morte dell'ex premier. Chiariti i termini della vertenza il Presidente ha interrogato Ciombè. L'ex premier, a detta di chi lo ha visto, appariva in buone condizioni di salute, ma alquanto depresso. Dal suo legale si è poi saputo che Ciombè ha risposto a tutte le domande della Corte, e che ha avuto quindi la possibilità di scagionarsi. Dopo Ciombè ha preso la parola, per due ore, l'avvocato difensore. L'avvocato ha ricostruito le vicende dell'ex premier spiegando fra le altre cose che Ciombè non si appropriò mai di fondi pubblici, e ripetendo che la morte di Lumumba non può venire attribuita allo stesso Ciombè. Oltre tutto Ciombè fu condannato a morte da una Corte improvvisata composta, per la maggioranza, da membri della famiglia del generale Mobutu, il suo avversario, ora presidente del Congo. « Ma anche se Ciombè avesse commesso i delitti di cui è stato accusato, noi riteniamo e con ragione che si trattò in ogni caso di crimini di natura politica ». E questo è stato il nucleo dell'arringa difensiva: il legale vi ha molto insistito ben sapendo quanto sia discutibile la definizione di reato politico. Per contro il Pubblico Ministero, riecheggiando le tesi del governo congolese, ha sostenuto che Ciombè si è macchiato di delitti comuni del tutto estra; nei alla politica. Le probabilità che Ciombè si salvi non sono molte. Negli ambienti giudiziari di Algeri si prevede che la Suprema Corte dichiarerà « comune » la natura dei reati di Ciombè, e che pertanto l'istanza di estradizione presentata dal governo congolese verrà accolta, r. s.

Persone citate: Ben Abdallah, Lumumba, Majorca, Moise, Moise Ciombè, Patrice Lumumba